Premio Letterario Pantelleria: lunga intervista a Adele Pineda

Premio Letterario Pantelleria: lunga intervista a Adele Pineda

19/03/2024 0 Di Francesca Marrucci

Una lunga chiacchierata con l’Assessore Adele Pineda sul Premio Letterario Isola di Pantelleria, un’opportunità importante per lettori e scrittori.

Una nota a margine per dare chiarimenti su quanto realmente fatto per la Giornata della Memoria di quest’anno a seguito del comunicato dell’ANPI

di Fran­ce­sca Marrucci

Il Pre­mio Let­te­ra­rio Iso­la di Pan­tel­le­ria è sen­z’al­tro un’i­ni­zia­ti­va impor­tan­te e di cui si sen­ti­va la man­can­za a Pan­tel­le­ria, iso­la che ha ispi­ra­to tan­ti auto­ri e scrit­to­ri, come ci inse­gna Lui­gi Oli­vet­ti nel suo libro La Per­la Nera. Ne abbia­mo già par­la­to a fine feb­bra­io (leg­gi qui anche il ban­do), ma è neces­sa­rio tor­nar­ci, per pro­muo­ve­re un’i­ni­zia­ti­va cul­tu­ra­le che meri­ta rilie­vo. Un’i­dea che l’As­ses­so­re del­le Pine­da ave­va da tem­po, da let­tri­ce acca­ni­ta e con una figlia scrit­tri­ce, come ci tie­ne lei stes­sa a pre­ci­sa­re e che ha volu­to subi­to rea­liz­za­re una vol­ta nomi­na­to Asses­so­re alla Cultura.

Abbia­mo incon­tra­to Ade­le Pine­da e abbia­mo fat­ti una lun­ga chiac­chie­ra­ta con lei per cono­sce­re meglio que­sto Ban­do e per cer­ca­re di invo­glia­re più per­so­ne pos­si­bi­le a par­te­ci­pa­re. Inol­tre, pro­prio ieri è usci­to il mani­fe­sto uffi­cia­le che ci era sta­to mostra­to in ante­pri­ma, che ripor­tia­mo in que­sto arti­co­lo e che lega il fasci­no pae­sag­gi­sti­co del­l’i­so­la pro­prio a que­sto ban­do sul­la scrittura.

Assessora, come nasce l’idea di questo Bando?

Nasce tut­to dal­l’a­mo­re che ho per la let­tu­ra e per la scrit­tu­ra. Sin da pic­co­la i rega­li che pre­fe­ri­vo era­no i libri. Que­sta atti­tu­di­ne ho sem­pre cer­ca­to di tra­smet­ter­la sia ai miei figli che ai miei stu­den­ti, anche per­ché sono con­vin­ta che let­tu­ra e scrit­tu­ra sia­no otti­me oppor­tu­ni­tà per impa­ra­re a ragio­na­re e riflet­te­re sul­le cose, per con­fron­tar­si e viag­gia­re con la fantasia.

Beh, con sua figlia ha avuto sicuramente successo…

Sì, ha già pub­bli­ca­to due libri con due case edi­tri­ci diver­se e que­sto mi fa immen­sa­men­te pia­ce­re, da mam­ma, ma anche da amen­te dei libri.

Che senso ha un Premio Letterario oggi? Spieghiamolo, perché non tutti ne comprendono la valenza culturale e sociale.

Oggi sti­mo­la­re la let­tu­ra e la scrit­tu­ra è più impor­tan­te che mai. Dicia­mo­ci la veri­tà, oggi con­ti­nua­re a scri­ve­re signi­fi­ca far­lo per pas­sio­ne pura, in spe­cie in Ita­lia. Sono ben pochi gli auto­ri che rie­sco­no a vive­re di que­sto. Ormai, spe­cial­men­te i più gio­va­ni, pre­fe­ri­sco­no altri sti­mo­li usan­do altri stru­men­ti, per pri­mo il cel­lu­la­re. Que­sti sti­mo­li pos­so­no esse­re posi­ti­vi o nega­ti­vi, cer­ta­men­te, ma la let­tu­ra non ci ha gua­da­gna­to in gene­ra­le. È quin­di impor­tan­te crea­re even­ti che cer­chi­no di ripor­ta­re tut­ti, ma spe­cial­men­te i gio­va­ni, alla lettura.

