Intervista a Cateno De Luca in visita a Pantelleria: cambierà tutto!

Intervista a Cateno De Luca in visita a Pantelleria: cambierà tutto!

22/09/2022 0 Di Flavio Silvia

Intervista a Cateno De Luca, unico candidato a Presidente della Regione Siciliana venuto in visita a Pantelleria

di Flavio Silvia

La cam­pa­gna elet­to­ra­le è ormai agli sgoc­cio­li. I sici­lia­ni e in par­ti­co­la­re i pan­te­schi saran­no chia­ma­ti, gior­no 25 set­tem­bre, ad espri­me­re la pro­pria pre­fe­ren­za non solo per il rin­no­vo del Par­la­men­to, ma anche per il rin­no­vo e le ele­zio­ni dei depu­ta­ti del­l’ARS, Assem­blea Regio­na­le Sici­lia­na e del Pre­si­den­te del­la Regio­ne Sici­lia­na. Nes­sun can­di­da­to alla Pre­si­den­za fino ad oggi ha fat­to tap­pa sul­l’I­so­la di Pan­tel­le­ria, tran­ne il lea­der del­la lista “Sud chia­ma Nord”, Cate­no de Luca. L’ex sin­da­co di Mes­si­na è rima­sto sul­l’I­so­la sol­tan­to poche ore, ma avu­to il tem­po per aver un incon­tro con la cit­ta­di­nan­za. L’On. De Luca ha anche fat­to tap­pa al Muni­ci­pio del­l’I­so­la dove ha avu­to un incon­tro infor­ma­le con il Pri­mo Cit­ta­di­no del­l’I­so­la, Vin­cen­zo Cam­po, per poi suc­ces­si­va­men­te fare altre 2 tap­pe al pre­si­dio ospe­da­lie­ro del­l’i­so­la e al Lago di Vene­re. Abbia­mo, appro­fit­tan­do del­l’ar­ri­vo del­l’On. De Luca, posto alcu­ne doman­de al can­di­da­to alla Pre­si­den­za del­la Regio­ne Siciliana.

Era mai stato a Pantelleria, come le è sembrata? 

No, non sono mai sta­to pri­ma d’ora a Pan­tel­le­ria, sono sta­to a Lam­pe­du­sa. Pan­tel­le­ria mi man­ca­va. Que­sto è un pri­mo approc­cio che sto facen­do in rela­zio­ne a quel­le che sono le mie atti­vi­tà di cam­pa­gna elet­to­ra­le che mi han­no por­ta­to ad esse­re pre­sen­te già in 315 Comu­ni; mi sem­bra­va quin­di giu­sto, anche se per qual­che ora dare un segno di pre­sen­za anche a Pan­tel­le­ria, come farò a Lam­pe­du­sa, affin­ché pos­sa esser­ci un mes­sag­gio chia­ro da par­te del Sin­da­co di Sici­lia che è quel­lo di una con­si­de­ra­zio­ne com­ples­si­va anche in un momen­to così cao­ti­co che è quel­lo del­la cam­pa­gna elet­to­ra­le per un ter­ri­to­rio così bel­lo e vasto. 

Lei cosa farebbe riguardo ai trasporti ed alla sanità prendendo in considerazione le isole minori? 

La pri­ma cosa è garan­ti­re i ser­vi­zi mini­mi essen­zia­li soprat­tut­to por­tar­li ad un livel­lo di nor­ma­li­tà in rela­zio­ne a quel­lo che può esse­re una stra­te­gia di rilan­cio. 

Il tema degli ospe­da­li è un tema che riguar­da pur­trop­po Pan­tel­le­ria come Lipa­ri, riguar­do in par­ti­co­la­re alla que­stio­ne del Pun­to Nasci­ta, io cre­do che su ogni iso­la si deb­ba con­ti­nua­re ad ave­re il dirit­to di poter nasce­re, è anche una que­stio­ne di iden­ti­tà oltre che di como­di­tà ed urgen­za. 

