L’Affaire Zona Rossa della Sicilia: Razza si dimette. Arrestato dirigente regionale

L’Affaire Zona Rossa della Sicilia: Razza si dimette. Arrestato dirigente regionale

30/03/2021 0 Di Francesca Marrucci

Terremoto all’Assessorato siciliano alla Sanità.

Arrestati dai Carabinieri un dirigente e due collaboratori per aver falsificato i dati Covid.

Indagato anche l’Assessore Razza che si dimette.

Le reazioni della politica

di Fran­ce­sca Marrucci

Men­tre nel­le Iso­le Mino­ri, com­pre­sa Pan­tel­le­ria, ci si bat­te per esse­re rico­no­sciu­ti Zona Bian­ca o Covid Free, nel­la Regio­ne Sici­lia­na sem­bra esser­si abbat­tu­to un vero ter­re­mo­to. Sta­mat­ti­na all’al­ba i Cara­bi­nie­ri dei NAS (Nucleo Anti Sofi­sti­ca­zio­ni) di Paler­mo insie­me al Coman­do Pro­vin­cia­le di Tra­pa­ni han­no arre­sta­to un diri­gen­te regio­na­le e due col­la­bo­ra­to­ri del Dipar­ti­men­to Regio­na­le per le Atti­vi­tà Sani­ta­rie e Osser­va­to­rio Epi­de­mio­lo­gi­co (D.A.S.O.E.) dell’Assessorato del­la Salu­te del­la Regio­ne Sici­lia­na. Il rea­to con­te­sta­to è quel­lo di fal­so mate­ria­le ed ideo­lo­gi­co in concorso.

In pra­ti­ca, gli arre­sta­ti sono accu­sa­ti di aver alte­ra­to, in sva­ria­te occa­sio­ni, il flus­so dei dati riguar­dan­te la pan­de­mia SarsCov‑2 (modi­fi­can­do il nume­ro dei posi­ti­vi e dei tam­po­ni e tal­vol­ta anche dei deces­si dovu­ti alla pan­de­mia) diret­to all’Istituto Supe­rio­re di Sani­tà, alte­ran­do di fat­to la base dati su cui adot­ta­re i discen­den­ti prov­ve­di­men­ti per il con­te­ni­men­to del­la dif­fu­sio­ne del virus.

Dal mese di novem­bre appe­na tra­scor­so sono cir­ca 40 gli epi­so­di di fal­so docu­men­ta­ti dagli inve­sti­ga­to­ri dell’Arma, l’ultimo dei qua­li risa­len­te al 19 Mar­zo 2021. Sono sta­te effet­tua­te per­qui­si­zio­ni domi­ci­lia­ri nei con­fron­ti di altri set­te inda­ga­ti alla ricer­ca di mate­ria­le infor­ma­ti­co e non, uti­le alle inda­gi­ni. Inol­tre, è sta­ta effet­tua­ta un’acquisizione infor­ma­ti­ca selet­ti­va (in par­ti­co­la­re, flus­so e.mail e dati rela­ti­vi all’indagine) pres­so i ser­ver dell’assessorato Regio­na­le alla Salu­te e del cita­to Dipartimento.

Già que­sta noti­zia in sé desta scal­po­re, ma la comu­ni­ca­zio­ne, da par­te del­l’Ar­ma, che ‘in con­co­mi­tan­za con l’esecuzione dei chie­sti prov­ve­di­men­ti restrit­ti­vi, è sta­to noti­fi­ca­to anche un invi­to a com­pa­ri­re e con­te­stua­le avvi­so di garan­zia, non­ché seque­stro dei tele­fo­ni cel­lu­la­ri per fal­si­tà mate­ria­le ed ideo­lo­gi­ca nei con­fron­ti dell’Assessore Regio­na­le per la Salu­te, Avv. Rug­ge­ro Raz­za, sul con­to del qua­le, seb­be­ne non emer­ga anco­ra com­pen­dio inve­sti­ga­ti­vo gra­ve, è emer­so il par­zia­le coin­vol­gi­men­to nel­le atti­vi­tà delit­tuo­se del DASOE’, è sta­to un vero ful­mi­ne a ciel sere­no per la Giun­ta Regionale.

La fal­si­fi­ca­zio­ne dei dati sul­l’e­pi­de­mia, si appren­de dai comu­ni­ca­ti del­l’Ar­ma, sareb­be sta­ta vol­ta a non far diven­ta­re la Sici­lia Zona Ros­sa, anche se si era in una pie­na emer­gen­za sani­ta­ria, emer­gen­za che poi si è risol­ta neces­sa­ria­men­te in una Zona Ros­sa quan­do i nume­ri non si sono più potu­ti nascondere.

