La storia del Mostro di Via Roma: Pantelleria elimina le brutture dei decenni scorsi

23/03/2024 0 Di Angelo Parisi

La storia del Mostro di Via Roma: primo passo di una Pantelleria che cambia volto eliminando le brutture degli scorsi decenni

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di Ange­lo Parisi

Per decen­ni ha fat­to brut­ta mostra di sé e ieri è venu­to giù. Si trat­ta del­la strut­tu­ra che si tro­va­va in Via Roma e che nel­la men­te di chi la vol­le era desti­na­ta ad ospi­ta­re un ospi­zio per gli anzia­ni. Pur­trop­po a cau­sa di varie vicen­de e di due incen­di che l’hanno inte­res­sa­ta, è rima­sta per decen­ni tra le ope­re incom­piu­te dell’Ente, tra­sfor­man­do­si in un mostro che non ren­de­va deco­ro­sa la zona.

Quan­do arri­vai a Pan­tel­le­ria, mi ven­ne subi­to mostra­ta e pro­mi­si che avrei pro­va­to in ogni modo a ren­der­la fruibile.

A dire il vero, in pas­sa­to il Comu­ne ave­va pro­va­to sia a ven­der­la, sia a pro­por­la come con­tro­par­ti­ta in diver­si pro­get­ti. Ma ogni ten­ta­ti­vo era anda­to vano.

L’occasione è arri­va­ta con il PNRR, pre­ci­sa­men­te con le risor­se desti­na­te all’istruzione.

Quan­do usci­ro­no le pri­me noti­zie sui ban­di del Mini­ste­ro dell’Istruzione, fu dato man­da­to all’Ufficio Tec­ni­co di pre­di­spor­re un pro­get­to per il recu­pe­ro del­la strut­tu­ra. Fu vaglia­ta la pos­si­bi­li­tà di met­ter­la in sicu­rez­za dal pun­to di vista sta­ti­co e di recu­pe­ra­re le super­fi­ci, ma i costi era­no ecces­si­vi e supe­ra­va­no quel­li del­la demo­li­zio­ne e rico­stru­zio­ne. Così fu redat­to un pri­mo pro­get­to per la rea­liz­za­zio­ne di un asi­lo nido comu­na­le ed un cen­tro per le fami­glie. Quel pro­get­to ven­ne pre­sen­ta­to, ma fu boc­cia­to dal Mini­ste­ro dell’Istruzione per­ché, a loro dire, non era pos­si­bi­le la demo­li­zio­ne e rico­stru­zio­ne di una strut­tu­ra esi­sten­te, anche se il ban­do finan­zia­va la rea­liz­za­zio­ne di nuo­ve strut­tu­re scolastiche.

Si pen­sò di fare ricor­so, ma nel frat­tem­po era sta­to pub­bli­ca­to un nuo­vo ban­do che con­sen­ti­va anche il recu­pe­ro di strut­tu­re comu­na­li esi­sten­ti da desti­na­re ad asi­li nido e cen­tri per l’infanzia. Così si prov­vi­de ad aggior­na­re il pro­get­to per con­sen­ti­re la par­te­ci­pa­zio­ne all’avviso del Mini­ste­ro e sta­vol­ta il finan­zia­men­to fu con­ces­so. Final­men­te si era tro­va­ta una solu­zio­ne ad un pro­ble­ma anno­so che diver­se per­so­ne segna­la­va­no come situa­zio­ne di degrado.

I lavo­ri sono sta­ti aggiu­di­ca­ti nel 2023 e sono ini­zia­ti alla fine del­lo stes­so anno.

Poi una sospen­sio­ne a cau­sa del ritro­va­men­to del­l’or­di­gno bel­li­co ad ini­zio di que­st’an­no, la boni­fi­ca, la veri­fi­ca che non ci fos­se­ro altri ordi­gni e, final­men­te, la ripre­sa dei lavo­ri con la demo­li­zio­ne che ha impie­ga­to meno di un gior­no. Infat­ti, dopo la demo­li­zio­ne di una par­te del­la strut­tu­ra, avve­nu­ta nel­la mat­ti­na­ta di ieri, subi­to dopo pran­zo è ini­zia­ta la demo­li­zio­ne del­la par­te restan­te che in pochis­si­me ore è venu­ta giù, a dimo­stra­zio­ne del­la con­di­zio­ne pre­ca­ria in cui ver­sa­va la struttura.

A que­sto pun­to biso­gna pen­sa­re che è sta­to un vero mira­co­lo che abbia ret­to tut­ti que­sti anni!

Così ora quel mostro di colo­re mar­ro­ne che inva­de­va con la sua pre­sen­za oppri­men­te la zona di Via Roma non c’è più e a bre­ve al suo posto sor­ge­rà una strut­tu­ra che ospi­te­rà i bam­bi­ni e con­sen­ti­rà alle fami­glie in cui entram­bi i geni­to­ri lavo­ra­no di ave­re un luo­go sicu­ro e acco­glien­te dove poter lascia­re i pro­pri figli. Que­sto è solo l’inizio di una serie di lavo­ri, pen­sa­ti, pro­gram­ma­ti e finan­zia­ti negli anni scor­si, gra­zie ai qua­li sarà dato un vol­to nuo­vo a Pan­tel­le­ria, riqua­li­fi­can­do e recu­pe­ran­do aree e strut­tu­re pubbliche.

La nuo­va Pan­tel­le­ria, che fino a qual­che mese fa era solo un dise­gno su un foglio di car­ta, final­men­te sta veden­do la luce.

IMMAGINI DEGLI ULTIMI MOMENTI PRIMA DEL CROLLO FINALE DEL PALAZZO:

Si rin­gra­zia Anto­nel­la Raffaele.

FOTO – LE FASI DELLA DEMOLIZIONE: