25 Aprile Pantelleria: il discorso dell’ANPI letto da Erik Vallini

25 Aprile Pantelleria: il discorso dell’ANPI letto da Erik Vallini

26/04/2024 0 Di Redazione

Cari par­ti­gia­ni,

Pri­ma di ini­zia­re vor­rei augu­ra­re a tut­ti i pre­sen­ti un Buon 25 aprile.

In que­sto gior­no solen­ne in cui com­me­mo­ria­mo la Libe­ra­zio­ne dal­l’op­pres­sio­ne nazi­fa­sci­sta, ci tro­via­mo di fron­te a una real­tà scon­cer­tan­te: la cen­su­ra.

Una cen­su­ra che si mani­fe­sta in modi diver­si ma che col­pi­sce pro­fon­da­men­te la nostra liber­tà di espres­sio­ne e la nostra memo­ria storica.

Da un lato, abbia­mo la cen­su­ra subi­ta da Anto­nio Scu­ra­ti, un attac­co diret­to alla liber­tà di paro­la e alla testi­mo­nian­za sto­ri­ca. Il suo mono­lo­go, con la sua luci­da ana­li­si del­le tene­bre del pas­sa­to e del pre­sen­te, è sta­to cen­su­ra­to non per con­te­nu­ti offen­si­vi o fal­si, ma per moti­vi eco­no­mi­ci. Secon­do la Pre­si­den­te del Con­si­glio infat­ti, il mono­lo­go costa­va trop­po. Ma que­sta spie­ga­zio­ne non reg­ge. La veri­tà è che la cul­tu­ra va paga­ta. Si paga­no gli anni pas­sa­ti sui libri a stu­dia­re, si paga­no le ricer­che appro­fon­di­te e la dedi­zio­ne con cui si inda­ga e si com­pren­do­no i det­ta­gli più intri­ca­ti del­la nostra sto­ria. Nega­re la pos­si­bi­li­tà di ascol­ta­re il mono­lo­go di Scu­ra­ti è un affron­to alla nostra intel­li­gen­za e alla nostra dignità.

Dal­l’al­tro lato, qui sul­l’I­so­la di Pan­tel­le­ria, ci tro­via­mo di fron­te alla cen­su­ra del­la cele­bre can­zo­ne “Bel­la Ciao” duran­te le cele­bra­zio­ni del 25 apri­le. Una deci­sio­ne altret­tan­to inac­cet­ta­bi­le, per­ché quan­do non si can­ta Bel­la Ciao in occa­sio­ne di que­sta ricor­ren­za, si man­ca di rispet­to a tut­ti colo­ro che han­no dato la vita com­bat­ten­do nel­le piaz­ze, nel­le mon­ta­gne e ovun­que in Ita­lia affin­ché venis­se libe­ra­ta dal­l’op­pres­so­re. Bel­la Ciao è il sim­bo­lo stes­so del­la Resi­sten­za Ita­lia­na, e quan­do vie­ne cen­su­ra­ta, si nega il sacri­fi­cio e il corag­gio di colo­ro che han­no com­bat­tu­to per la nostra libertà.

Que­sti due atti di cen­su­ra, sep­pur diver­si nel­la for­ma, sono entram­bi atti con­tro la liber­tà di espres­sio­ne e la memo­ria sto­ri­ca. Rap­pre­sen­ta­no un ten­ta­ti­vo di mani­po­la­re la nostra sto­ria e di nega­re il sacri­fi­cio di colo­ro che han­no com­bat­tu­to per la nostra libertà.

Ecco per­ché vor­rei leg­ge­re il testo di Bel­la Ciao oggi, qui, in que­sta piaz­za, per­ché la veri­tà deve esse­re libe­ra di esse­re espres­sa. La veri­tà è il fon­da­men­to del­la nostra demo­cra­zia, e quan­do vie­ne cen­su­ra­ta, si mina alla nostra liber­tà e alla nostra dignità.

Una mat­ti­na, mi son svegliato

Oh Bel­la Ciao, Bel­la Ciao, Bel­la Ciao

Una mat­ti­na mi son sve­glia­to e ho tro­va­to l’invasor

O Par­ti­gia­no, por­ta­mi via,

che mi sen­to di morir

e se io muo­io da partigiano

tu mi devi seppellir

e sep­pel­li­re las­sù in montagna

sot­to l’om­bra di un bel fior

e le gen­ti che passeranno

ti diran­no oh che bel fior!

E que­sto è il fio­re del par­ti­gia­no, mor­to per la libertà!

ANPI Pan­tel­le­ria, discor­so let­to da Erik Vallini

25 apri­le 2024 pantelleria

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