Pantelleria: intervista a Vincenzo De Falco, nuovo comandante della Guardia Costiera

Pantelleria: intervista a Vincenzo De Falco, nuovo comandante della Guardia Costiera

23/06/2023 0 Di Flavio Silvia

Oggi si tiene il passaggio di testimone tra il Comandante Terrone e il nuovo Comandante De Falco. Lo abbiamo subito intervistato per i nostri lettori. Molisano che vive a Roma, affronta con positività questa nuova esperienza, nel segno della continuità del lavoro svolto dai suoi predecessori

di Fla­vio Silvia

Oggi cam­bio al ver­ti­ce del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to di Pan­tel­le­ria. Il coman­dan­te del­l’Uf­fi­cio Cir­con­da­ria­le Marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria C.C. Anto­nio Ter­ro­ne lasce­rà il posto al T.V. Vin­cen­zo De Fal­co.

Abbia­mo sen­ti­to il Coman­dan­te De Fal­co che ci ha rac­con­ta­to come ha tro­va­to l’i­so­la e le sue pri­me sensazioni.

Ci racconti un po’ delle sue esperienze professionali passate…

Dopo l’Ac­ca­de­mia sono sta­to desti­na­to a Com­pa­ma­re Ter­mo­li nel Moli­se; lì ho svol­to l’in­ca­ri­co dap­pri­ma di Capo Sezio­ne Tec­ni­ca, poi sono pas­sa­to alla Sezio­ne Dema­nio Ambien­te e Con­ten­zio­so e poi nel­l’ul­ti­mo perio­do, ovve­ro negli ulti­mi due anni di impie­go lì a Ter­mo­li, dove sono sta­to fino al 2019, ho svol­to l’in­ca­ri­co di Capo Ser­vi­zio Sicu­rez­za del­la Navi­ga­zio­ne e portuale.

Dopo l’e­spe­rien­za a Ter­mo­li, ho chie­sto io volon­ta­ria­men­te di fare un’e­spe­rien­za ope­ra­ti­va al Cen­tro e quin­di ho fat­to richie­sta di esse­re impie­ga­to pres­so la Cen­tra­le Ope­ra­ti­va del­la Guar­dia Costie­ra, che è a Roma, al Coman­do Gene­ra­le del­le Capi­ta­ne­rie di Por­to, e lì sono sta­to fino a poche set­ti­ma­ne fa. Ci occu­pa­va­mo del soc­cor­so marit­ti­mo del­la nazio­na­le nel­l’in­te­ra area SAR di com­pe­ten­za ita­lia­na e, a vol­te, anche oltre; per­tan­to, già cono­sco la real­tà del flus­so migra­to­rio che inte­res­sa anche l’i­so­la di Pan­tel­le­ria pro­ve­nien­te dal­le coste tunisine.

Infat­ti, ho già col­la­bo­ra­to anche con il Coman­dan­te Ter­ro­ne per­ché lui, a livel­lo loca­le, e noi, a livel­lo cen­tra­le, gesti­va­mo i vari even­ti che pur­trop­po nel cor­so degli ulti­mi anni sono sta­ti­sti­ca­men­te aumen­ta­ti. Pro­prio, pro­ba­bil­men­te, memo­ri di que­sta mia ulti­ma espe­rien­za pres­so il Cen­tro Nazio­na­le Ope­ra­ti­vo del­la Guar­dia Costie­ra, il Coman­do Gene­ra­le mi ha ono­ra­to di desti­nar­mi qui a Pan­tel­le­ria in qua­li­tà di Capo del Cir­con­da­rio e Coman­dan­te del Porto.

Quindi, durante il suo periodo romano, ha sentito parlare di Pantelleria proprio per la questione migranti. Qual è però la più grande operazione che ha gestito?

Si, pur­trop­po come dice­vo, con i nume­ri che sono aumen­ta­ti soprat­tut­to negli ulti­mi due anni, il fron­te Pan­tel­le­ria ha inte­res­sa­to sem­pre di più anche il lavo­ro al Cen­tro del­la Cen­tra­le Ope­ra­ti­va e difat­ti qui, negli ulti­mi tre anni in cui ha ope­ra­to il Coman­dan­te Ter­ro­ne, ci sono sta­te più di 300 ope­ra­zio­ni e quin­di auto­ma­ti­ca­men­te anche al Cen­tro abbia­mo gesti­to 300 even­ti immigrazione.

Ero di tur­no in Cen­tra­le Ope­ra­ti­va pro­prio il gior­no in cui qui ci sono sta­ti i più gran­di nume­ri degli ulti­mi anni, quan­do furo­no recu­pe­ra­te cir­ca 200 per­so­ne. In quel­l’oc­ca­sio­ne ho avu­to modo di inter­fac­ciar­mi in pri­mis con il Coman­dan­te Ter­ro­ne, ma anche con la strut­tu­ra che qui, sul­l’i­so­la di Pan­tel­le­ria, gesti­sce tut­to ciò che ser­ve ad affron­ta­re un even­to immi­gra­zio­ne, quin­di con i ragaz­zi dell’Operativa, i ragaz­zi del­la Guar­dia di Finan­za che ope­ra­no in stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con la Guar­dia Costie­ra, i repar­ti di Fron­tex che ven­go­no a dare man­for­te all’at­ti­vi­tà di poli­zia per il flus­so migra­to­rio. 