Una tri­ste bef­fa per i sici­lia­ni che non sono sta­ti mes­si a cono­scen­za del rea­le peri­co­lo che han­no cor­so, ma una bef­fa dop­pia per le Iso­le che han­no dovu­to anche subi­re le pri­va­zio­ni del­l’in­te­ra Regio­ne pur essen­do pra­ti­ca­men­te Covid-free.

Ovvia­men­te, l’As­ses­so­re Raz­za ha subi­to pre­sen­ta­to le sue dimis­sio­ni al Pre­si­den­te Musu­me­ci con la seguen­te dichia­ra­zio­ne: «Alla luce del­la inda­gi­ne del­la Pro­cu­ra di Tra­pa­ni che mi vede inda­ga­to, nel con­fer­ma­re il mas­si­mo rispet­to per la magi­stra­tu­ra, desi­de­ro riba­di­re che in Sici­lia l’epidemia è sem­pre sta­ta moni­to­ra­ta con cura, come evi­den­zia ogni ele­men­to ogget­ti­vo, a par­ti­re dal­la occu­pa­zio­ne ospe­da­lie­ra e dal­la tem­pe­sti­vi­tà di deci­sio­ni che, nel­la nostra Regio­ne, sono sem­pre sta­te anti­ci­pa­to­rie. Non ave­va­mo biso­gno di nascon­de­re con­ta­gia­ti o di abbas­sa­re l’impatto epi­de­mio­lo­gi­co, per­ché pro­prio noi abbia­mo spes­so anti­ci­pa­to le deci­sio­ni di Roma e adot­ta­to prov­ve­di­men­ti più seve­ri. I fat­ti che ven­go­no indi­vi­dua­ti – pro­se­gue – si rife­ri­sco­no essen­zial­men­te al tra­sfe­ri­men­to mate­ria­le dei dati sul­la piat­ta­for­ma che sono sta­ti ripor­ta­ti in coe­ren­za con l’andamento rea­le dell’epidemia, tenu­to con­to del­la cir­co­stan­za che soven­te essi si rife­ri­va­no a più gior­ni e non al solo gior­no di comu­ni­ca­zio­ne. Come sem­pre, il feno­me­no del­la let­tu­ra postu­ma del­le cap­ta­zio­ni può con­tri­bui­re a costrui­re una diver­sa ipo­te­si che, cor­ret­ta­men­te, ver­rà appro­fon­di­ta dell’autorità giu­di­zia­ria com­pe­ten­te indi­vi­dua­ta dal Gip. Ma deve esse­re chia­ro che ogni sog­get­to con l’infezione è sta­to regi­stra­to nomi­na­ti­va­men­te dal siste­ma e nes­sun dato di qual­si­vo­glia natu­ra è mai sta­to arta­ta­men­te modi­fi­ca­to per nascon­de­re la veri­tà. Ciò nono­stan­te, soprat­tut­to nel tem­po del­la pan­de­mia, le isti­tu­zio­ni devo­no esse­re al ripa­ro da ogni sospet­to. Per sot­trar­re il gover­no da ine­vi­ta­bi­li pole­mi­che ho chie­sto al pre­si­den­te del­la Regio­ne di accet­ta­re le mie dimis­sio­ni».

Ora biso­gne­rà vede­re se Musu­me­ci le accet­te­rà, intan­to fioc­ca­no i com­men­ti poli­ti­ci alla vicenda.

Il qua­dro che sta emer­gen­do in que­ste ore in Sici­lia, se con­fer­ma­to, sareb­be mol­to gra­ve, pri­ma di tut­to per­ché lede­reb­be pro­fon­da­men­te il pat­to tra Sta­to e cit­ta­di­ni e quel­lo fra isti­tu­zio­ni”. Lo affer­ma in una nota la depu­ta­ta del MoVi­men­to 5 Stel­le, Maria­lu­cia Lore­fi­ce, Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Affa­ri Socia­li e Sani­tà del­la Came­ra. “Da oltre un anno – aggiun­ge – il Pae­se sta facen­do gran­di sacri­fi­ci per fron­teg­gia­re la pan­de­mia. Sareb­be per­ciò incre­di­bi­le se qual­cu­no aves­se pen­sa­to di gio­ca­re con la vita del­le per­so­ne, arri­van­do addi­rit­tu­ra a chie­de­re di ‘spal­ma­re un poco’ il nume­ro dei mor­ti da Covid-19 da comu­ni­ca­re all’Istituto supe­rio­re di sani­tà. Nell’attesa che la magi­stra­tu­ra fac­cia il suo cor­so, cre­do sia neces­sa­rio che l’assessore regio­na­le alla Salu­te, Rug­ge­ro Raz­za, fac­cia subi­to un pas­so indie­tro”.

