CENTENARIO AERONAUTICA MILITARE: IL DISTACCAMENTO AEROPORTUALE DI PANTELLERIA PROSEGUE I FESTEGGIAMENTI CON UN CONCERTO ALL’INTERNO…

Pantelleria: inizia il 5 luglio il Festival Suoni Panteschi. Ce ne parla Letizia Stuppa
01/07/2025Inizierà il 5 luglio con il concerto de I SeiOttavi la quarta edizione del Festival Suoni Panteschi di ASTARTE
Letizia Stuppa ci parla degli artisti di primo piano che si esibiranno a Pantelleria quest’anno
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di Francesca Marrucci
Ci siamo. Sta per partire la quarta edizione del Festival Suoni Panteschi di ASTARTE e quest’anno c’è un’attesa ancora più grande visti i nomi che si esibiranno sul palco allestito in Piazza Castello, a Pantelleria Centro e a Scauri e all’hangar.
Per questa estate 2025 ci sono in programma quattro concerti, il primo, sabato 5 luglio, vedrà esibirsi i SeiOttavi, un gruppo vocale a cappella, molto apprezzato per le loro performance in cui usano solo le voci per ricreare suoni e strumenti.
Dopo uno stop di un mese, giovedì 6 agosto, ci sarà l’evento clou di questa stagione con il concerto di Sarah Jane Morris. La cantante britannica dalla voce incredibilmente versatile e riconoscibile è capace di spaziare con disinvoltura tra pop jazz rock e R&B e la sua carriera ultratrentennale l’ha vista costruire una reputazione solida e amata dal pubblico internazionale. Davvero un privilegio per l’isola ospitare una tale performer di livello mondiale.
Martedì 19 agosto, stavolta al Cineteatro San Gaetano, ci sarà il concerto per violoncello e pianoforte che vedrà le esibizioni delle musiciste Jin Ju e Attilia Kiyoko Cernitori.
Infine, martedì 2 settembre ci sarà la chiusura con la serata dedicata alle più belle colonne sonore di tutti i tempi.
Abbiamo, come è nostra abitudine dalla prima edizione del Festival, intervistato Letizia Stuppa di ASTARTE, per presentarci questa nuova edizione e i suoi protagonisti. Letizia e Giulio Potenza, lo ricordiamo, sono i Direttori Artistici e ideatori di questo importante appuntamento dell’estate pantesca.
Letizia, nuovo Festival Suoni Panteschi. Cosa ci dici di questa edizione?
Siamo già alla quarta edizione del Festival Suoni Panteschi, wow! Come passa il tempo. Mi sembra ieri che con tanta voglia di fare e tanti timori abbiamo presentato il progetto al Comune. È stata e continua ad essere una bellissima avventura che anche quest’anno si rinnova. Il programma prevede quattro appuntamenti e come al solito si spazierà dalla musica classica al jazz.
Si comincia il 5 luglio con i SeiOttavi, come mai si è scelto Piazza Castello come location?
Abbiamo scelto Piazza Castello per il Concerto di apertura per dar modo a tutti di partecipare ed ascoltare questo fantastico gruppo vocale dei SeiOttavi. Il loro sarà un concerto molto particolare e coinvolgente, le loro voci sono i loro strumenti con le quali eseguiranno a cappella brani che spaziano dalla musica classica al jazz, al soul, al pop. Forse i fans di X Factor se li ricorderanno come partecipanti nel 2008, ma da allora ne hanno fatta di strada.
Parlaci un po’ di questo gruppo che ha, tra le altre cose, molti followers sui social, oltre che rinascimenti a livello internazionale.
I SeiOttavi si distinguono per la loro capacità di creare musica esclusivamente con la voce, senza l’ausilio di strumenti musicali. Sono tra i gruppi a cappella più noti e apprezzati nel panorama italiano e internazionale. Il loro repertorio riesce persino a coniugare la musica tradizionale alle sonorità più moderne, sempre ripensate ed eseguite con arrangiamenti vocali complessi e originali. Sono palermitani e chi li ha seguiti in questi anni sa che la formazione è cambiata nel tempo, anche se i fondatori sono sempre presenti. Il gruppo è formato da 7 componenti e mi piace il fatto che si definiscano dei veri e propri “artigiani della voce”.
