Pantelleria: regole per approdi e soste a secco sull’isola

Pantelleria: regole per approdi e soste a secco sull’isola

07/07/2023 0 Di Redazione

ORDINANZA N° 16 /2023

Capitaneria di Porto

REGOLAMENTAZIONE DEGLI APPRODI DI CALA GADIR, CALA TRAMONTANA, CALA LEVANTE, SUVAKI, MARTINGANA E SCAURI SCALO ED IN GENERALE DELLE SOSTE A SECCO SULLE AREE DEMANIALI MARITTIME DI PANTELLERIA

Il Tenen­te di Vascel­lo (CP) sot­to­scrit­to, Capo del Cir­con­da­rio Marit­ti­mo e Coman­dan­te del Por­to di Pantelleria:

ORDINA

Articolo 1 (Disposizioni generali)

a)  Fer­mi restan­do i divie­ti e le pre­scri­zio­ni gene­ra­li pre­vi­ste da altre dispo­si­zio­ni di leg­ge o rego­la­men­ta­ri, com­pre­se quel­le in mate­ria di pesca subac­quea e di per­cor­si archeo­lo­gi­ci subac­quei, negli appro­di di Gadir, Cala Tra­mon­ta­na, Cala Levan­te e Mar­tin­ga­na, in gene­ra­le è con­sen­ti­to l’ormeggio di uni­tà da diporto/da pesca all’interno dei siti all’uopo alle­sti­ti come “Cam­pi boe”, con le moda­li­tà pre­vi­ste dai rispet­ti­vi rego­la­men­ti di uti­liz­zo redat­ti dai rispet­ti­vi gesto­ri, lun­go­le pre­di­spo­ste ban­chi­ne secon­do i det­ta­mi del­la pre­sen­te ordi­nan­za e nel rispet­to del­le nor­me pre­vi­ste in mate­ria di sicu­rez­za del­la bal­nea­zio­ne e del­la navigazione.

b)  L’accesso e l’ancoraggio in tut­te le cale e nei ridos­si natu­ra­li sono comun­que con­sen­ti­ti a tut­te le uni­tà al veri­fi­car­si di com­pro­va­te situa­zio­ni di sta­to di neces­si­tà o for­za mag­gio­re, qua­li evi­den­ti avver­se con­di­zio­ni meteo mari­ne che non con­sen­ta­no di rag­giun­ge­re in sicu­rez­za un por­to od appro­do sicu­ro, tenen­do sem­pre con­to del­le carat­te­ri­sti­che dell’unità. Al veri­fi­car­si di tali situa­zio­ni, il coman­dan­te dell’unità:

-  deve dar­ne imme­dia­ta, moti­va­ta e tem­pe­sti­va infor­ma­zio­ne all’Autorità Marit­ti­ma ovve­ro nel più bre­ve tem­po pos­si­bi­le e con ogni mez­zo disponibile;

-  deve adot­ta­re tut­te le pre­cau­zio­ni per evi­ta­re situa­zio­ni di rischio per even­tua­li bagnan­ti o per l’ambiente;

-  la navi­ga­zio­ne e la sosta devo­no esse­re limi­ta­ti al tem­po stret­ta­men­te necessario.

c)  Colo­ro i qua­li ormeg­ge­ran­no la pro­pria uni­tà all’interno del­le aree di appro­do, saran­no diret­ta­men­te e per­so­nal­men­te respon­sa­bi­li per qual­sia­si dan­no pos­sa deri­va­re alla pro­pria bar­ca oa quel­la di

ter­zi, a per­so­ne, non­ché alle infrastrutture/arredi portuali.