Le noti­zie di cro­na­ca oggi con­fer­ma­no una pre­oc­cu­pa­zio­ne che abbia­mo da tem­po sul­la situa­zio­ne del­la sani­tà in Sici­lia. Si allun­ga un’ombra inac­cet­ta­bi­le sul­la gestio­ne dei dati dell’emergenza Covid19 nel­la mia Regio­ne. Fat­ti gra­vi per i qua­li l’as­ses­so­re Raz­za dovreb­be solo dimet­ter­si”. Così in una nota la sena­tri­ce del Movi­men­to 5 Stel­le, Gra­zia D’Angelo. “Nel pie­no del­la ter­za onda­ta, con un alto nume­ro di con­ta­gi e una pres­sio­ne sugli ospe­da­li pur­trop­po anco­ra ele­va­ta, è inac­cet­ta­bi­le che qual­cu­no pen­si di met­te­re a rischio in que­sto modo la salu­te dei cit­ta­di­ni, soprat­tut­to dopo che evi­den­te­men­te non ha fat­to abba­stan­za per col­ma­re le enor­mi lacu­ne del siste­ma sani­ta­rio regio­na­le”, con­ti­nua D’Angelo. “È quin­di evi­den­te l’enorme pro­ble­ma che la Sici­lia ha nel­la gestio­ne dell’emergenza Covid 19. Oggi si aggiun­ge un altro tas­sel­lo a que­sta vicen­da di fal­li­men­ti che cer­to non con­tri­bui­sce a garan­ti­re la fidu­cia dei cit­ta­di­ni nel­le isti­tu­zio­ni”, con­clu­de.

Rug­ge­ro Razza

 

Il Sin­da­co di Paler­mo, Leo­lu­ca Orlan­do, ha così dichia­ra­to: “Se è con­fer­ma­to, è inac­cet­ta­bi­le pen­sa­re di scher­za­re con la vita del­le per­so­ne, con la vita del­le cit­tà, for­nen­do dati mani­po­la­ti per chis­sà qua­li inte­res­si. Noi chie­dia­mo chia­rez­za e io, come sin­da­co di Paler­mo e come pre­si­den­te Anci Sici­lia, a nome di tut­ti i sin­da­ci chie­do chia­rez­za. Noi sin­da­ci ci sia­mo atte­nu­ti alle indi­ca­zio­ni che ci veni­va­no for­ni­te e ades­so sor­ge anco­ra una vol­ta il dub­bio che si trat­ti di dati non veri­tie­ri, addi­rit­tu­ra mani­po­la­ti ad arte. Voglio ricor­da­re anco­ra ad otto­bre la pole­mi­ca con il Gover­no regio­na­le, quan­do chie­si l’in­ter­ven­to del Gover­no nazio­na­le per accer­ta­re i dati che riguar­da­va­no i con­ta­gi a Paler­mo per con­sen­ti­re o non con­sen­ti­re la ria­per­tu­ra del­le scuo­le. Ebbi allo­ra la ras­si­cu­ra­zio­ne di un inter­ven­to del Gover­no nazio­na­le. In que­sti mesi, in que­ste set­ti­ma­ne ho con­ti­nua­men­te richie­sto all’as­ses­so­re Raz­za e a tut­ti gli orga­ni com­pe­ten­ti sani­ta­ri loca­li di for­ni­re dati cer­ti, non a nome mio, non per Paler­mo, ma per tut­ti i Comu­ni del­la Sici­lia. E oggi sia­mo in pre­sen­za di un dub­bio gran­de, enor­me, che fini­sce cer­ta­men­te col crea­re sfi­du­cia, pena­liz­za­re la vita del­le per­so­ne e ren­de­re incer­ta l’at­ti­vi­tà dei sin­da­ci, noi che sia­mo chia­ma­ti da una par­te a rice­ve­re dati che dovreb­be­ro esse­re cor­ret­ti, dal­l’al­tra par­te ad adot­ta­re prov­ve­di­men­ti. Non mi stan­che­rò mai di ripe­te­re che la clas­si­fi­ca­zio­ne di una zona non deve esse­re né una par­ti­ta a poker, dove è pos­si­bi­le bluf­fa­re nascon­den­do le car­te, né tan­to­me­no può esse­re un con­cor­so a pre­mi, dove esse­re aran­cio­ne è meglio che esse­re ros­so e gial­lo è meglio di esse­re aran­cio­ne con la con­se­guen­za che poi la gen­te muo­re. Si muo­re e non si scher­za con la vita del­le per­so­ne”.

