Pantelleria, migranti, Campo: “Salvini fa teatro, qui 100 arrivi in 36 ore!”

MIGRANTI: SINDACO PANTELLERIA, ‘CENTRODESTRA INADEGUATO, SALVINI FA TEATRO’ ‘QUI SBARCHI CONTINUI MA SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO. CIRCA 100 ARRIVATI IN 36 ORE’

Paler­mo, 13 set. (Adn­kro­nos) – “Il feno­me­no migra­to­rio è un pro­ble­ma mol­to più com­ples­so di quan­to qual­cu­no in que­sta cam­pa­gna elet­to­ra­le vuo­le far cre­de­re, con­ti­nuan­do a dire ‘devo­no esse­re aiu­ta­ti a casa loro, biso­gna bloc­ca­re le par­ten­ze’. Tut­te bel­le paro­le che, però, non risol­vo­no la que­stio­ne. In que­sto momen­to il nostro pri­mo impe­gno deve esse­re sal­va­re vite uma­ne. In tut­ti i modi. Tut­te le for­ze in cam­po devo­no fare rete per evi­ta­re il ripe­ter­si di que­sti drammi”.

A dir­lo all’Adn­kro­nos è il sin­da­co di Pan­tel­le­ria, Vin­cen­zo Cam­po, dopo l’en­ne­si­ma stra­ge di migran­ti rico­strui­ta dal­l’U­n­h­cr rac­co­glien­do le testi­mo­nian­ze di 26 migran­ti sbar­ca­ti ieri a Poz­zal­lo, nel Ragu­sa­no. Sei loro com­pa­gni di viag­gio non ce l’han­no fat­ta, mor­ti di fame e di sete duran­te la tra­ver­sa­ta del Medi­ter­ra­neo. Non sono riu­sci­ti a rag­giun­ge­re l’Eu­ro­pa due bam­bi­ni di uno e due anni, un 12enne e tre adul­ti, tra cui la madre e la non­na di alcu­ni dei pic­co­li sopravvissuti.

Le vit­ti­me sono tut­te siria­ne. “Que­sta tra­ge­dia è anco­ra una vol­ta la dimo­stra­zio­ne che que­sti viag­gi sono per chi li affron­ta l’u­ni­ca pos­si­bi­li­tà di sal­vez­za”, dice il sin­da­co di Pan­tel­le­ria. Nel­la sua iso­la nel­le ulti­me 36 ore sono sbar­ca­ti cir­ca cen­to migran­ti. “Arri­va­no con pic­co­le bar­che e noi pos­sia­mo solo cer­ca­re di acco­glier­li nel miglior modo pos­si­bi­le”, avver­te Campo.

Nel­la per­la nera del Medi­ter­ra­neo da tem­po ormai si regi­stra­no pic­co­li appro­di. “Gli sbar­chi sono con­ti­nui, ma la situa­zio­ne, nono­stan­te i nume­ri mag­gio­ri, è miglio­re rispet­to allo scor­so anno quan­do le com­ples­se pro­ce­du­re sani­ta­rie anti-Covid ral­len­ta­va­no i tra­sfe­ri­men­ti”. Nel­l’i­so­la i migran­ti resta­no poche ore. “In gior­na­ta ci saran­no i tra­sfe­ri­men­ti ver­so Tra­pa­ni dove ven­go­no foto­se­gna­la­ti e iden­ti­fi­ca­ti”. Il siste­ma al momen­to fun­zio­na. “Gra­zie all’im­ple­men­ta­zio­ne dei posti nel cen­tro di acco­glien­za e alla rapi­di­tà nei tra­sfe­ri­men­ti non si regi­stra­no par­ti­co­la­ri cri­ti­ci­tà. Nel­le pros­si­me set­ti­ma­ne dovreb­be anche esse­re atti­va­to il foto­se­gna­la­men­to, ave­re con­tez­za di chi arri­va è impor­tan­te dal pun­to di vista del­la sicu­rez­za”. Il tema dei flus­si migra­to­ri è tor­na­to alla ribal­ta del­la cro­na­ca in que­ste set­ti­ma­ne di cam­pa­gna elet­to­ra­le con Gior­gia Melo­ni e Mat­teo Sal­vi­ni tor­na­ti a chie­de­re un mag­gio­re con­trol­lo dei confini.

“Occor­re un’in­ter­ven­to del­l’Eu­ro­pa, una media­zio­ne for­te con i Pae­si afri­ca­ni, accor­di diplo­ma­ti­ci. Non è un tema sem­pli­ce per­ché spes­so i migran­ti fug­go­no da guer­re e care­stie. Pro­prio per que­sto un Gover­no di cen­tro­de­stra sareb­be quel­lo meno adat­to a fare que­sti pas­sag­gi in Euro­pa. Sal­vi­ni lo cono­scia­mo tut­ti: vuo­le i decre­ti Sicu­rez­za per fare un po’ di tea­tro, fer­ma­re le navi ong per quat­tro-cin­que gior­ni in mare per poi far­le sbar­ca­re lo stes­so. Il feno­me­no migra­to­rio non si affron­ta con il popu­li­smo e con gli slo­gan di chi par­la di bloc­chi nava­li. E men­tre si tro­va una solu­zio­ne in Euro­pa occor­re sal­va­re vite uma­ne per­ché tra­ge­die come quel­le di cui leg­gia­mo in que­ste ore non si ripe­ta­no più”.

(di Ros­sa­na Lo Castro) (Loc/Adnkronos)

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