1.2 Uti­liz­zo sca­li di alaggio:

a)  L’uso degli sca­li è con­sen­ti­to per l’alaggio/varo di qual­sia­si cate­go­ria di imbar­ca­zio­ni, natan­ti e moto d’acqua.

b)  Gli sca­li di alag­gio pub­bli­ci, meglio evi­den­zia­ti negli stral­ci pla­ni­me­tri­ci alle­ga­ti alla pre­sen­te ed i pro­spi­cen­ti spec­chi acquei, devo­no esse­re lascia­ti sem­pre sgom­be­ri al fine di con­sen­ti­re il libe­ro e sicu­ro svol­gi­men­to del­le ope­ra­zio­ni di alag­gio e varo del­le uni­tà anche a mez­zo di carrello.

c)  Colo­ro che inten­do­no uti­liz­za­re lo sca­lo per il com­pi­men­to del­le ope­ra­zio­ni di alaggio/varo, dovran­no impe­gna­re l’area solo per il tem­po stret­ta­men­te neces­sa­rio all’effettuazione del­le ope­ra­zio­ni stes­se e, al ter­mi­ne del­le pre­det­te, l’autoveicolo trai­nan­te ed il car­rel­lo dovran­no esse­re­spo­sta­ti e par­cheg­gia­ti nel­le aree ove è con­sen­ti­ta la sosta.

d)  Duran­te la sta­gio­ne bal­nea­re, come defi­ni­ta da spe­ci­fi­ca ordi­nan­za regio­na­le, è con­sen­ti­to l’uso degli sca­li di alag­gio solo entro le ore 09.00 e dopo le ore 19.00.

e)  In caso di con­di­zio­ni meteo sfa­vo­re­vo­li, ovve­ro per moti­vi di sicu­rez­za, è sem­pre con­sen­ti­to alle uni­tà da pesca loca­li di uti­liz­za­re gli sca­li di alaggio/varo per moti­vi di sicurezza.

1.3 Cor­ri­doi di lan­cio (car­to­gra­fia par­ti­co­la­re allegata):

a)  Le uni­tà a moto­re, ivi com­pre­si le moto d’acqua, devo­no navi­ga­re nei cor­ri­doi di lan­cio alla mini­ma velo­ci­tà con­sen­ti­ta, comun­que non supe­rio­re a tre nodi, e dare even­tual­men­te la pre­ce­den­za a uni­tà di soc­cor­so non­ché quel­le non dota­te di moto­re. E’ con­sen­ti­to aumen­ta­re gra­da­ta­men­te la velo­ci­tà solo all’uscita dal cor­ri­do­io e comun­que ad una distan­za supe­rio­re ai 500 mt dal­la costa;

b)  Le uni­tà a vela, ivi com­pre­se le tavo­le a vela, devo­no navi­ga­re nei cor­ri­doi di lan­cio alla mini­ma velo­ci­tà con­sen­ti­ta ed anche se han­no dirit­to di pre­ce­den­za, devo­no pre­sta­re par­ti­co­la­re atten­zio­ne all’incrocio con altre uni­tà. Nel caso in cui, per le con­di­zio­ni meteo mari­ne o per l’affollamento del cor­ri­do­io di lan­cio, la navi­ga­zio­ne a vela pos­sa risul­ta­re peri­co­lo­sa, i con­dut­to­ri del­le stes­se devo­no pren­de­re tut­te le oppor­tu­ne pre­cau­zio­ni e, qua­lo­ra pos­si­bi­le, pro­ce­de­re a remi.

c)  L’attraversamento deve esse­re limi­ta­to al tem­po stret­ta­men­te necessario.

d)  E’ fat­to divie­to asso­lu­to di ancorare/sostare con qual­sia­si uni­tà all’interno dei cor­ri­doi, al di fuo­ri dei cam­pi boe presenti.

e)  Deve esse­re pre­sta­ta la mas­si­ma atten­zio­ne riguar­do la pre­sen­za di even­tua­li incau­ti bagnan­ti in pros­si­mi­tà dell’ingresso o all’interno del corridoio/canale.

Articolo 2 (Approdo Gadir)

Le atti­vi­tà marit­ti­me nell’ambito dell’approdo ban­chi­na­to di Gadir ed il rela­ti­vo spec­chio acqueo inter­no, dota­to di infra­strut­tu­re qua­li sca­lo di alag­gio ed arre­di per l’ormeggio di pic­co­le uni­tà, vie­ne rego­la­men­ta­to secon­do i det­ta­mi di segui­to deli­nea­ti ed illu­stra­ti nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1 che fa par­te inte­gran­te del­la pre­sen­te ordinanza.

