Rapporto annuale Legambiente sulle Isole Sostenibili: Pantelleria in prima fila

Rapporto annuale Legambiente sulle Isole Sostenibili: Pantelleria in prima fila

09/07/2020 0 Di Francesca Marrucci

Isole sostenibili, Legambiente e CNR-IIA presentano il loro rapporto annuale

Energia, economia circolare, acqua, mobilità, turismo sostenibile: le sfide per le nostre isole minori e le buone pratiche dal mondo sul portale isolesostenibili.it

Pantelleria protagonista con un progetto di recupero e valorizzazione del patrimonio paesaggistico-agronomico

Fon­ti rin­no­va­bi­li, effi­cien­za ener­ge­ti­ca, depu­ra­zio­ne del­le acque, recu­pe­ro e rici­clo dei mate­ria­li: le iso­le mino­ri potreb­be­ro esse­re il regno del­la soste­ni­bi­li­tà, ter­ri­to­ri all’avanguardia rispet­to alla gestio­ne del­le sfi­de che il riscal­da­men­to glo­ba­le ci pone. L’Italia, in pri­mis, avreb­be mol­to da gua­da­gna­re dal­le enor­mi poten­zia­li­tà di inno­va­zio­ne e turi­smo ambien­ta­le che le sue iso­le mino­ri offro­no. Pur­trop­po, il diva­rio tra le pos­si­bi­li­tà e la situa­zio­ne di fat­to è enor­me: le nostre 27 iso­le mino­ri abi­ta­te risul­ta­no attual­men­te fra i ter­ri­to­ri meno vir­tuo­si dal pun­to di vista del­la gestio­ne del territorio.

Per cer­ca­re di inver­ti­re la rot­ta, Legam­bien­te e l’Istituto sull’Inquinamento Atmo­sfe­ri­co del CNR (CNR-IIA) han­no pro­mos­so l’osservatorio Iso­le Soste­ni­bi­li e pre­sen­ta­to oggi, in diret­ta Face­book, il loro rap­por­to annua­le sul tema, con la par­te­ci­pa­zio­ne, tra gli altri, di Giu­sy Lom­bar­di del­la Dire­zio­ne gene­ra­le per il cli­ma, l’energia e l’aria del Mini­ste­ro dell’Ambiente e del­la tute­la del ter­ri­to­rio e del mare, di Loren­za Bonac­cor­si, Sot­to­se­gre­ta­ria di Sta­to del Mini­ste­ro per i beni e le atti­vi­tà cul­tu­ra­li e per il turi­smo, di Fran­ce­sco Petrac­chi­ni, diret­to­re Cnr-Iia e di Edoar­do Zan­chi­ni, vice­pre­si­den­te di Legambiente.

L’Osservatorio Isole Sostenibili

L’osservatorio è un pro­get­to ambi­zio­so: diven­ta­re un acce­le­ra­to­re di inter­ven­ti nel­le iso­le attra­ver­so lo scam­bio di espe­rien­ze e di cono­scen­za, anche attra­ver­so part­ner­ship con net­work e asso­cia­zio­ni inter­na­zio­na­li, l’organizzazione di work­shop ed even­ti, la dif­fu­sio­ne di docu­men­ti e report perio­di­ci per rac­con­ta­re le poten­zia­li­tà e l’urgenza di un cam­bia­men­to posi­ti­vo e dif­fu­so, con uno sguar­do pro­iet­ta­to sul­lo sce­na­rio internazionale.

Se ne pos­so­no segui­re i risul­ta­ti e il lavo­ro sul por­ta­le isolesostenibili.it, che rac­con­ta par­te degli inter­ven­ti già rea­liz­za­ti dal Paci­fi­co all’Atlantico, dai Mari del Nord all’Australia, e che vie­ne con­ti­nua­men­te aggior­na­to con pro­get­ti e buo­ne pra­ti­che da tut­te le iso­le del mon­do sui temi dell’energia, dell’acqua, dei rifiu­ti, del­la mobi­li­tà e del turi­smo soste­ni­bi­le. Come quel­le, per esem­pio, del­la cen­tra­le sola­re sull’isola di Kauai nell’arcipelago hawa­ia­no, del movi­men­to Pla­stic Free di Ibi­za e For­men­te­ra, ma anche del pro­get­to di recu­pe­ro e valo­riz­za­zio­ne del patri­mo­nio pae­sag­gi­sti­co-agro­no­mi­co di Pan­tel­le­ria, del­la mobi­li­tà alter­na­ti­va e del­la gestio­ne dei rifiu­ti a Sant’Antioco o del­le ini­zia­ti­ve rea­liz­za­te a Capra­ia con il Par­co nazio­na­le dell’Arcipelago Toscano.

Le isole ancora al 6% di consumi da fonti rinnovabili

Nono­stan­te le iso­le mino­ri ita­lia­ne offra­no, secon­do tut­ti gli stu­di scien­ti­fi­ci, poten­zia­li­tà di pro­du­zio­ne da rin­no­va­bi­li par­ti­co­lar­men­te ele­va­te, in nes­su­na si rag­giun­ge il 6% dei con­su­mi elet­tri­ci da fon­ti rin­no­va­bi­li, quan­do nel resto d’Italia sia­mo oltre il 36%. Per la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta i valo­ri medi sono cir­ca del 40% e non solo pos­so­no esse­re rad­dop­pia­ti con il por­ta a por­ta ma si pos­so­no crea­re siste­mi di rac­col­ta e rici­clo per alcu­ne filie­re diret­ta­men­te sul­le iso­le. Per la depu­ra­zio­ne, in alcu­ne iso­le mino­ri addi­rit­tu­ra non esi­ste alcun siste­ma di trat­ta­men­to del­le acque reflue, ma pure in quel­le che lo han­no sia­mo ben lon­ta­ni da una gestio­ne ottimale.

Pre­va­len­te­men­te, sono anco­ra le navi a garan­ti­re che la situa­zio­ne non vada in cri­si, por­tan­do gaso­lio da bru­cia­re nel­le vec­chie cen­tra­li elet­tri­che, acqua, e ripar­ten­do con rifiu­ti di ogni tipo, soprat­tut­to indif­fe­ren­zia­ti. Una situa­zio­ne dav­ve­ro ana­cro­ni­sti­ca e pri­va di sen­so, dato che sono ormai dispo­ni­bi­li tut­te le tec­no­lo­gie neces­sa­rie a chiu­de­re que­sti cicli, oltre a diver­si finan­zia­men­ti euro­pei, con­tri­bu­ti nazio­na­li e incentivi.

“Se que­sta situa­zio­ne era com­pren­si­bi­le alcu­ni decen­ni fa oggi sia­mo obbli­ga­ti a cam­bia­re stra­da – dichia­ra Edoar­do Zan­chi­ni, vice­pre­si­den­te di Legam­bien­te -. L’obiettivo del nostro lavo­ro è di far capi­re come oggi sia pos­si­bi­le e neces­sa­rio rea­liz­za­re un pro­fon­do e posi­ti­vo cam­bia­men­to ambien­ta­le in que­sti par­ti­co­la­ri ter­ri­to­ri; occor­re acce­le­ra­re que­sta pro­spet­ti­va per­ché tie­ne assie­me obiet­ti­vi di inte­res­se gene­ra­le, dei cit­ta­di­ni resi­den­ti come dei turi­sti, del­l’am­bien­te e del­l’e­co­no­mia. Per riu­sci­re in que­sto per­cor­so di inno­va­zio­ne e soste­ni­bi­li­tà, occor­re cam­bia­re le poli­ti­che in que­sti ter­ri­to­ri e acce­le­ra­re gli interventi.

Troppi ritardi e nessuna cabina di regia

Oggi man­ca una cabi­na di regia e moni­to­rag­gio del­la situa­zio­ne, che risul­ta indi­spen­sa­bi­le per supe­ra­re alcu­ne rile­van­ti bar­rie­re che que­ste inno­va­zio­ni tro­va­no nel­le nostre iso­le. A par­ti­re da Mini­stri, regio­ni e Soprin­ten­den­ze che devo­no favo­ri­re que­sti pro­ces­si anzi­ché osta­co­lar­li. I ritar­di su ener­gia e depu­ra­zio­ne, acqua e rifiu­ti sono rile­van­ti ma oggi pos­so­no esse­re recu­pe­ra­ti gra­zie alle inno­va­zio­ni rac­con­ta­te nel Rapporto”.

