Il Punto di Vista sull’Italia degli Europei: fatevi venire voglia di giocare

Il Punto di Vista sull’Italia degli Europei: fatevi venire voglia di giocare

04/07/2024 0 Di Giacomo Policardo

Inauguriamo una nuova rubrica in cui i nostri collaboratori o i lettori possono pubblicare il loro Punto di Vista.

Il nostro Giacomo Policardo, dice la sua sulla magra figura fatta dalla Nazionale Italiana agli Europei di calcio 2024

di Gia­co­mo Policardo

Buon­gior­no a tut­ti da Gia­co­mo Poli­car­do. Si stan­no svol­gen­do in Ger­ma­nia gli Euro­pei di Cal­cio 2024. Che dire del­la nostra nazio­na­le? Beh, sten­dia­mo un velo pietoso.

Una nazio­na­le così sca­den­te non la ricor­do da anni. Nel cal­cio si per­de e si vin­ce con tut­ti, ma biso­gna vede­re come si per­de, per­ché in que­sta nazio­na­le è man­ca­to tut­to: è man­ca­to l’ap­proc­cio, è man­ca­ta la deter­mi­na­zio­ne. I gio­ca­to­ri sem­bra­va­no aves­se­ro la testa a Ibi­za piut­to­sto che a Saint-Tro­pez, maga­ri sta­va­no già pen­san­do alla loro vacanza.

Ebbe­ne, di chi è la col­pa? Del­l’al­le­na­to­re? Dei gio­ca­to­ri? Del­la Fede­ra­zio­ne Cal­cio? Beh, sono del­le doman­de che ci fac­cia­mo, ma spes­so que­ste doman­de ce le fac­cia­mo solo quan­do la nazio­na­le per­de. Si rico­min­cia a par­la­re del per­ché suc­ce­de tut­to ciò. For­se è frut­to di un siste­ma sba­glia­to, pochi inve­sti­men­ti nel viva­io giovanile.

Io mi chie­do per­ché le nazio­na­li cosid­det­te mino­ri, dal­la under 17 alla under 19, comun­que si bat­to­no e, come dice­vo pri­ma, per­do­no e vin­co­no con tut­ti, però con dignità.

Gli stes­si gio­ca­to­ri poi si van­no a incep­pa­re a par­ti­re dal­la nazio­na­le under 21, per­ché maga­ri ini­zia­no a gira­re mag­gio­ri sol­di, i gio­ca­to­ri gua­da­gna­no di più e, come si suol dire, non impre­gna­no le loro magliet­te di sudore.

Come dice­vo, di chi è la col­pa? Beh, Spal­let­ti si è assun­to le sue respon­sa­bi­li­tà, ha det­to che for­se dove­va fare del­le sosti­tu­zio­ni in cor­so d’o­pe­ra, dove­va cam­bia­re modu­lo e cam­bia­re sche­ma di gioco.

I gio­ca­to­ri comun­que ci sono, per­ché io ricor­do un Euro­peo del 2016, gui­da­ti da Anto­nio Con­te, che ave­va gio­ca­to­ri net­ta­men­te più scar­si di que­sti, ma se hai visto l’im­pe­gno, se hai visto l’ap­proc­cio giu­sto, cer­to in quell’Europeo non abbia­mo vin­to, però si vede­va la determinazione.

Che dire del­le altre nazio­na­li? Beh, sostan­zial­men­te le cose non è che cam­bia­no più di tan­to, per­ché cer­ti top player, come l’In­ghil­ter­ra, fan­no par­la­re di sé sul­la stam­pa ingle­se. L’al­le­na­to­re Sud­ga­te è sem­pre nel­la mor­sa dai gior­na­li­sti ingle­si, i net­work ne par­la­no sfa­vo­re­vol­men­te, però nono­stan­te tut­to è riu­sci­to ad acce­de­re ai quar­ti di fina­le e affron­te­rà la Sviz­ze­ra, pro­prio quel­la Sviz­ze­ra che ha eli­mi­na­to noi agli ottavi.

Come andrà a fini­re? Beh, lo vedre­mo in cor­so d’opera.

Altre squa­dre? La Ger­ma­nia for­se ha fat­to qual­co­sa in più, in quan­to è orga­niz­za­tri­ce di que­sti Euro­pei, quin­di è nor­ma­le che deve dare qual­che spin­ta. Ma vor­rei sot­to­li­nea­re le cosid­det­te squa­dre mino­ri o squa­dre che una vol­ta veni­va­no chia­ma­te squa­dre mate­ras­so, come la Slo­ve­nia, l’Au­stria, la Slo­vac­chia che han­no fat­to vede­re i sor­ci ver­di all’In­ghil­ter­ra, per­ché addi­rit­tu­ra sta­va­no vin­cen­do 1 a 0. Poi, un eter­no hur­ri­ca­ne ha risol­to la situa­zio­ne e quin­di l’Inghilterra, di con­se­guen­za, è pas­sa­ta ai quar­ti. Que­sto Euro­peo però mi ha dato anche una sen­sa­zio­ne bel­la che vi vor­rei raccontare.

Alla fine, abbia­mo capi­to che anche Cri­stia­no Ronal­do è uma­no. In occa­sio­ne del­la par­ti­ta Por­to­gal­lo-Slo­ve­nia era­va­mo sul­lo 0 a 0, a un cer­to pun­to un cal­cio di rigo­re è decre­ta­to al Por­to­gal­lo, chi lo tira? Cri­stia­no Ronal­do. Lo sba­glia ed è crol­la­to in un pian­to isterico.

Nes­su­no pote­va pen­sa­re che Cri­stia­no Ronal­do, un gio­ca­to­re così per­fet­to, una mac­chi­na da guer­ra, eppu­re anche lui ha espres­so un’emozione pian­gen­do. Poi alla fine al Por­to­gal­lo è anda­ta bene, per­ché sono anda­ti ai rigo­ri e un eter­no Costa, il por­tie­re por­to­ghe­se, ha para­to tut­to e il Por­to­gal­lo è pas­sa­to ai quar­ti gra­zie ai cal­ci di rigo­re. Aspet­tia­mo la vin­cen­te di que­sti Euro­pei, maga­ri ne par­le­re­mo in qual­che altro editoriale.

Ho cer­ca­to di fare un po’ il rias­sun­to del­la situa­zio­ne. Ritor­nan­do alla nostra nazio­na­le mi augu­ro che si pos­sa ripren­de­re. Non dico che deve diven­ta­re vin­cen­te, per­ché per cari­tà per diven­ta­re vin­cen­te ci vuo­le tem­po, ci voglio­no mec­ca­ni­smi, ci voglio­no pro­get­ti, ma quan­to­me­no fate­vi veni­re la voglia di scen­de­re in campo.

Non snob­ba­te un even­to così impor­tan­te, per­ché comun­que dovun­que la nazio­na­le è di tut­ti e per tut­ti, si sof­fre insie­me, si vin­ce insie­me, si per­de insie­me, si pian­ge e si sor­ri­de. Per que­sto è tut­to, gra­zie per l’at­ten­zio­ne da Gia­co­mo Poli­car­do, anco­ra buon­gior­no a tutti.