A fronte di dati davvero poco incoraggianti sulla vendita dei libri in Italia, si sta assistendo ad un nuovo fenomeno interessante da non trascurare: i Booktoker, cioè i giovani e giovanissimi che consigliano libri da leggere su TikTok che ha messo a loro disposizione una sezione del social. Hanno migliaia di follower ed effettivamente la loro influenza nell’ultimo anno si è sentita sul mercato editoriale italiano.

Esempi del genere sono indice che se si fa nel modo giusto, si può recuperare l’interesse nella lettura.

Ritengo importante anche il fatto che questo bando contenga premi sostanziosi che mirano ad invogliare la partecipazione.

È sta­ta una scel­ta pre­ci­sa, mira­ta ad invo­glia­re chi fa que­sto lavo­ro, scri­ve­re un libro è un impe­gno gran­de, lun­go, che pur­trop­po non tro­va ade­gua­to rico­no­sci­men­to anche dal pun­to di vista eco­no­mi­co. Sono par­ti­co­lar­men­te orgo­glio­sa di pre­sen­ta­re i pre­mi, per­ché van­no pro­prio nel­la dire­zio­ne di dare digni­tà allo scrit­to­re. Il pri­mo e il secon­do pre­mio, ad esem­pio, sia del­la sezio­ne Edi­ti che Ine­di­ti, sono di 1.000 e 600 €, tut­ti fon­di che ha mes­so a dispo­si­zio­ne il Comune. 

Anche il pre­mio rivol­to ai ragaz­zi ha un cer­to valo­re: 500€, stes­sa cosa per il pre­mio del­la giu­ria. Pre­mi così impor­tan­ti han­no lo sco­po di incen­ti­va­re la par­te­ci­pa­zio­ne, la scrit­tu­ra e la lettura.

Scelta da sottolineare anche tenendo conto del fatto che non c’è quota di partecipazione.

Infat­ti. Abbia­mo volu­to per­met­te­re dav­ve­ro a tut­ti di par­te­ci­pa­re. Spes­so i Pre­mi chie­do­no quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne anche note­vo­li che lo scrit­to­re, che nel­la mag­gior par­te dei casi si auto­fi­nan­zia, può ave­re pro­ble­mi a ver­sa­re. In que­sto modo tut­ti, anche i più gio­va­ni e chi si dilet­ta nel­la scrit­tu­ra per hob­by, può pro­va­re a par­te­ci­pa­re e chis­sà, maga­ri si sco­pri­ran­no nuo­vi talenti!

Ha parlato della sezione a tema rivolta ai ragazzi, ce ne vuole parlare?

Il coin­vol­gi­men­to dei ragaz­zi per me è sem­pre essen­zia­le, in spe­cie trat­tan­do­si di libri. Abbia­mo inte­so riser­va­re loro un pre­mio pro­prio con l’i­dea di invo­gliar­li e sti­mo­lar­li alla let­tu­ra e alla scrit­tu­ra, così come abbia­mo fat­to con il Pro­get­to del­la Biblio­te­ca Uma­na al Castel­lo. Veder­li per un po’ di tem­po pre­si più dal­le pagi­ne di un libro che dai tele­fo­ni­ni, ci ha dato nuo­va speranza.

I ragazzi hanno un ruolo importante in questo premio, anche nella giuria, che sarà rivelata solo dopo la scadenza del Bando, vero?

La Giu­ria è in via di defi­ni­zio­ne. Pos­so anti­ci­pa­re che ci saran­no per­so­ne com­pe­ten­ti e di set­to­re, e tra loro due ragaz­ze, due stu­den­tes­se appas­sio­na­te di libri, che por­te­ran­no anche il pun­to di vista dei gio­va­ni, ai qua­li, l’ab­bia­mo det­to, ci rivol­gia­mo guar­dan­do al futu­ro di que­sto Premio.

