Delusione degli operatori turistici dell’isola per la finanziaria regionale: “Così non si riapre!”

Delusione degli operatori turistici dell’isola per la finanziaria regionale: “Così non si riapre!”

04/05/2020 1 Di Francesca Marrucci

 

Grande delusione per le aziende turistiche di Pantelleria e delle Isole Minori che speravano in un aiuto da parte della Regione Siciliana.

Delu­sio­ne dal­le iso­le mino­ri del­la Sici­lia per la finan­zia­ria regio­na­le: “in atto nono­stan­te tut­ta la nostra buo­na volon­tà la stra­gran­de mag­gio­ran­za di noi rima­ne dell’idea che non ci sia­no i pre­sup­po­sti per ria­pri­re le strut­tu­re ricettive”.

Fede­ral­ber­ghi Iso­le mino­ri del­la Sici­lia non nascon­de una sostan­zia­le delu­sio­ne per la finan­zia­ria regio­na­le appe­na appro­va­ta. Una finan­zia­ria mol­to ampia che a fron­te del­le risor­se eco­no­mi­che mes­se in cam­po (cir­ca 1,5 miliar­di) e nono­stan­te le arti­co­la­te richie­ste avan­za­te al Gover­no regio­na­le, alle Com­mis­sio­ni e ai Grup­pi par­la­men­ta­ri dell’ARS, non pren­de ade­gua­ta­men­te in con­si­de­ra­zio­ne le spe­ci­fi­ci­tà e le fra­gi­li­tà del­le comu­ni­tà micro insu­la­ri né il fat­to che il turi­smo sia ampia­men­te il set­to­re dell’economia che mag­gior­men­te risen­ti­rà di que­sta crisi.

Apprez­zia­mo alcu­ne del­le misu­re appro­va­te, in par­ti­co­la­re quel­le in favo­re dei Comu­ni sici­lia­ni, come anche il fon­do di 75 milio­ni di euro per l’acquisto di ser­vi­zi turi­sti­ci, i 10 milio­ni per i col­la­bo­ra­to­ri sta­gio­na­li e la pre­vi­sio­ne di ero­ga­zio­ne di finan­zia­men­ti age­vo­la­ti attra­ver­so l’IRFIS. Ciò nono­stan­te, sia­mo con­vin­ti che lo sfor­zo del Gover­no Musu­me­ci non pos­sa con­si­de­rar­si suf­fi­cien­te e che sia­no neces­sa­rie misu­re mira­te per le iso­le minori.

I flus­si turi­sti­ci pre­vi­sio­na­li per il 2020 e il 2021 riman­go­no cata­stro­fi­ci. Le pre­scri­zio­ni det­ta­te dai pro­to­col­li in mate­ria di acco­glien­za e di sicu­rez­za sui luo­ghi di lavo­ro sono qua­si proi­bi­ti­ve per rischi, costi e com­ples­si­tà di attua­zio­ne. Inol­tre, le pro­ba­bi­li­tà anco­ra ele­va­te e sot­to­li­nea­te dagli esper­ti di una pos­si­bi­le secon­da onda­ta di con­ta­gi e l’impossibilità di riu­sci­re a for­ni­re tem­pi cer­ti sul­la data e sul­le moda­li­tà del­la ripar­ten­za, gene­ra­no gran­di incer­tez­ze e non con­sen­to­no di pro­gram­ma­re pre­no­ta­zio­ni e atti­vi­tà turi­sti­che. Que­ste pre­vi­sio­ni non sem­bra­no tro­va­re ade­gua­to riscon­tro nel­le misu­re mes­se in cam­po dal­la Regione.

A que­sto, si aggiun­ga­no le pecu­lia­ri­tà del­le iso­le mino­ri. Dal­la pre­ca­rie­tà del­le strut­tu­re sani­ta­rie all’estrema con­cen­tra­zio­ne dei flus­si turi­sti­ci che in alcu­ne iso­le è di soli quat­tro mesi, con­ti­nuan­do con una pres­so­ché tota­le dipen­den­za dall’economia turi­sti­ca, le dif­fi­col­tà intrin­se­che nel rag­giun­ge­re le iso­le e il fat­to che metà del­la sta­gio­ne turi­sti­ca può ormai con­si­de­rar­si perduta.

La voglia di ripar­ti­re è gran­de ma in atto, dichia­ra Chri­stian Del Bono, pre­si­den­te di Fede­ral­ber­ghi iso­le mino­ri Sici­lia, non ci sono i pre­sup­po­sti per ria­pri­re le nostre strut­tu­re ricet­ti­ve. Que­sto è il pen­sie­ro di gran lun­ga pre­va­len­te tra i col­le­ghi iso­la­ni, ascol­ta­ti nel cor­so di due impor­tan­ti riu­nio­ni di assem­blea che han­no coin­vol­to tut­te le iso­le sici­lia­ne. Solo ad Usti­ca e a Favi­gna­na si ritie­ne pos­sa­no esser­ci i pre­sup­po­sti per ria­pri­re già in giu­gno, soprat­tut­to nell’ambito del com­par­to extral­ber­ghie­ro, spe­ran­do in un turi­smo inter­no di pros­si­mi­tà. Rimar­reb­be­ro ad oggi inve­ce spiaz­za­te le Eolie che per il 45% dipen­do­no da flus­si di turi­smo inter­na­zio­na­le e per alme­no un ter­zo da quel­li extra­re­gio­na­li. Stes­se dif­fi­col­tà per Pan­tel­le­ria e le Pela­gie, dipen­den­ti dai col­le­ga­men­ti aerei con il nord Italia.

Tro­van­do­ci in accor­do con mol­ti sin­da­ci del­le iso­le mino­ri, sin dal 17 apri­le, abbia­mo pro­po­sto l’adozione di un pro­to­col­lo sani­ta­rio dedi­ca­to, con test rapi­di e un poten­zia­men­to del­le strut­tu­re sani­ta­rie loca­li. Si ren­de, inol­tre, vita­le un pia­no ad hoc per le iso­le mino­ri con misu­re spe­ci­fi­che nel bre­ve ma anche nel medio perio­do. Nell’immediato, occor­re detas­sa­re e defi­sca­liz­za­re le impre­se loca­li e met­te­re in sicu­rez­za i nostri col­la­bo­ra­to­ri sta­gio­na­li per i qua­li, in que­sti gior­ni, alla luce dell’assenza del­le pre­con­di­zio­ni neces­sa­rie a garan­ti­re le ria­per­tu­re è note­vol­men­te aumen­ta­ta la nostra preoccupazione.