Pantelleria scopre la violenza sulle donne, fisica e psicologica

Pantelleria scopre la violenza sulle donne, fisica e psicologica

28/09/2023 0 Di Gina Addolorato

Pantelleria scopre all’improvviso i numerosi casi di violenza che continuano ad essere oggetto delle testimonianze che ci stanno arrivando.

Oltre alle violenze fisiche, però, ci sono quelle psicologiche che non mostrano lividi e escoriazioni, ma comunque uccidono lentamente

di Gina Addolorato

A vol­te alcu­ne voci fan­no chias­so, e chias­so sia, se ser­ve a por­ta­re a cono­scen­za del­la comu­ni­tà pan­te­sca sto­rie a noi ignote.

Arri­va­no alla nostra Reda­zio­ne let­te­re da don­ne che han­no vis­su­to l’esperienza di ave­re accan­to uomi­ni padro­ni, non uomi­ni innamorati.

Rac­con­ti di sce­ne di vio­len­za anche con mino­ri pre­sen­ti, don­ne fini­te in ospe­da­le che han­no tro­va­to però  il corag­gio di denun­cia­re, don­ne allon­ta­na­te dall’isola nell’attesa di una giu­sti­zia ita­lia­na lenta.

Que­ste don­ne han­no avu­to dei refer­ti medi­ci e del­le testi­mo­nian­ze impor­tan­ti per poter denun­cia­re, ma pro­va­te a pen­sa­re a quel­la fascia di don­ne che subi­sco­no inve­ce del­le vio­len­ze fisi­che, le vio­len­ze psicologiche.

Ce ne sono e non sono poche.

Mol­te vol­te sono costret­te a sta­re a casa, non ave­re rap­por­ti fami­glia­ri e non ave­re ami­ci­zie, anzi per stra­da costret­te a non alza­re lo sguar­do e dover far fin­ta di non cono­sce­re nes­su­no, così da evi­ta­re le mol­te­pli­ci discus­sio­ni tra le mure domestiche.

Con­vin­te dal mar­tel­la­re dei suoi insul­ti di non vale­re nien­te, di esse­re inu­ti­li, di esse­re fasti­di che lui fa il sacri­fi­cio di sop­por­ta­re. E alla fine se ne con­vin­co­no. Come si con­vin­co­no che è col­pa loro se ven­go­no puni­te, se ven­go­no pre­se a cal­ci e a pugni, per­ché cer­ta­men­te avran­no fat­to qual­co­sa per offen­der­lo, per meritarlo.

Insom­ma, il più del­le vol­te devo­no annul­la­re la pro­pria iden­ti­tà per esse­re sola­men­te ‘quel­la che LUI vuo­le’.

Ebbe­ne per que­ste vit­ti­me non ci sono refer­ti né tan­to­me­no testi­mo­ni, per­ché avven­go­no in pri­va­to quan­do nes­su­no può ascol­ta­re e nes­su­no può vede­re i trat­ti del viso di LUI che cam­bia­no, inferociti.

Nes­su­na denun­cia, quin­di, nes­sun aiu­to, ma solo sop­por­ta­zio­ne di un dolo­re che non può ave­re voce.

Que­ste don­ne dila­nia­te psi­co­lo­gi­ca­men­te, sole, come pos­so­no usci­re dal loro incu­bo? Che aiu­ti pos­so­no ave­re? Anche a que­ste doman­de, lo Sta­to deve tro­va­re del­le risposte.