2.1 Perio­do com­pre­so dal 16 Set­tem­bre al 30 Giu­gno di ogni anno:

a)  Nel trat­to di ban­chi­na indi­vi­dua­to dai pun­ti “A–B” nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1, è consentito

l’ormeggio alle uni­tà con lun­ghez­za fuo­ri tut­to non supe­rio­re a 5,50 mt., con prio­ri­tà alle uni­tà loca­li desti­na­te alla pic­co­la pesca, iscrit­te nel­le matri­co­le del Cir­con­da­rio Marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria, a con­di­zio­ne che le stes­se sia­no rego­lar­men­te arma­te ed in pos­ses­so di certificazione/documentazione di bor­do in cor­so di validità.

b)  Duran­te tale perio­do, lo spec­chio acqueo all’interno del pic­co­lo attrac­co “A–B” di cui al pre­ce­den­te pun­to a), è inter­det­to alla bal­nea­zio­ne, alle atti­vi­tà di pesca, sia pro­fes­sio­na­le che ricrea­ti­va, effet­tua­ta con qual­sia­si mez­zo od attrez­zo, ivi com­pre­sa quel­la subacquea.

c)  Al di fuo­ri del­la sta­gio­ne esti­va, come indi­vi­dua­ta da ordi­nan­za regio­na­le, la por­zio­ne di spec­chio acqueo che si svi­lup­pa in cor­ri­spon­den­za del cana­le di acces­so dell’area di attrac­co (indi­ca­ta qua­le “A–B” nell’allegato 1) potrà esse­re uti­liz­za­ta per il tran­si­to del­le uni­tà con divie­to asso­lu­to di balneazione.

2.2 Perio­do com­pre­so dal 01 Luglio al 15 Set­tem­bre di ogni anno:

a)  Nel trat­to di ban­chi­na in ver­de con­trad­di­stin­to con la let­te­ra “T” (tran­si­to – lun­ga cir­ca 35 mt

cir­ca) nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1, è con­sen­ti­to l’ormeggio alle uni­tà da dipor­to in tran­si­to per una dura­ta tem­po­ra­le mas­si­ma di 2 ore, pre­vio nul­la osta da par­te di que­sta Auto­ri­tà Marit­ti­ma. Le pre­det­te uni­tà dovran­no ormeg­giar­si esclu­si­va­men­te di pun­ta (cd. “all’andana”).

b)  Nel trat­to di ban­chi­na in ros­so con­trad­di­stin­to con la let­te­ra “P” (pesca – lun­ga cir­ca 5 mt cir­ca) nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1 è con­sen­ti­to l’ormeggio alle pic­co­le uni­tà da pesca iscrit­te nel­le matri­co­le del Cir­con­da­rio Marit­ti­mo di Pan­tel­le­ria, di lun­ghez­za fuo­ri tut­to non supe­rio­re a 5,50 mt, acon­di­zio­ne che le stes­se sia­no rego­lar­men­te arma­te ed in pos­ses­so di certificazione/documentazione di bor­do in cor­so di validità;

c)  Lo spec­chio acqueo in azzur­ro e con­tras­se­gna­to con la let­te­ra “L” nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1 (che si esten­de per una distan­za di cir­ca 10 mt anti­stan­te il “sola­rium” e 5 mt dal­la ban­chi­na late­ra­le) oppor­tu­na­men­te segna­la­to e deli­mi­ta­to con l’installazione di pic­co­le boe (da par­te del Comu­ne o di chi gesti­sce l’area in affidamento/concessione), non­ché l’interno dell’approdo indi­vi­dua­to nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co con la let­te­ra “A–B”, costi­tui­sco­no zona riser­va­ta alla bal­nea­zio­ne, inter­det­ta alla navi­ga­zio­ne, al tran­si­to ed anco­rag­gio di uni­tà, non­ché alle atti­vi­tà di pesca, sia pro­fes­sio­na­le che ricrea­ti­va, effet­tua­ta con qual­sia­si mez­zo od attrez­zo, ivi com­pre­sa quel­la subacquea.