Un altro grande nome, il più importante degli eventi in programma questa estate, Sarah Jane Morris, sarà protagonista del terzo concerto. Una presenza di classe…
Sarah Jane Morris è sicuramente una delle voci più belle e versatili del panorama internazionale. Era la voce solista femminile dei Communards negli anni ’80 e suo è il duetto con Jimmy Sommerville della celebre “Don’t leave me this way”. Una volta abbracciata la carriera da solista, dal 1989, ha collaborato con artisti come Dominic Miller, Matt Bianco, Mario Biondi e tanti altri. Con Riccardo Cocciante incise il brano vincitore del Festival di Sanremo del 1991 “Se stiamo insieme” e stiamo parlando di una delle voci più potenti ed espressive della scena musicale internazionale. È un onore per noi averla nel Festival il 6 agosto accompagnata dal chitarrista inglese Tony Remy e da Fabio Lannino al basso.
La musica classica avrà un suo peso e il concerto delle musiciste Jin Ju e Attilia Kiyoko Cernitori assicurano un concerto emozionante…
Il concerto del 19 agosto al Cineteatro San Gaetano sarà sicuramente straordinario, poiché vede la partecipazione di due nomi di caratura internazionale. La pianista Jin Ju è stata premiata in prestigiosi concorsi quali il Tchaikosky di Mosca e il Queen Elizabeth di Bruxelles. Fra i tanti concerti in tutto il mondo, si è esibita alla Sala Nervi in Vaticano per Papa Benedetto XVI in mondovisione.
A Pantelleria si esibirà insieme alla famosa violoncellista e direttrice d’ orchestra Attilia Kiyoko Cernitori, protagonista di concerti nelle sale più importanti di tutto il mondo, dalla Carnegie Hall alla Fenice di Venezia, al Musikverein di Vienna. Suoneranno un programma interamente dedicato al periodo romantico, davvero imperdibile.
Anche quest’anno si chiude con le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema. Cosa ci dici di questo appuntamento?
Il Festival si chiuderà il 2 settembre all’hangar come consuetudine ormai. Ringraziamo a tal proposito l’Aeronautica Militare e il Comandante Macrino per l’ ospitalità. Sarà un concerto per pianoforte ed orchestra con un programma che spazierà da Mozart alla musica da film, protagonisti saranno Giulio Potenza al pianoforte e la Suoni Panteschi Chamber Orchestra.
Chi sono gli artisti che si esibiranno al Suoni Panteschi Festival
I SeiOttavi
I SeiOttavi sono una realtà musicale a cappella eccezionale, che da anni incanta il pubblico con la sola potenza e la versatilità delle proprie voci. Immaginate un’orchestra intera ricreata con sette artisti che, senza l’ausilio di alcun strumento, riescono a dare vita a melodie, armonie, ritmi e persino simulazioni strumentali come bassi pulsanti o percussioni vibranti, grazie a tecniche sopraffine come il beatbox. Sono maestri nel trasformare brani noti e meno noti in vere e proprie perle acustiche, spesso donando loro una veste completamente nuova e sorprendente.
La loro storia è costellata di successi e riconoscimenti che ne testimoniano la bravura e l’originalità. Uno dei momenti che li ha portati alla ribalta nazionale è stata la loro partecipazione alla prima edizione di X Factor Italia nel 2008, un’esperienza che ha permesso a un pubblico vastissimo di scoprire le potenzialità e la magia della musica a cappella. Non si sono limitati a un passaggio televisivo, ma hanno dimostrato un percorso solido e una notevole progressione all’interno del programma.
Ma la loro fama non si è costruita solo sui riflettori televisivi. Già prima, nel 2007, avevano conquistato la prima edizione della Solevoci Competition, un concorso prestigioso dedicato ai gruppi vocali, segnando un importante riconoscimento nel circuito specializzato. L’anno successivo, nel 2008, hanno raggiunto un traguardo internazionale di grandissimo spessore, ottenendo un Diploma d’Oro nella sezione Jazz al concorso Vokal.Total. di Graz, in Austria, a dimostrazione che il loro talento era riconosciuto e apprezzato anche fuori dai confini nazionali.
Un altro dei loro progetti più affascinanti e apprezzati è stato “Vuccirìa”, un’opera che ha esplorato il celebre mercato palermitano attraverso la musica, e che ha ricevuto numerosi premi e consensi anche per il suo videoclip, sottolineando non solo la loro abilità vocale ma anche la loro capacità di creare prodotti artistici completi e di impatto culturale. Continuano a portare la loro musica in giro, con una costante attività concertistica che li vede protagonisti sui palchi italiani e internazionali, mantenendo sempre alta la qualità delle loro performance e la capacità di emozionare il pubblico con la sola, pura, potenza delle voci.
Sarah Jane Morris
Sarah Jane Morris, come cantante, ha una carriera lunga e ricca di collaborazioni celebri e di successi, sia in studio che dal vivo.
