Fenicotteri vs umani a Pantelleria? Anselmo Consolo risponde a Silvia Němečková

Fenicotteri vs umani a Pantelleria? Anselmo Consolo risponde a Silvia Němečková

30/09/2019 2 Di Redazione

A seguito della lettera della signora Silvia Němečková che sollevava il problema della chiusura della strada del lago di Venere, domandandosi se i fenicotteri salvati fossero più importanti delle persone che intorno al Lago vivono, Anselmo Consolo che vive anch’egli al Lago e ha salvato gli animali, risponde con un messaggio di pace

Sal­ve cara signo­ra Silvia!

Le scri­vo per espri­me­re la mia più sin­ce­ra soli­da­rie­tà per ogni disa­gio che le sue paro­le han­no ben descrit­to, con­sa­pe­vo­le che come Lei, sicu­ra­men­te tan­ti pan­te­schi e aman­ti di que­sta mera­vi­glio­sa iso­la stan­no egual­men­te subendo.
Come le sue denun­ce fan­no nota­re nel­la sua let­te­ra, la per­si­sten­te indo­len­za nell’animo uma­no che tut­to spor­ca, inqui­na e infi­ne distrug­ge, sem­bra che regni sovra­na, ci sono tan­te uma­ne con­trad­di­zio­ni, che incom­bo­no e gra­va­no su ognu­no di noi, tan­te, trop­pe cose da siste­ma­re e fare meglio ed altret­tan­te inve­ce che non andreb­be­ro fat­te affatto.

Com­pren­do anche il suo sfo­go, dovu­to alla fru­stra­zio­ne impo­sta dal­le cir­co­stan­ze, ma devo rispon­de­re alla sua doman­da: “Allo­ra, i feni­cot­te­ri del lago sono più impor­tan­ti di noi cit­ta­di­ni con uffi­cia­le resi­den­za al lago?

Dico devo, per­ché se c’è un respon­sa­bi­le del recu­pe­ro e sal­va­tag­gio dei feni­cot­te­ri che si tro­va­no in dif­fi­col­tà qui a Pan­tel­le­ria, quel­lo è il sot­to­scrit­to, che ope­ra come volon­ta­rio esper­to nell’approccio con la fau­na sel­va­ti­ca ed ha espli­ci­to man­da­to del­la L.I.P.U. per veni­re in aiu­to e soc­cor­so di ogni crea­tu­ra sel­va­ti­ca in peri­co­lo di vita.

Quin­di è chia­ro che a me dei feni­cot­te­ri, così come di ogni crea­tu­ra sel­va­ti­ca inve­ce mi fre­ga e mi inte­res­sa dav­ve­ro parec­chio, ma non per que­sto smi­nui­sco i dirit­ti degli esse­ri uma­ni. L’amore per gli ani­ma­li e per la natu­ra, anzi, negli anni, mi ha por­ta­to ad appro­fon­di­re la que­stio­ne dei dirit­ti, sia che riguar­di­no gli esse­ri uma­ni, sia che riguar­di­no i dirit­ti di Madre Ter­ra e le sue crea­tu­re e a vede­re che gli uni sia­no par­te intrin­se­ca e impre­scin­di­bi­le dal­le altre.
Tra le tan­te sco­per­te fat­te, stu­dian­do la Dichia­ra­zio­ne Uni­ver­sa­le dei Dirit­ti Uma­ni e la Dichia­ra­zio­ne dei Dirit­ti di Madre Ter­ra, mi è risul­ta­to subi­to chia­ro, che sul­la fac­cen­da dei dirit­ti, non si può pro­ce­de­re per esclu­sio­ne. Quan­do si difen­do­no i dirit­ti, spe­cial­men­te il dirit­to alla vita e all’esistenza, biso­gna far­lo con tut­ta la for­za e deci­sio­ne di spi­ri­to che si ha dentro.

Tut­ti i dirit­ti che spet­ta­no per leg­ge kar­mi­ca alle sin­go­le crea­tu­re, cosi come all’essere uma­no sono di impor­tan­za vita­le per ognu­no, e ciò può esse­re chia­ro solo se si com­pren­de che fare par­te di que­sto mon­do, signi­fi­ca fare par­te anche di un uni­ca più gran­de fami­glia, dove impa­ra­re ad accet­ta­re e valo­riz­za­re le sin­go­le dif­fe­ren­ze come uni­ci­tà pre­zio­se da pro­teg­ge­re e custo­di­re, ser­vi­rà a sen­tir­ci tut­ti più uni­ti e par­te inte­gran­te dell’opera immen­sa del creato.

Pos­so com­pren­de­re anche, che sia il sot­to­scrit­to che il cita­to Ste­fa­no Scal­tri­ti, pos­sa­no sem­bra­re pro­prio dei ragaz­zac­ci spor­chi, brut­ti e cat­ti­vi, ma assi­cu­ro che code­sti ragaz­zac­ci non c’entrano nul­la con il pro­ble­ma del­la stra­da chiu­sa e devo dire che in que­sto caso nean­che l’amministrazione di Pan­tel­le­ria che evi­den­te­men­te è par­te lesa in que­sta sto­ria di ordi­na­ria ingiu­sti­zia, ve lo dice uno che la rivo­lu­zio­ne gli scor­re peren­ne­men­te nel san­gue e man­gia pane e ribel­lio­ne a colazione.

È un pro­ble­ma di giu­sti­zia civi­le, tra due impre­se pri­va­te, che lot­ta­no per un appal­to pub­bli­co da acca­par­rar­si, appel­lan­do­si a un giu­di­ce che sem­bra più con­fu­so che per­sua­so e che non si sa bene cosa aspet­ti, per aggiu­di­ca­re il ban­do e rila­scia­re il bene sta­re del­la mes­sa in sicu­rez­za, di que­sta bene­det­ta strada!
Mi augu­ro che que­sto mes­sag­gio pos­sa ser­vi­re a far riflet­te­re e medi­ta­re tut­ti, e se pro­prio si deve, a cer­ca­re di far cor­reg­ge­re e pun­ta­re bene il miri­no pri­ma di “spa­ra­re all’impazzata” su inno­cen­ti feni­cot­te­ri, brut­ti ragaz­zac­ci e cat­ti­ve ammi­ni­stra­zio­ni ed altret­tan­to Le augu­ro oltre che ogni bene, che il suo disa­gio fini­sca dav­ve­ro pre­sto e che pos­sia­te gioi­re di ogni bel­lez­za di que­sto ango­lo di para­di­so, sen­za impe­di­men­to alcuno!

Ansel­mo Consolo


Foto di Tom­ma­so Brignone