PANTELLERIA, BOLLETTE SMEDE: IL SINDACO CAMPO E L’ASSESSORE PARISI SCRIVONO ALL’AZIENDA E ALL’ARERA

PANTELLERIA, BOLLETTE SMEDE: IL SINDACO CAMPO E L’ASSESSORE PARISI SCRIVONO ALL’AZIENDA E ALL’ARERA

13/02/2023 0 Di Redazione

PANTELLERIA, BOLLETTE SMEDE: IL SINDACO CAMPO E L’ASSESSORE PARISI SCRIVONO ALL’AZIENDA E ALL’ARERA

“APPLICARE LE AGEVOLAZIONI E LA GIUSTA RATEIZZAZIONE E NON DIRE AGLI UTENTI DI VENIRE IN COMUNE!”

A segui­to di nume­ro­se segna­la­zio­ni di uten­ti che, reca­ti­si pres­so la Sme­de di Pan­tel­le­ria per chie­de­re lumi sugli impor­ti anco­ra aumen­ta­ti del­le bol­let­te dell’energia elet­tri­ca, si sono sen­ti­ti rispon­de­re di veni­re in Comu­ne, il Sin­da­co Vin­cen­zo Cam­po e l’Assessore all’Energie e Ambien­te Ange­lo Pari­si han­no scrit­to l’ennesima let­te­ra sia alla sede di Paler­mo dell’azienda che all’Arera a Mila­no (Prot. 3208 del 13-02-2023).

Ecco il testo completo:

Negli ulti­mi gior­ni diver­si cit­ta­di­ni attra­ver­so i social, o con­tat­tan­do diret­ta­men­te gli ammi­ni­stra­to­ri comu­na­li, han­no denun­cia­to l’esosità dell’ultima bol­let­ta elet­tri­ca rice­vu­ta e rela­ti­va al sesto bime­stre 2022. Alcu­ni di essi han­no rife­ri­to di esser­si reca­ti pres­so gli Uffi­ci S.Med.E. di Pan­tel­le­ria per chie­de­re infor­ma­zio­ni riguar­do la rateiz­za­zio­ne e la rispo­sta for­ni­ta dagli addet­ti allo spor­tel­lo era che era pos­si­bi­le fra­zio­na­re l’importo per un mas­si­mo di due rate e che dove­va­no rivol­ger­si al Comune.

Ci augu­ria­mo che si sia trat­ta­to di un malin­te­so, per­ché altri­men­ti tale com­por­ta­men­to sareb­be oltre­mo­do scor­ret­to in quan­to crea mal­con­ten­to tra i cit­ta­di­ni e sca­ri­ca sul Comu­ne del­le respon­sa­bi­li­tà che non gli competono.

Inol­tre, affer­ma­re che la bol­let­ta si può fra­zio­na­re solo in due rate, sco­rag­gia mol­ti dal richie­de­re la rateiz­za­zio­ne, tenu­to con­to che in diver­si casi si trat­ta di impor­ti che supe­ra­no i 700 euro.

È bene ricor­da­re che S.Med.E. Pan­tel­le­ria S.p.A. non solo è l’esercente del ser­vi­zio di mag­gior tute­la nel ter­ri­to­rio di Pan­tel­le­ria, ma ope­ra anche in regi­me di mono­po­lio, visto che a Pan­tel­le­ria non sem­bra al momen­to pos­si­bi­le sot­to­scri­ve­re alcun con­trat­to di for­ni­tu­ra con ope­ra­to­ri del libe­ro mer­ca­to, per cui dovreb­be evi­ta­re di sfrut­ta­re que­sta situa­zio­ne domi­nan­te impo­nen­do con­di­zio­ni che non pos­so­no esse­re accet­ta­te dai clien­ti che, in que­sto modo, si tro­ve­reb­be­ro in una situa­zio­ne di disu­gua­glian­za rispet­to al resto del Paese.

Per tale ragio­ne sareb­be auspi­ca­bi­le che l’ARERA, a cui la pre­sen­te vie­ne invia­ta per cono­scen­za, oltre che vigi­la­re sul rispet­to dei rego­la­men­ti, si atti­vi al fine di pre­ve­de­re rego­le spe­ci­fi­che per i ter­ri­to­ri come Pan­tel­le­ria, che tute­li­no i clien­ti finali.

Riguar­do la pos­si­bi­li­tà di chie­de­re la rateiz­za­zio­ne del­le bol­let­te elet­tri­che, si ripor­ta quan­to affer­ma­to nel sito dell’ARERA.

