Pantelleria: cronaca di un 23 maggio contro le mafie

Pantelleria: cronaca di un 23 maggio contro le mafie

05/06/2024 0 Di Giacomo Policardo

Lo scorso 23 maggio si è celebrata a Pantelleria la Giornata contro le mafie e Pantelleria Notizie ha avuto un corrispondente speciale per raccontarcela: Giacomo Policardo

Cari let­to­ri, care let­tri­ci di Pan­tel­le­ria Noti­zie, un cor­dia­le salu­to da Gia­co­mo Poli­car­do.

Oggi, come tut­ti sapre­te, è la gior­na­ta del­la lega­li­tà e io ho avu­to l’o­no­re e il pia­ce­re di par­te­ci­pa­re alla mani­fe­sta­zio­ne che si è tenu­ta oggi con i ragaz­zi del­l’as­so­cia­zio­ne Albe­ro Azzur­ro. Quan­do ci è sta­to chie­sto di par­te­ci­pa­re, noi sia­mo sta­ti subi­to entu­sia­sti di fare un qual­co­sa, per­ché cre­do che la lot­ta alla mafia appar­tie­ne a tut­ti e anche ai ragaz­zi disabili.

Dice­vo, quan­do ci è sta­to chie­sto di par­te­ci­pa­re sia­mo sta­ti entu­sia­sti, abbia­mo fat­to un nostro stri­scio­ne con le nostre impron­te e con gli albe­ri dise­gna­ti con su scrit­to «semi­nia­mo la lega­li­tà», per­ché la lega­li­tà va rispet­ta­ta tut­to l’an­no, sem­pre, biso­gna rispet­ta­re sem­pre le leggi.

Allo­ra, come dice­vo que­sta mani­fe­sta­zio­ne è par­ti­ta sta­mat­ti­na alle 11, sia­mo par­ti­ti da Piaz­za Cavour, ci sia­mo incam­mi­na­ti via Napo­li, vici­no all’i­sti­tu­to supe­rio­re. I ragaz­zi del­le scuo­le han­no fat­to un mura­les, anche loro han­no fat­to una sor­ta di col­le­ga­men­to fra la lot­ta alla mafia e tut­te le guer­re che ci sono in que­sto mon­do attualmente.

Ci sono sta­ti tre inter­ven­ti signi­fi­ca­ti­vi, pri­ma ha par­la­to il coman­dan­te Cipria­ni, che rap­pre­sen­ta­va le For­ze del­l’Or­di­ne, ha spie­ga­to come lo Sta­to deve com­bat­te­re con­tro la mafia, per­ché gra­zie a que­sti ser­vi­to­ri ognu­no di noi può e deve ave­re liber­tà. Quin­di un gra­zie a que­sti ser­vi­to­ri che han­no com­bat­tu­to per noi. Poi c’è sta­to l’in­ter­ven­to di una pro­fes­so­res­sa, la pro­fes­so­res­sa Scia­lan­ga, che ha ricor­da­to quei momenti.

Lei rac­con­ta­va che nel 1992 era in giro con ami­ci, dove­va­no fare una scam­pa­gna­ta, in radio tut­ti dava­no le noti­zie straor­di­na­rie, per­ché quel­la era la noti­zia del gior­no, e rac­con­ta­va come lei e i suoi ami­ci si sen­ti­va­no spae­sa­ti nel­l’af­fron­ta­re que­sta noti­zia. Anche lei cer­ca­va di inco­rag­gia­re i gio­va­ni a par­la­re sem­pre di que­sto argo­men­to e anche lei dice­va di com­bat­te­re sem­pre per la liber­tà. C’è sta­to anche l’in­ter­ven­to del­la pro­fes­so­res­sa Ade­le Pine­da, in fun­zio­ne di vice­sin­da­co e anche in fun­zio­ne di professoressa.

Ha inau­gu­ra­to una sor­ta di sca­li­na­ta del­la lega­li­tà, le sca­le che ci sono vici­ne al nego­zio. Sono sta­ti depo­sti dei fio­ri. L’Assessore Pine­da si augu­ra­va, si auspi­ca­va che que­sta sca­la sareb­be sta­ta pre­sto inva­sa di fio­ri, per­ché “un fio­re-met­ti-oggi, un fio­re-met­ti-doma­ni” ha fat­to la meta­fo­ra, giu­sta­men­te, chis­sà, “arri­ve­re­mo in cielo”.

Quin­di è sta­ta una bel­la emo­zio­ne, una bel­la sen­sa­zio­ne. Dopo aver fat­to que­sto escur­sus sto­ri­co, mi per­met­to di fare una mia considerazione.

La lot­ta alla mafia. È vero, for­se dal 1992 si sono aper­te un po’ le coscien­ze, si sono sve­glia­te un po’ le coscien­ze, ma vi fac­cio una doman­da che mi sono fat­ta, la mafia è real­men­te finita?

Ricor­do uno degli ulti­mi con­fron­ti che ci sono sta­ti tra Tom­ma­so Buscet­ta e Totò Riina.

A un cer­to pun­to, a par­te che que­sto era un con­fron­to soli­ta­rio per­ché Rina non par­la­va con Buscet­ta, era la Cor­te d’As­si­se di Paler­mo, a un cer­to pun­to Buscet­ta dice a Rina: “Tut­to ha un ini­zio e tut­to ha una fine, anche la mafia è finita”.

Rii­na, pur non rispon­den­do, lo guar­dò negli occhi e con la sua risa­ta sar­ca­sti­ca fece capi­re che, ahi­mè, la mafia non è fini­ta e pur­trop­po devo dire che a malin­cuo­re, devo dar­gli ragio­ne, per­ché la mafia si rici­cla, la mafia cam­bia gene­re, la mafia ha anche inno­va­zio­ni tecnologiche.

È vero, ades­so spa­ra di meno, per­ché non sen­ti più maga­ri atten­ta­ti dina­mi­tar­di, non sen­ti più il fischio dei pro­iet­ti­li, però appal­ti truc­ca­ti, corruzione…

È nata la cosid­det­ta, o sta nascen­do, la cosid­det­ta mafia del ter­zo livello.

Una vol­ta lo Sta­to com­bat­te­va con­tro la mafia, oggi for­se la mafia è den­tro lo Stato.

Sono paro­le dure, ma dob­bia­mo riflet­te­re su questo.

Quin­di, pone­te­vi anche voi que­sta doman­da e que­sta riflessione.

Con­ti­nuia­mo a sal­va­guar­da­re, con­ti­nuia­mo a com­bat­te­re per quel­li che han­no com­bat­tu­to per noi, ma non solo ogni 23 mag­gio, ma tut­ti i gior­ni, rispet­tan­do le leg­gi e cer­can­do di esse­re più one­sti possibili.

Per que­sto mio audio inter­ven­to è tut­to, un cor­dia­le salu­to da Gia­co­mo Poli­car­do, buon proseguimento.