Tra le sue collaborazioni celebri, spicca naturalmente quella che l’ha portata alla ribalta internazionale: con i Communards e il loro successo “Don’t Leave Me This Way” negli anni ’80, dove la sua voce profonda creava un contrasto iconico con il falsetto di Jimmy Somerville.
Nel corso della sua carriera solista, ha collaborato con numerosi artisti. In Italia, è stata in coppia con Riccardo Cocciante al Festival di Sanremo nel 1991, vincendo con “Se Stiamo Insieme”. Più recentemente, ha preso parte all’album “Dare” di Mario Biondi nel 2021, interpretando il brano “Show Some Compassion” insieme a Biondi e ad altri artisti. Ha inoltre collaborato con il produttore italiano Papik per l’album “Let the Music Play” (2021), in cui hanno reinterpretato brani degli anni ’80 in chiave bossa nova, soul o jazz, e co-scritto tre canzoni.
Ha anche lavorato con il chitarrista Antonio Forcione, con cui ha pubblicato l’album “Compared to What”, un progetto che affronta temi come l’amore, la perdita, il cambiamento climatico e la situazione dei rifugiati. Ha collaborato con il Solis String Quartet di Napoli per un album chiamato “All You Need Is Love” (pubblicato nell’ottobre 2022), che reinterpreta canzoni dei Beatles. Questo progetto è nato da uno spettacolo teatrale chiamato “Ho ucciso i Beatles”.
Per quanto riguarda i suoi ultimi successi e riconoscimenti, Sarah Jane Morris continua a essere molto attiva. Tra i suoi album più recenti troviamo:
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“All You Need Is Love” (2022) con il Solis String Quartet, che come detto ripropone le canzoni dei Beatles.
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“Let The Music Play” (2021) con Papik, un lavoro che reinventa classici degli anni ’80.
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“Sweet Little Mystery – The Songs of John Martyn” (2019), un album che omaggia il cantautore scozzese John Martyn, realizzato con il suo collaboratore di lunga data e chitarrista Tony Remy.
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“The Sisterhood”, un progetto in cui rende omaggio a influenti cantautrici femminili che hanno ispirato la sua vita e carriera, come Bessie Smith, Billie Holiday, Nina Simone, Miriam Makeba, Aretha Franklin, Janis Joplin, Joni Mitchell, Rickie Lee Jones, Annie Lennox e Kate Bush. L’album è un omaggio alla “sorellanza” musicale e include una collaborazione con il Soweto Gospel Choir nel brano “Miss Makeba”.
La sua carriera è costellata di successi discografici e di apprezzamento da parte della critica e del pubblico, consolidando la sua reputazione come una delle voci più potenti ed espressive della scena musicale internazionale. I suoi album più recenti dimostrano la sua continua evoluzione artistica e il suo impegno nel proporre progetti significativi e ben curati.
JIN JU e ATTILIA KIYOKO CERNITORI
Jin Ju è una pianista cinese naturalizzata italiana, la sua formazione è di altissimo livello, avendo studiato presso il Conservatorio Centrale di Pechino, l’Accademia Pianistica Internazionale di Imola e il Royal Northern College of Music di Manchester. È una concertista di fama internazionale, riconosciuta dalla critica per la sua perfezione tecnica, la sensibilità appassionata e l’incredibile chiarezza dei dettagli narrativi nelle sue esecuzioni. Ha vinto numerosi e prestigiosi concorsi internazionali, tra cui il Concorso Čajkovskij di Mosca e il Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles. Si è esibita nelle sale da concerto più importanti del mondo e ha collaborato con orchestre di rilievo come la BBC Philharmonic e la Russian State Symphony. È anche una “Exclusive Artist” per l’etichetta tedesca MDG e ha vinto un ECHO Klassik Award. Attualmente insegna all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, dove ricopre anche il ruolo di Direttore Artistico del “China Project”, ed è Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2020.
Attilia Kiyoko Cernitori è una violoncellista, direttrice d’orchestra e flautista di origini fiorentine. È una musicista poliedrica e molto talentuosa, che ha dimostrato fin da giovane una grande versatilità. Ha conseguito il master in flauto dolce a soli 15 anni, ottenendo il massimo dei voti e la lode. Come violoncellista, è molto apprezzata per la sua abilità strumentale, la vitalità e l’intensità che esprime nelle sue esecuzioni, e per il suo suono profondo, come affermato anche dal celebre violoncellista Mario Brunello. Tilly Cernitori è anche una direttrice d’orchestra e ha debuttato con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dimostrando la sua versatilità e la sua capacità di leadership. Ha un forte interesse per le compositrici donne dimenticate, cercando di riportare alla luce le loro opere.

Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.