I clien­ti del ser­vi­zio di mag­gior tute­la pos­so­no chie­de­re di paga­re a rate le bol­let­te di impor­to supe­rio­re a 50 euro quando:

  • la bol­let­ta con­tie­ne un rical­co­lo per con­su­mi effet­ti­vi, e supe­ra del 150% l’ad­de­bi­to medio del­le bol­let­te su con­su­mi sti­ma­ti che l’han­no pre­ce­du­ta. Ad esem­pio, se le ulti­me bol­let­te su con­su­mi sti­ma­ti sono sta­te media­men­te di 30 euro, il clien­te può chie­de­re la rateiz­za­zio­ne quan­do la suc­ces­si­va bol­let­ta di rical­co­lo è pari o supe­rio­re a 75 euro. La soglia è del 250% per i clien­ti non domestici;
  • è sta­to accer­ta­to il mal­fun­zio­na­men­to del con­ta­to­re e la bol­let­ta inclu­de il paga­men­to di con­su­mi non regi­stra­ti dal con­ta­to­re stesso;
  • il for­ni­to­re non ha rispet­ta­to, anche epi­so­di­ca­men­te, la perio­di­ci­tà pre­vi­sta per l’e­mis­sio­ne del­le bollette;
  • il clien­te è tito­la­re di bonus elet­tri­co ed è costi­tui­to in mora per il man­ca­to paga­men­to di una o più bollette.

La bol­let­ta del clien­te che si tro­va in una del­le con­di­zio­ni pre­vi­ste per otte­ne­re la rateiz­za­zio­ne, deve con­te­ne­re anche le infor­ma­zio­ni riguar­do le moda­li­tà richiederla.

La rateiz­za­zio­ne deve esse­re richie­sta al ven­di­to­re entro i 10 gior­ni suc­ces­si­vi alla sca­den­za di paga­men­to del­la bol­let­ta. Se si pre­sen­ta la richie­sta in ritar­do è facol­tà del ven­di­to­re con­ce­de­re la rateiz­za­zio­ne, ma non è un dirit­to del clien­te otte­ner­la. La rateiz­za­zio­ne non è obbli­ga­to­ria per impor­ti infe­rio­ri a 50 €.

Se il clien­te e il ven­di­to­re non con­cor­da­no una solu­zio­ne diver­sa, l’im­por­to rateiz­za­to è sud­di­vi­so in un nume­ro di rate ugua­li, pari alme­no al nume­ro di bol­let­te in accon­to o sti­ma­te rice­vu­te dopo l’ul­ti­ma bol­let­ta che con­te­ne­va un rical­co­lo, e comun­que un mini­mo due rate.

Se, per esem­pio, dopo la pre­ce­den­te bol­let­ta di con­gua­glio il clien­te ha rice­vu­to quat­tro bol­let­te in accon­to o sti­ma­te segui­te dal­la bol­let­ta di con­gua­glio rateiz­za­bi­le, la som­ma dovu­ta a con­gua­glio deve esse­re sud­di­vi­sa in alme­no quat­tro rate ugua­li. Le rate non sono cumu­la­bi­li e han­no una perio­di­ci­tà iden­ti­ca a quel­la del­le nor­ma­li bollette.

Sul­le som­me rateiz­za­te il clien­te deve paga­re inte­res­si pari al tas­so di rife­ri­men­to fis­sa­to dal­la BCE.

Quin­di il nume­ro del­le rate dovreb­be sca­tu­ri­re da un accor­do tra la S.Med.E. S.p.A. e il clien­te e solo in caso di disac­cor­do, si appli­ca­no i ter­mi­ni mini­mi fis­sa­ti dall’ARERA.

Per cui, dati gli impor­ti non indif­fe­ren­ti del­le bol­let­te in ogget­to, sareb­be auspi­ca­bi­le che la S.Med.E. venis­se incon­tro alle richie­ste dei pro­pri clien­ti con­ce­den­do un nume­ro di rate che per­met­ta agli stes­si di pagar­le, com­pa­ti­bil­men­te con la situa­zio­ne red­di­tua­le degli stes­si e comun­que in nume­ro mag­gio­re di due. Ad esem­pio, una rego­la che potreb­be esse­re adot­ta­ta da S.Med.E. nei casi in cui il clien­te abbia un red­di­to bas­so, potreb­be esse­re quel­la di fis­sa­re il nume­ro del­le rate, sud­di­vi­den­do l’importo per 50 euro.

Per quan­to attie­ne al bonus elet­tri­co per situa­zio­ne di disa­gio red­di­tua­le, inve­ce, si ram­men­ta che dal 2021 non è neces­sa­rio pre­sen­ta­re alcu­na richie­sta e che lo stes­so vie­ne ero­ga­to in modo auto­ma­ti­co a segui­to del­la com­pi­la­zio­ne del­la Dichia­ra­zio­ne Sosti­tu­ti­va Uni­ca per la richie­sta dell’ISEE, che può effet­tuar­si recan­do­si pres­so un CAF convenzionato.

Per il 2023 l’importo mas­si­mo dell’ISEE per usu­frui­re del bonus elet­tri­co è di 15.000 euro, men­tre per i nuclei fami­lia­ri con alme­no quat­tro figli a cari­co è di 20.000 euro.

Alla luce di ciò, si spe­ra che non si ripe­ta­no più gli spia­ce­vo­li inci­den­ti che ci sono sta­ti segna­la­ti e che si ven­ga in con­tro alle richie­ste dei vostri clien­ti, infor­man­do­li e gui­dan­do­li in modo cor­ret­to in un momen­to così difficile.