L’idea è quindi, auspicabilmente, quella di dare continuità a questo Premio…

Asso­lu­ta­men­te. Que­st’an­no sarà l’an­no ‘pilo­ta’, poi pro­ce­de­re­mo alle ‘aggiu­sta­tu­re’, ma è impor­tan­te che abbia con­ti­nui­tà nel tem­po. Ad esem­pio, per que­sta pri­ma edi­zio­ne abbia­mo deci­so di non chia­ma­re in cau­sa nes­su­na casa edi­tri­ce, pro­prio per­ché vole­va­mo sta­re nei tem­pi di que­sto anno, per i pros­si­mi valuteremo.

Sarebbe importante anche riprendere il Patto per la Lettura già avviato dalla scorsa Amministrazione per avere anche la possibilità di pensare ad un Premio più articolato e finanziato dal Ministero nei prossimi anni. Ovviamente lo dico perché ci tengo, ma soprattutto perché rappresenta una grande opportunità, una cosa a cui avevo pensato anche con l’Unipant…

Sì, è una cosa che sto valu­tan­do e potrem­mo pro­prio lan­ciar­la in occa­sio­ne del Pre­mio. Ogni pas­so in que­sta dire­zio­ne è impor­tan­te. Col­la­bo­ra­re con il ter­ri­to­rio e le asso­cia­zio­ni in que­sta dire­zio­ne è sostan­zia­le. Vedia­mo come fare.

Parliamo del manifesto: l’Isola di Pantelleria e le sue bellezze come musa ispiratrice per scrittori e lettori…

È sta­to un lavo­ro non faci­le deci­de­re qua­le imma­gi­ne usa­re tra le tan­tis­si­me mol­to evo­ca­ti­ve che mi sono sta­te pro­po­ste. Qua­le imma­gi­ne doves­se rap­pre­sen­ta­re que­sto lega­me tra l’i­so­la e il Pre­mio… ma alla fine cre­do che la scel­ta sia sta­ta quel­la più giu­sta. Lo sco­po è di pub­bli­ciz­za­re l’i­ni­zia­ti­va anche dal pun­to di vista turi­sti­co, ma anche con l’i­dea che chi scri­ve sia ispi­ra­to da que­sto pae­sag­gio unico.

Un’ultima domanda. L’attenzione ai ragazzi, anche rispetto al suo ruolo di Professoressa, abbiamo detto è centrale. C’è stata però polemica rispetto al fatto che non si sia fatto niente con le scuole per la Giornata della Memoria quest’anno, in specie da parte dell’ANPI. Siccome conosco l’impegno su questo tema che la contraddistingue e sul quale abbiamo anche collaborato in questi anni, vuole chiarire questo passaggio?

Le scuo­le sono sem­pre al cen­tro di ogni even­to cul­tu­ra­le, anche nono­stan­te i nume­ro­si impe­gni che ora han­no i ragaz­zi con i vari pro­get­ti. Non è vero che non è sta­to fat­to nien­te per la Gior­na­ta del­la Memo­ria, solo che pro­prio a cau­sa di que­sti nume­ro­si impe­gni non si è fat­to in tem­po a pro­dur­re i lavo­ri per la data sta­bi­li­ta. In que­sti gior­ni i ragaz­zi stan­no invian­do i loro ela­bo­ra­ti che saran­no mes­si su un’ap­po­si­ta sezio­ne del sito del Comune. 

Così come per l’e­spe­rien­za del­la Biblio­te­ca Uma­na, anche rispet­tan­do gli impe­gni a cui devo­no ottem­pe­ra­re, la mia atten­zio­ne nel coin­vol­ger­li nel­le più impor­tan­ti date isti­tu­zio­na­li non è mai venu­to meno. Stia­mo già lavo­ran­do, con l’As­ses­so­re Culo­ma, per il 23 mag­gio, data del­l’at­ten­ta­to a Fal­co­ne, cer­can­do di coin­vol­ge­re anche i più pic­co­li. Non sem­pre si rie­sce a pub­bli­ciz­za­re tut­to quel­lo che si fa, ma garan­ti­sco che si fa. I più gio­va­ni riman­go­no il mio pri­mo pensiero.