Il 4 novem­bre l’as­ses­so­re Raz­za sug­ge­ri­va di “spal­ma­re” il nume­ro dei mor­ti, come risul­ta dal­le inter­cet­ta­zio­ni rese note oggi. Il gior­no dopo il Pre­si­den­te Musu­me­ci si lan­cia­va in un attac­co furi­bon­do con­tro il Gover­no nazio­na­le, col­pe­vo­le a suo dire di ave­re “inflit­to” la zona aran­cio­ne alla Sici­lia. Un pate­ti­co duo di fur­bet­ti. Che devo­no andar via subi­to: entram­bi! Non era Musu­me­ci che dice­va al gover­no Con­te che “le fur­bi­zie non paga­no”?” Ha dichia­ra­to il Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne regio­na­le anti­ma­fia Clau­dio Fava. “Le dimis­sio­ni di un asses­so­re alla salu­te che fal­si­fi­ca e fa “spal­ma­re” i dati sul Covid non van­no chie­ste dal­l’op­po­si­zio­ne: van­no pre­te­se dal pre­si­den­te del­la Regio­ne. Sta­mat­ti­na. Come pri­mo atto di decen­za mora­le. Quan­to a Musu­me­ci, se dav­ve­ro non sape­va, l’i­net­ti­tu­di­ne di un Pre­si­den­te inca­pa­ce di con­trol­la­re la gestio­ne del­l’e­mer­gen­za è col­pa gra­ve e imper­do­na­bi­le. Una col­pa che non gli per­met­te­re­mo di nascon­de­re lan­cian­do la pal­la in tri­bu­na, come è uso fare da tre anni a que­sta par­te
 
I pre­sun­ti dati fal­sa­ti del Covid in Sici­lia rap­pre­sen­ta­no un fat­to gra­vis­si­mo. Il qua­dro che emer­ge­reb­be è inquie­tan­te e bene fareb­be l’assessore regio­na­le alla Sani­tà a ras­se­gna­re imme­dia­ta­men­te le dimis­sio­ni”. Così in una nota i par­la­men­ta­ri sici­lia­ni del MoVi­men­to Cin­que Stel­le. “Per affron­ta­re l’emergenza che è anco­ra in cor­so – pro­se­guo­no – ser­vo­no per­so­ne capa­ci e non toc­ca­te dal mini­mo sospet­to. Qui inve­ce sia­mo di fron­te a un asses­so­re che in più di un’occasione ha mostra­to evi­den­ti limi­ti di gestio­ne dell’emergenza sani­ta­ria e che, stan­do alle inter­cet­ta­zio­ni dif­fu­se, con­cor­de­reb­be con una diri­gen­te di ‘spal­ma­re’ su più gior­ni i dati sui mor­ti. Raz­za lasci il suo posto e chia­ri­sca tut­to alla magi­stra­tu­ra. La Sici­lia non può affron­ta­re la pan­de­mia con un asses­so­re così scre­di­ta­to”.
 
E’ gra­vis­si­mo quan­to emer­ge dal­le inter­cet­ta­zio­ni del­l’in­chie­sta su una pre­sun­ta fal­si­fi­ca­zio­ne dei dati sui nume­ri del con­ta­gio da Covid-19 in Sici­lia. Se tut­to ciò venis­se con­fer­ma­to, ci tro­ve­rem­mo di fron­te ad un com­por­ta­men­to da veri cri­mi­na­li”. E quan­to affer­ma­no in una nota le depu­ta­te e i depu­ta­ti del MoVi­men­to 5 Stel­le in com­mis­sio­ne Affa­ri costi­tu­zio­na­li alla Came­ra. “Non solo si met­te a serio rischio – pro­se­guo­no gli espo­nen­ti pen­ta­stel­la­ti – la salu­te dei cit­ta­di­ni ma si tra­di­sce la lea­le col­la­bo­ra­zio­ne fra Sta­to e Regio­ni e la fidu­cia che la col­let­ti­vi­tà ha nel­le isti­tu­zio­ni. Inol­tre il Gover­no si basa pro­prio sul­la cor­ret­tez­za dei dati pro­ve­nien­ti dal­le sin­go­le regio­ni e sul loro impor­tan­te e lea­le ope­ra­to, per pren­de­re i neces­sa­ri prov­ve­di­men­ti, su base nazio­na­le, vol­ti al con­tra­sto del­la pan­de­mia”. “Non basta­no le dimis­sio­ni del­l’as­ses­so­re Raz­za – con­clu­do­no – anche Musu­me­ci deve chie­de­re scu­sa per aver scel­to una Giun­ta non all’al­tez­za e per aver por­ta­to avan­ti una gestio­ne disa­stro­sa del­l’e­mer­gen­za”.
 