L’altra que­stio­ne che pon­go è se l’isola di Pan­tel­le­ria sul­la qua­li­tà del­le spiag­ge abbia mai fat­to una scom­mes­sa, se qui si è mai sen­ti­to par­la­re di Ban­die­ra Blu. Non cre­do! Que­sto non è una cosa buo­na, soprat­tut­to per un’isola che pun­ta sul turi­smo come stru­men­to prin­ci­pa­le e sul­l’in­du­stria del­la bal­nea­zio­ne come ele­men­to attrat­ti­vo di tut­ta la filie­ra pro­dut­ti­va, non può pre­scin­de­re da quel­la che è la cer­ti­fi­ca­zio­ne del­la qua­li­tà dei ser­vi­zi di balneazione.

Rien­tria­mo in quel­la pato­lo­gia che la Sici­lia ha su que­sto fron­te: tra 150 Comu­ni costie­ri, solo in 12 han­no la Ban­die­ra Blu. Ed il fat­to che non l’abbiamo le iso­le è pro­prio gra­ve. Ce l’ha Rimi­ni, per­ché non ce l’ha Pan­tel­le­ria? La mia idea oggi è una stra­te­gia di riqua­li­fi­ca­zio­ne su que­sto fron­te, deve diven­ta­re un bigliet­to da visi­ta, anche per­ché una stra­te­gia di desta­gio­na­liz­za­zio­ne non può pre­scin­de­re dal­la qua­li­tà dei ser­vi­zi di bal­nea­zio­ne. A que­sto ovvia­men­te aggan­cia­mo tut­to ciò che com­pren­de l’agricoltura, l’artigianato, gli anti­chi mestie­ri, le tra­di­zio­ni popo­la­ri, ma è logi­co che la qua­li­tà del­le nostre spiag­ge e quin­di i ser­vi­zi di bal­nea­zio­ne devo­no esse­re bigliet­ti­no di pre­sen­ta­zio­ne. 

Riguar­do ai tra­spor­ti, anche qui noi se ipo­tiz­zia­mo un inve­sti­men­to che dovreb­be anche far rad­dop­pia­re le pre­sen­ze sul­l’i­so­la, tut­to si ade­gue­rà di con­se­guen­za. Biso­gna inve­sti­re solo sul fron­te del­la qua­li­tà dei ser­vi­zi bal­nea­ri e ipo­tiz­zan­do quel­la che comun­que deve esse­re una cre­sci­ta espo­nen­zia­le, richie­de anche una revi­sio­ne di quel­le che sono le poli­ti­che dei tra­spor­ti anche a livel­lo di mac­chi­ne. 

Lei è l’unico candidato alla Presidenza che sta facendo un tour delle piazze siciliane, come se lo spiega questo? 

È sem­pli­ce, te lo spie­go: io sono il brut­to ana­troc­co­lo, quel­lo che ha biso­gno del con­tat­to con le per­so­ne per ave­re i voti per­ché a me i voti non li rega­la nes­su­no, men­tre la Chin­ni­ci par­te comun­que da una sua base di voti che gli rega­la il mon­do del­la sini­stra, anzi for­se le rega­la­va, per­ché ora anche que­sto mito si sta ovvia­men­te sfa­tan­do. Schi­fa­ni par­ti­va da 48%, ma è meglio che stia chiu­so in casa che gua­da­gna più voti. Que­sto era il qua­dro di par­ten­za due mesi fa. Io inve­ce par­ti­vo da zero, par­ti­vo dal­la peri­fe­ria del­l’im­pe­ro e come uomo di peri­fe­ria pote­vo ovvia­men­te aspi­ra­re a qual­che pic­co­la per­cen­tua­le, for­se un drap­pel­lo, come dice­va­no, di depu­ta­ti al par­la­men­to sici­lia­no. Il pro­ble­ma sai qua­le è? La peri­fe­ria si è incaz­za­ta e pia­no pia­no uni­ta fino ad arri­va­re a crea­re quel­lo che è il ful­cro, la bari­cen­tri­ci­tà del­la poli­ti­ca sici­lia­na che è Paler­mo. I paler­mi­ta­ni stes­so han­no rea­gi­to, ma non per difen­der­si dall’attacco del­la peri­fe­ria, ma si sono allea­ti, ed è pro­prio que­sta allean­za par­ti­ta dal­la peri­fe­ria che è arri­va­ta a bus­sa­re alle por­te del cen­tro dell’impero e ha desta­to pani­co. Lì non c’è sta­ta una que­stio­ne di scon­tro, resa o con­se­gna di armi­sti­zio, no, la peri­fe­ria ed il cen­tro han­no capi­to di dover fare fuo­ri gli usur­pa­to­ri del­la Sici­lia, la Ban­da Bas­sot­ti del­la poli­ti­ca di cen­tro, di destra e di sini­stra. 