“Que­sta sfi­da – pro­se­gue Fran­ce­sco Petrac­chi­ni, diret­to­re del CNR-IIA – riguar­da in par­ti­co­la­re la tute­la del­le risor­se natu­ra­li e pae­sag­gi­sti­che del­le nostre iso­le mino­ri, e la pos­si­bi­li­tà di valo­riz­zar­le con pro­get­ti ambi­zio­si, in quan­to rap­pre­sen­ta­no un eco­si­ste­ma uni­co ma vul­ne­ra­bi­le, in uno sce­na­rio cli­ma­ti­co che pre­ve­de rile­van­ti impat­ti lega­ti all’aumento del­la tem­pe­ra­tu­ra dell’atmosfera e del mare, ed alle pres­sio­ni antro­pi­che dovu­te al turi­smo dei mesi esti­vi. In futu­ro sul­le iso­le mino­ri ci sarà biso­gno di più impian­ti sola­ri ed auto elet­tri­che, ma anche di rispet­to del­le tra­di­zio­ni e di valo­riz­za­zio­ne del­le qua­li­tà ambien­ta­li e sto­ri­che, come del­le col­tu­re tipi­che col­ti­va­te con sapien­za da seco­li per adat­tar­si a con­di­zio­ni mor­fo­lo­gi­che e cli­ma­ti­che, di bio­di­ver­si­tà e geo­lo­gi­che uniche”.

Quali sono le isole analizzate nel dossier insieme a Pantelleria?

Le 27 iso­le mino­ri abi­ta­te ana­liz­za­te nel dos­sier sono, sud­di­vi­se per regio­ne: Capri, Ischia, Pro­ci­da per la Cam­pa­nia; Capra­ia, Iso­la del Giglio, Gor­go­na, Iso­la d’Elba per la Tosca­na; Pon­za e Ven­to­te­ne per il Lazio; Iso­le Tre­mi­ti per la Puglia; Pan­tel­le­ria, Lam­pe­du­sa, Lino­sa, Favi­gna­na, Maret­ti­mo, Levan­zo, Usti­ca, Lipa­ri, Vul­ca­no, Strom­bo­li, Pana­rea, Fili­cu­di, Ali­cu­di, Sali­na per la Sici­lia; Sant’Antioco, San Pie­tro, Mad­da­le­na per la Sardegna.

Pro­prio per le loro diver­se carat­te­ri­sti­che di ter­ri­to­ri cir­co­scrit­ti e siste­mi iso­la­ti, sono un per­fet­to cam­po di spe­ri­men­ta­zio­ne stra­te­gi­ca. Due sfi­de appa­io­no par­ti­co­lar­men­te rile­van­ti. Sono, in pri­mis, la capa­ci­tà di rea­liz­za­re inno­va­zio­ni in real­tà che vivo­no gran­di oscil­la­zio­ni di afflus­so turi­sti­co nei mesi esti­vi, con pic­chi dei con­su­mi e degli impat­ti. Infat­ti, nel­le iso­le ana­liz­za­te vivo­no sta­bil­men­te cir­ca 200.000 per­so­ne, che nel­la sta­gio­ne esti­va pos­so­no arri­va­re ad aumen­ta­re di 3–4 vol­te; una con­di­zio­ne sicu­ra­men­te com­ples­sa, che influen­za le poli­ti­che loca­li. E poi, il por­ta­re avan­ti le inno­va­zio­ni in ter­ri­to­ri iper-vin­co­la­ti sia da un pun­to di vista ambien­ta­le che paesaggistico.

Facciamo crescere la produzione di energia da fonti rinnovabili

D’altra par­te, però, gli obiet­ti­vi su cui lavo­ra­re nei pros­si­mi anni sono mol­to chia­ri e anche con­cre­ti. Il pri­mo è far cre­sce­re la pro­du­zio­ne di ener­gia da fon­ti rin­no­va­bi­li e accom­pa­gnar­la con inter­ven­ti di effi­cien­za ener­ge­ti­ca, con l’obiettivo entro qual­che anno del­la pro­gres­si­va dismis­sio­ne del­le cen­tra­li da fon­ti fos­si­li esi­sten­ti. Il secon­do è pun­ta­re alla chiu­su­ra del ciclo dei mate­ria­li, attra­ver­so un’attenta filie­ra di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, di recu­pe­ro e riu­ti­liz­zo che riguar­di tut­ti i mate­ria­li pos­si­bi­li (car­ta, pla­sti­che, metal­li, ecc.) e la valo­riz­za­zio­ne del­la fra­zio­ne orga­ni­ca per la pro­du­zio­ne di com­po­st e biometano/biogas.