Quan­to acca­du­to ci lascia ester­re­fat­ti soprat­tut­to per­ché con la salu­te dei cit­ta­di­ni non si può e non si deve scher­za­re”. È que­sto il pri­mo com­men­to del Com­mis­sa­rio Regio­na­le dell’U.Di.Con. Sici­lia Sal­va­to­re Lore­fi­ce, alla noti­zia bat­tu­ta da tut­ti gli orga­ni di stam­pa in meri­to la bufe­ra che ha coin­vol­to in que­ste ore la sani­tà iso­la­na, inve­sten­do anche i ver­ti­ci del­l’As­ses­so­ra­to regio­na­le alla Salute.

La pre­sun­ta fal­si­fi­ca­zio­ne dei dati sui con­ta­gi del Covid-19 crea un gra­ve dan­no ai cit­ta­di­ni sot­to l’a­spet­to sani­ta­rio. Un gra­ve atto che, se con­fer­ma­to dal­le inve­sti­ga­zio­ni in cor­so, avreb­be con­di­zio­na­to tut­ti i prov­ve­di­men­ti adot­ta­ti per il con­te­ni­men­to dei con­ta­gi da par­te del­l’I­sti­tu­to Supe­rio­re del­la Sani­tà. Come asso­cia­zio­ne che si occu­pa di tute­la­re i dirit­ti dei con­su­ma­to­ri, atten­dia­mo con fidu­cia l’attività inve­sti­ga­ti­va degli inqui­ren­ti per far pie­na luce su quan­to acca­du­to. Sare­mo vigi­li e atten­ti per­ché oltre alla salu­te dei cit­ta­di­ni, vie­ne com­pro­mes­sa anche la cre­di­bi­li­tà e la veri­di­ci­tà di come è sta­ta gesti­ta l’emergenza sani­ta­ria fino ad oggi. I cit­ta­di­ni già for­te­men­te pro­va­ti dal­la situa­zio­ne pan­de­mi­ca, han­no biso­gno di soste­gno e aiu­ti con­cre­ti rispon­den­ti alle loro esi­gen­ze e non di assi­ste­re pur­trop­po a que­sto tipo di epi­so­di”.

Per­si­no la Lega pren­de le distan­ze da Raz­za: “Espri­mo scon­cer­to per quan­to appre­so dai gior­na­li sull’inchiesta riguar­dan­te la gestio­ne dell’epidemia di coro­na­vi­rus in Sici­lia. Dopo i dati ‘bal­le­ri­ni’ nel­le ulti­me set­ti­ma­ne, ora sape­re che le For­ze del­l’or­di­ne sospet­ta­no che ci sia sta­ta una fal­si­fi­ca­zio­ne, una mani­po­la­zio­ne volu­ta è vera­men­te ter­ri­bi­le. Anche per­ché non si gio­ca sul­la pel­le dei cit­ta­di­ni, sul­la loro salu­te e sul­le loro liber­tà per­so­na­li. Ricor­dia­mo che noi, a Paler­mo in pri­mis, abbia­mo più vol­te sot­to­li­nea­to l’a­no­ma­lia di que­sti dati, e lo abbia­mo fat­to chie­den­do alle auto­ri­tà com­pe­ten­ti, come la Regio­ne e anche il Comu­ne, di fare luce su tut­to ciò. I cit­ta­di­ni sem­pre più spes­so in que­sto mesi si sono tro­va­ti, a cau­sa di que­sta poca tra­spa­ren­za, con­fu­si e con un sen­so di abban­do­no. Noi abbia­mo gran­de fidu­cia nel­l’o­pe­ra del­le For­ze dell’ordine e nel­la Magi­stra­tu­ra, che sia­mo cer­ti agi­rà nel miglio­re dei modi. Come pure fidu­cia abbia­mo nel pre­si­den­te Musu­me­ci che saprà pren­de­re le deci­sio­ni del caso per la tute­la dei sici­lia­ni. Se ver­ran­no indi­vi­dua­ti dei respon­sa­bi­li devo­no paga­re, per­ché non si gio­ca con la salu­te dei cit­ta­di­ni”. Ha dichia­ra­to il con­si­glie­re comu­na­le e capo­grup­po del­la Lega, Igor Gelar­da.

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