Quali sono le sfide che si aspetta da questa esperienza a Pantelleria?

Dopo tan­ti anni di stu­dio, di pre­pa­ra­zio­ne, per­ché io ho comin­cia­to a 16 anni arruo­lan­do­mi nel­la scuo­la mili­ta­re del­l’Ae­ro­nau­ti­ca, poi ho pro­se­gui­to in Acca­de­mia, dopo la pri­ma desti­na­zio­ne l’e­spe­rien­za a Roma, que­sto è il mio pri­mo obiet­ti­vo pro­fes­sio­na­le. Innan­zi­tut­to, spe­ro di esse­re in gra­do di affron­ta­re un inca­ri­co così pre­sti­gio­so ed impor­tan­te in un con­te­sto sicu­ra­men­te affa­sci­nan­te ed impe­gna­ti­vo come l’i­so­la di Pan­tel­le­ria. Spe­ro di esse­re una gui­da sicu­ra e lea­le per il mio equi­pag­gio, per il mio per­so­na­le e soprat­tut­to che la Guar­dia Costie­ra di Pan­tel­le­ria pro­se­gua nel sol­co trac­cia­to otti­ma­men­te dal mio pre­de­ces­so­re affin­ché si con­ti­nui a svol­ge­re un ser­vi­zio, quan­to più effi­cien­te ed effi­ca­ce, per l’in­te­ra collettività.

Come le è sembrata l’Isola di Pantelleria?

Io ven­go da Roma, abi­ta­vo nel cen­tro di Roma insie­me alla mia fami­glia e ades­so, per­lo­me­no ora nel pri­mo perio­do, ci sia­mo tra­sfe­ri­ti tut­ti. Sia­mo io, mia moglie e una bim­ba di set­te mesi e ci sia­mo cata­pul­ta­ti in que­sta nuo­va avven­tu­ra cari­chi di aspet­ta­ti­ve e anche di qual­che pre­oc­cu­pa­zio­ne soprat­tut­to per la bim­ba pic­co­li­na. Sia­mo arri­va­ti saba­to pome­rig­gio, con la nave del pome­rig­gio, e già guar­dan­do l’i­so­la dal mare, nel men­tre la nave arri­va­va al por­to, ci sia­mo resi con­to che la nostra vita quo­ti­dia­na sta­va per cam­bia­re total­men­te. Dome­ni­ca abbia­mo fat­to un pri­mo giro del­l’i­so­la e ci sia­mo fin da subi­to inna­mo­ra­ti dei pae­sag­gi e, ovvia­men­te, per chi non è sta­to a Pan­tel­le­ria non può veder­li in nes­sun altro posto d’Italia.

Ci sia­mo inna­mo­ra­ti soprat­tut­to del silen­zio, venia­mo da una cit­tà cao­ti­ca, ma sia­mo ori­gi­na­ri però di un pic­co­lo pae­se del­la pro­vin­cia di Bene­ven­to, ma il silen­zio che abbia­mo tro­va­to qui a Pan­tel­le­ria ci ha amma­lia­ti e spe­ria­mo pos­sa far sì che, anche ter­mi­na­to que­sto perio­do, Pan­tel­le­ria ci resti nel cuore.

Quale sarà la parola d’ordine della sua esperienza?

Guar­di for­se non c’è una sola paro­la chia­ve, ne vor­rei elen­ca­re alme­no due: la con­ti­nui­tà, per­ché riten­go che il mio pre­de­ces­so­re abbia fat­to un otti­mo lavo­ro, ancor pri­ma di arri­va­re qui, ripe­to, ave­va­mo avu­to modo di col­la­bo­ra­re su quan­to attie­ne il flus­so migra­to­rio, ma appe­na rice­vu­ta la desti­na­zio­ne Pan­tel­le­ria mi ero già infor­ma­to, ave­vo let­to qual­che ordi­nan­za, qual­che rego­la­men­to e ave­vo già capi­to, ancor pri­ma di par­la­re per la pri­ma vol­ta col Coman­dan­te Ter­ro­ne dopo aver rice­vu­to la desti­na­zio­ne, che qui era sta­to fat­to un otti­mo lavo­ro al di là del­l’im­pe­gno per il flus­so migratorio.

Quin­di, pri­ma di tut­to la con­ti­nui­tà e poi il dia­lo­go con le For­ze del­l’Or­di­ne, il dia­lo­go con le Ammi­ni­stra­zio­ni e con tut­ti gli atto­ri che a vario tito­lo col­la­bo­ra­no e lavo­ra­no siner­gi­ca­men­te con l’Au­to­ri­tà Marit­ti­ma, per­ché la col­la­bo­ra­zio­ne, il dia­lo­go con tut­ti gli atto­ri che pos­so­no far sì che la col­let­ti­vi­tà abbia un bene­fi­cio dal lavo­ro che svol­go­no le Ammi­ni­stra­zio­ni del­lo Sta­to è il car­di­ne prin­ci­pa­le a che si pos­sa fare bene. 

Da tut­ta la Reda­zio­ne di Pan­tel­le­ria Noti­zie augu­ria­mo al coman­dan­te De Fal­co ven­to in pop­pa e mare calmo.