Il ter­zo è la rea­liz­za­zio­ne di un model­lo vir­tuo­so di gestio­ne del­le risor­se idri­che; pro­prio per­ché l’acqua è una risor­sa scar­sa e quan­to mai pre­zio­sa sul­le iso­le la sua atten­ta gestio­ne ed il recu­pe­ro risul­ta­no di fon­da­men­ta­le impor­tan­za, e al con­tem­po non è accet­ta­bi­le l’assenza di una com­ple­ta depu­ra­zio­ne dei reflui in ter­ri­to­ri così straor­di­na­ri e con tali poten­zia­li­tà turi­sti­che. Il quar­to riguar­da la mobi­li­tà soste­ni­bi­le, per­ché le iso­le mino­ri han­no pro­ble­mi di acces­si­bi­li­tà e di gestio­ne degli spo­sta­men­ti in par­ti­co­la­re nei mesi più fre­quen­ta­ti dai turi­sti e diven­ta quin­di fon­da­men­ta­le inve­sti­re nel­le inno­va­zio­ni e nel­le inte­gra­zio­ni oggi pos­si­bi­li tra mobi­li­tà elet­tri­ca, col­let­ti­va, in moda­li­tà sha­ring, cicla­bi­le e pedonale.

In sintesi, la situazione riportata nel dossier è la seguente:

Energia

Del­le 27 iso­le abi­ta­te, 20 risul­ta­no anco­ra non inter­con­nes­se alla rete elet­tri­ca nazio­na­le (Iso­le Pela­gie, Iso­le Ega­di, Iso­le Tre­mi­ti, Iso­le Eolie, Pon­za, Ven­to­te­ne, Usti­ca, Capra­ia, Iso­la del Giglio, Gor­go­na). Tra quel­le inter­con­nes­se, Capri è l’ultima arri­va­ta, nel 2017. Il sola­re foto­vol­tai­co rima­ne la fon­te rin­no­va­bi­le più dif­fu­sa sul­le iso­le, men­tre le instal­la­zio­ni di micro-eoli­co risul­ta­no inva­ria­te rispet­to al 2018 (è pre­sen­te solo a Pan­tel­le­ria e Sant’Antioco). In ter­mi­ni rela­ti­vi, nes­su­na del­le iso­le non inter­con­nes­se arri­va al 5% del­la coper­tu­ra del fab­bi­so­gno elet­tri­co da fon­ti ener­ge­ti­che rin­no­va­bi­li. Il valo­re mas­si­mo si regi­stra a Ven­to­te­ne, con il 4,91%, segui­ta dal­le iso­le Ega­di con il 2,44%. La media è infe­rio­re al 2%. Caso a par­te l’Isola di Capra­ia: sull’isola è in fun­zio­ne una cen­tra­le da 3.2 MWe di poten­za, ali­men­ta­ta a bio­die­sel di impor­ta­zio­ne deri­van­te dal­la lavo­ra­zio­ne di olio di soia, gira­so­le e colza.