Perché gli elettori dovrebbero votarla sia a livello regionale che a livello nazionale?

Ti do sem­pli­ce­men­te 2 ragioni:

  1. Per­ché non fac­cio par­te del­la ban­da bas­sot­ti poli­ti­ca. Io non ho le respon­sa­bi­li­tà nega­ti­ve del Gover­no di que­sta ter­ra, a dif­fe­ren­za di chi sostie­ne la Chin­ni­ci e di chi sostie­ne Schi­fa­ni e di chi sostie­ne anche que­sto ragaz­zo Pao­li­no dei 5 stel­le, per­ché i 5 stel­le han­no tenu­to in pie­di il Gover­no di Cro­cet­ta ed han­no anche soste­nu­to Nel­lo Musu­me­ci. 
  2. Io sono la per­so­na più com­pe­ten­te, ho ammi­ni­stra­to due Comu­ni diver­si, ho ammi­ni­stra­to bene al pun­to tale che anche se sono usci­to da quei Comu­ni la mia comu­ni­tà mi ama, mi ama al pun­to tale che anche quan­do l’ho lascia­ta per un inca­ri­co più impor­tan­te (che ser­ve a quel­la comu­ni­tà) comun­que mi vuo­le con­ti­nua­re ad avere.

Sono un Sici­lia­no vero che ha dimo­stra­to di ama­re la pro­pria ter­ra e di non esse­re con­di­zio­na­bi­le, ed anche quan­do ha subi­to 18 pro­ces­si ed un arre­sto non si è chiu­so in una uma­na depres­sio­ne, anzi quel­le feri­te mi han­no con­sen­ti­to di rea­gi­re anco­ra di più, per­ché le mie vicen­de giu­di­zia­rie han­no una matri­ce poli­ti­che che è emer­sa duran­te i pro­ces­si ed ecco per­ché ades­so sono incen­su­ra­to. 

Crede ancora di arrivare secondo, come affermato in una recente intervista? 

Non solo cre­do che otter­re­mo un otti­mo risul­ta­to, ma rispet­to ai son­dag­gi ini­zia­li sia­mo cre­sciu­ti. Quin­di, io ades­so ti dico che sono sicu­ro che vin­ce­re­mo. Vin­ce­re­mo gra­zie a tut­ti que­si sici­lia­ni che cre­do­no che “Cam­bie­rà tut­to final­men­te”. Costrui­re­mo una Sici­lia diver­sa rispet­to ai Gover­ni pas­sa­ti. La vera sfi­da sia­mo noi, con­tro la vec­chia poli­ti­ca. I sici­lia­ni sono stan­chi dei vec­chi poli­ti­ci! La nostra è una lista gio­va­ne, ma soprat­tut­to com­po­sta da sici­lia­ni che ama­no e lavo­ra­no per la nostra mera­vi­glio­sa terra!