È tornato Simone Parisi da New York. Gutterez: È la nostra nazionale!

È tornato Simone Parisi da New York. Gutterez: È la nostra nazionale!

07/11/2019 0 Di Francesca Marrucci

Torna vincitore Simone Parisi, torna dalla Maratona di New York dopo aver fatto stare con il fiato sospeso i panteschi dentro e fuori l’isola.

Mentre si prepara la festa di bentornato, l’Assessore Gutterez racconta le sue emozioni nel seguire questa avventura, emozioni condivise da tutti quelli che hanno tifato per lui.

di Fran­ce­sca Marrucci

Simo­ne Pari­si è final­men­te tor­na­to da New York dove si è piaz­za­to 62 tra i 2.846 ita­lia­ni in gara con un tem­po incre­di­bi­le: 3h02m12s. Un tem­po al di sot­to del­le aspet­ta­ti­ve di 3h08 di Simo­ne e di Gian­fran­co Misu­ra­ca, Pre­si­den­te del­la ASD Pan­tel­le­ria Out­door che ha por­ta­to il cor­ri­do­re pan­te­sco nel­la Gran­de Mela, quin­di un gran­de moti­vo di orgoglio.

E men­tre si pre­pa­ra una festa di ben­tor­na­to per quel­lo che qual­cu­no sui social ha già rino­mi­na­to ‘Aven­ger pan­te­sco’, l’As­ses­so­re Anto­nio Gut­te­rez che ha segui­to con tre­pi­da­zio­ne ogni fase di que­sta avven­tu­ra, ha volu­to espri­me­re non solo la sua emo­zio­ne, ma anche la sod­di­sfa­zio­ne di vede­re Simo­ne segui­to da tut­ti i pan­te­schi, un po’ come si segue tut­ti insie­me la nazio­na­le. Ecco, Simo­ne è la nazio­na­le di Pan­tel­le­ria e ha dato ai suoi con­cit­ta­di­ni sul­l’i­so­la e in tut­ta Ita­lia tan­te soddisfazioni.

“Men­tre Simo­ne Pari­si fa gli ulti­mi giri nel­la splen­di­da New York al fine di sbri­ga­re le mil­le incom­ben­ze che paren­ti ed ami­ci gli han­no di sicu­ro affi­da­to, come Asses­so­re allo Sport del Comu­ne di Pan­tel­le­ria con­ti­nuo un ragio­na­men­to ini­zia­to in occa­sio­ne del salu­to al castel­lo pri­ma del­la par­ten­za per la Mara­to­na che mi por­ta ad aggior­na­re le mie pri­me considerazioni.

In ordi­ne, par­le­rò pri­ma dei risul­ta­ti rag­giun­ti in ambi­to cul­tu­ra­le e socia­le. Simo­ne, per tre o quat­tro gior­ni che sia­no, ha vesti­to la maglia del­la nazio­na­le pan­te­sca. Il 3 novem­bre scor­so sia­mo rima­sti let­te­ral­men­te incol­la­ti alla TV ed al tele­fo­no per segui­re con ansia le per­for­man­ce del­l’a­tle­ta iso­la­no. Ma par­lo di un’an­sia for­te, una sof­fe­ren­za a vol­te para­go­na­bi­le a quel­la dei minu­ti fina­li di una gara di carat­te­re spor­ti­vo ben più ele­va­to di quel­lo del­la sem­pli­ce par­te­ci­pa­zio­ne ad una cor­sa con oltre 50.000 partecipanti.

Un moti­vo c’è: lui era tut­ti noi, lui era la nostra nazionale.

E quan­do Gian­fran­co Misu­ra­ca mi ha fat­to inten­de­re che Simo­ne, nei pres­si del Cen­tral Park e dun­que del­l’ar­ri­vo, era ormai giun­to “in riser­va” di ener­gie, visto l’in­nal­za­men­to dei tem­pi di per­cor­ren­za per chi­lo­me­tro, io mi sono let­te­ral­men­te sen­ti­to male. Esat­ta­men­te come quan­do la nazio­na­le pren­de un cal­cio di rigo­re a sfa­vo­re negli ulti­mi minu­ti del­la partita.

Per for­tu­na che tut­to è fini­to per il meglio e la nostra nazio­na­le, alla fine ha vinto.

Qui mi allac­cio al secon­do pun­to, quel­lo mera­men­te spor­ti­vo, dei risultati.

Simo­ne, che per indo­le è più un ani­ma­le di mon­ta­gna e boschi, stra­vol­gen­do la sua natu­ra di cor­ri­do­re, al solo fine di accon­ten­ta­re la nostra bra­ma di nazio­na­le, ha cor­so sul­l’a­sfal­to per oltre 42 chi­lo­me­tri e,  come già riba­di­to, ha chiu­so il cer­chio in tre ore, due minu­ti ed una man­cia­ta di secondi.

Giu­sto per ren­der­ci con­to di quel­lo di cui stia­mo par­lan­do, dal­la cit­tà di Tra­pa­ni sono par­ti­ti due cor­ri­do­ri per la mara­to­na di New York. Bene, que­sti due atle­ti han­no per­cor­so il tra­git­to in quat­tro ore e die­ci minu­ti. Oltre un’o­ra in più di Simone.

Det­to ciò, lascian­do alla A. S. D. Pan­tel­le­ria Out­door la disa­mi­na dei dati nume­ri­ci è fuor di dub­bio e chia­ro a tut­ti che Simo­ne sia sta­to la pia­ce­vo­le con­fer­ma di tut­te le nostre aspet­ta­ti­ve e che lui oggi sia la nostra nazio­na­le spor­ti­va in ambi­to del­l’a­tle­ti­ca e che, di cer­to, nei pros­si­mi mesi, si discu­te­rà del suo e del nostro futu­ro spor­ti­vo, ver­so nuo­vi obiet­ti­vi, ver­so nuo­vi traguardi.

La mia più gran­de sod­di­sfa­zio­ne sarà vede­re un movi­men­to spor­ti­vo che cre­sce nel­l’I­so­la, la nasci­ta di nuo­vi atle­ti, facen­do sem­pre atten­zio­ne alla rela­ti­vi­tà dei con­cet­ti e dei valo­ri in cam­po, per­ché Simo­ne, non è un cam­pio­ne asso­lu­to, è un cam­pio­ne per noi, e que­sto fa di lui, nei nostri con­fron­ti, un indi­scus­so cam­pio­ne nazionale.”


Foto di ASD Pan­tel­le­ria Outdoor