Acqua

La scar­si­tà del­le risor­se idri­che costrin­go­no le iso­le a dipen­de­re dal tra­spor­to attra­ver­so bet­to­li­ne o da impian­ti di desa­li­niz­za­zio­ne per i fab­bi­so­gni. Men­tre Capri, Ischia, Pro­ci­da e La Mad­da­le­na si rifor­ni­sco­no inte­ra­men­te tra­mi­te con­dot­te sot­to­ma­ri­ne, per la ridot­ta distan­za dal­la ter­ra­fer­ma. Obiet­ti­vo degli inter­ven­ti dovreb­be esse­re di ridur­re i con­su­mi, recu­pe­ran­do gli spre­chi e le per­di­te nel­la rete di distri­bu­zio­ne. Inol­tre, si dovreb­be pun­ta­re a ripri­sti­na­re e rea­liz­za­re nuo­ve vasche di rac­col­ta del­le acque pio­va­ne per uten­ze dome­sti­che e agri­co­le, meto­do anti­co ed effi­ca­ce ma cadu­to in disu­so, insie­me a siste­mi di depu­ra­zio­ne del­le acque gri­gie per il riu­ti­liz­zo in tut­ti gli usi com­pa­ti­bi­li. Dovreb­be esse­re for­mu­la­ta una stra­te­gia pro­gram­ma­ti­ca di sosti­tu­zio­ne del tra­spor­to via nave con siste­mi di dis­sa­la­zio­ne sem­pre più effi­cien­ti, a bas­so impat­to ambien­ta­le ed ali­men­ta­ti da fon­ti rin­no­va­bi­li. Altra que­stio­ne: la tota­le assen­za o ina­de­gua­tez­za dei siste­mi di depu­ra­zio­ne del­le acque reflue.

Rifiuti

Una del­le voci più ele­va­te nel bilan­cio del­le ammi­ni­stra­zio­ni è il tra­spor­to dei rifiu­ti indif­fe­ren­zia­ti ver­so gli impian­ti del­la ter­ra­fer­ma, via nave, che si aggiun­ge ai costi di smal­ti­men­to. I rifiu­ti sono in mol­te iso­le ita­lia­ne un’autentica prio­ri­tà ambien­ta­le, per­ché l’unica solu­zio­ne adot­ta­ta è il tra­sfe­ri­men­to via nave, quan­do si potreb­be pas­sa­re inve­ce a model­li di gestio­ne capa­ci di crea­re van­tag­gi eco­no­mi­ci e ambientali.

Nell’insieme, la capa­ci­tà di dif­fe­ren­zia­re è cre­sciu­ta, tra il 2010 e il 2018, su qua­si tut­te le iso­le (tran­ne a Favi­gna­na). Capri, Iso­la d’Elba, Mad­da­le­na, Pan­tel­le­ria, Pro­ci­da, San Pie­tro e Sant’Antioco supe­ra­no sia la media di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta del Cen­tro Ita­lia del 54% che quel­la del Sud Ita­lia del 46%. L’isola di Sant’Antioco (com­po­sta dall’omonimo comu­ne e dal comu­ne di Cala­set­ta) risul­ta l’isola più vir­tuo­sa con il 79% di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, segui­ta da Pro­ci­da (73%) e Pan­tel­le­ria (71%). All’opposto Pon­za e Usti­ca con il 4 e 5% di rifiu­ti dif­fe­ren­zia­ti, e addi­rit­tu­ra un peg­gio­ra­men­to dell’incidenza del­la dif­fe­ren­zia­ta sul tota­le dei rifiu­ti pro­dot­ti (Pon­za pas­sa dal 6,3 al 3,5 % men­tre Usti­ca dal 9,7 al 4,5 %).

Mobilità

 In ter­mi­ni di pro­gram­ma­zio­ne gene­ra­le, la fina­li­tà dovreb­be esse­re quel­la di bloc­ca­re l’accesso di auto dei non resi­den­ti nei perio­di esti­vi, di poten­zia­re il tra­spor­to pub­bli­co e incen­ti­va­re i mez­zi elet­tri­ci, spe­cie se inte­gra­ti in una rete di tra­smis­sio­ne e rica­ri­ca elet­tri­ca intel­li­gen­te e ali­men­ta­ta da fon­ti rin­no­va­bi­li. Il pro­ble­ma dei disli­vel­li pre­sen­ti in mol­te iso­le è facil­men­te risol­vi­bi­le attra­ver­so le bici­clet­te elet­tri­che a peda­la­ta assi­sti­ta, anche que­ste asso­cia­bi­li a sta­zio­ni di rica­ri­ca pun­tua­li, lun­go le ciclabili.

Ecco la diretta della Conferenza di questa mattina sulle ISOLE SOSTENIBILI organizzata da Legambiente, a cui partecipa per l’Isola di Pantelleria, l’Assessore all’Ambiente, Angelo Parisi