Ecco il primo racconto inviatoci per la nuova rubrica LETTORI E SCRITTORI: PANTELLERIA COME MUSA.…
Lettori e Scrittori: Rosa D’Aietti ci riporta ai Natali di una volta
23/10/2023Per la rubrica Lettori e Scrittori, Rosa D’Aietti torna con una narrazione dei suoi ricordi del Natale di una volta, senza regali e fronzoli, ma con tanti sentimenti
Il panettone
Non dimenticherò mai quel piccolo panettone, ben diverso da quelli che affollano oggi i banchi dei nostri supermercati, un semplice panettone di una nota casa Milanese che veniva puntualmente inviato da Filippo Lo Voi, un fornitore di mio padre (forse delle gomme).
Per noi era il massimo, altro che mustazzola e pasticciotti che si preparavano a casa, quel dolce così impacchettato aveva il suo fascino! Era il fascino che emanava il consumismo…
Come quelle saponette colorate che immancabilmente i panteschi compravano alla Standa quando andavano a Trapani per sbrigare le loro faccende…
Me le ricordo ancora da mia nonna a Kaffefi, sopra la dukkena, dove c’era sempre il bacile per lavarsi le mani, ma con quel sapone puzzolente tipo Marsiglia. Quelle sì che erano belle e profumate, belle, ma non buone.
Ora tutto è cambiato, il sapone puzzolente si vende a fior di quattrini nei migliori negozi bio. Pasticciotti e mustazzola si vendono a peso d’oro. Ma il piccolo panettone di Filippo Lo Voi, in quella scatola celeste, con l’immagine del Duomo con la sua Madunnina, sicuramente allora sarà stato preparato in maniera artigianale e io lo ricorderò sempre.
E per parlare ancora di Natale, non ricordo mai abeti in casa, il nostro era un albero preso in montagna, forse un pino nano e non ricordo addobbi sofisticati, ma poche palline di quelle che si rompevano. Ma tutto era autentico, tutto era prezioso lo stesso.
Lì non c’era Babbo Natale a portare i regali, quelli ce li avevano già portati il mese precedente i nostri morti, ma niente di sontuoso neanche in quel caso: pupi di zucchero, frutta Martorana e qualche giochino. Non avevamo le camerette piene di giochi come i bimbi di oggi.
Era un mondo diverso, ma forse migliore… chissà!
Rosa D’Aietti
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I racconti di Rosa sono sempre suggestivi e mi riportano alla mia giovinezza anch’essa priva di doni e giocattoli..lei fa una descrizione bellissima del suo passato..brava Rosetta.