d)  In caso di avver­se con­di­zio­ni meteo-mari­ne, in dero­ga a quan­to sta­bi­li­to dal pre­ce­den­te pun­to b), è sem­pre con­sen­ti­to alle uni­tà da pesca loca­li, di uti­liz­za­re gli approdi/banchine per ridos­so, pre­via comu­ni­ca­zio­ne a que­sta Auto­ri­tà marittima.

e)  Nell’area di mare inter­na all’insenatura di Cala Gadir, è pre­di­spo­sto, qua­lo­ra auto­riz­za­to, un Cam­po Boe dove potran­no esse­re ormeg­gia­te tut­te le uni­tà auto­riz­za­te secon­do rego­la­men­to redat­to da chi le gesti­sce, come da stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1.

f)  L’area di mare a Sud, adia­cen­te l’Area di inte­res­se archeo­lo­gi­co e deli­mi­ta­ta dal corridoio/canale di acces­so, asser­vi­to allo sca­lo di alaggio/varo, è desti­na­ta alla bal­nea­zio­ne ed ingres­so subac­quei come meglio indi­vi­dua­to nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 1.

g)  In for­za del pre­ce­den­te pun­to, fat­te sal­ve le pre­scri­zio­ni a carat­te­re gene­ra­le di cui all’art. 1.3, sull’uso dei cor­ri­doi di lan­cio e dal­le nor­me di sicu­rez­za bal­nea­re, il tran­si­to di uni­tà all’interno del cana­le che si svi­lup­pa in cor­ri­spon­den­za del­lo sca­lo di alag­gio “S” è con­sen­ti­to con moto­re spen­to e tra­mi­te l’utilizzo di remi/pagaie.

Articolo 3 (Approdo Cala Tramontana)

Fer­mi restan­do i divie­ti e le pre­scri­zio­ni gene­ra­li pre­vi­ste da altre dispo­si­zio­ni di leg­ge o rego­la­men­ta­ri, l’approdo di Cala Tra­mon­ta­na e il rela­ti­vo spec­chio acqueo inter­no, vie­ne rego­la­men­ta­to secon­do i det­ta­mi di segui­to deli­nea­ti ed illu­stra­ti nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 2 che fa par­te inte­gran­te del­la pre­sen­te ordinanza.

3.1 Approdi/Ormeggi

Qua­lo­ra auto­riz­za­to e dun­que pre­di­spo­sto è con­sen­ti­to ormeg­gia­re, uni­tà di pic­co­le dimen­sio­ni, esclu­si­va­men­te all’interno del Cam­po boe evi­den­zia­to nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 2, secon­do il rego­la­men­to di gestio­ne in vigo­re, redat­to dal sog­get­to gestore.

3.2 Aree riser­va­te alla balneazione

Ai lati di Cala Tra­mon­ta­na sono indi­vi­dua­te due distin­te aree riser­va­te alla bal­nea­zio­ne (Aree bagnan­ti evi­den­zia­te nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 2 di colo­re blu), oppor­tu­na­men­te segna­la­te e deli­mi­ta­te con l’installazione di pic­co­le boe da par­te del Comu­ne o di chi gesti­sce l’area in affidamento/concessione, e per­tan­to, sono inter­det­te alla navi­ga­zio­ne, al tran­si­to, anco­rag­gio e sosta di qual­sia­si tipo­lo­gia di uni­tà, non­ché alle atti­vi­tà di pesca, sia pro­fes­sio­na­le che ricrea­ti­va, effet­tua­ta con qual­sia­si mez­zo od attrez­zo, ivi com­pre­sa quel­la subacquea.

3.3 Sca­lo di alag­gio – cana­le di accesso

Lo sca­lo di alag­gio pre­sen­te ed il cana­le di acces­so cor­ri­spon­den­te, che si svi­lup­pa nel­lo spec­chio acqueo cen­tra­le, sono pra­ti­ca­bi­li secon­do le dispo­si­zio­ni a carat­te­re gene­ra­le richia­ma­te dagli arti­co­li 1.2 e 1.3 del­la pre­sen­te ordi­nan­za e nel pie­no rispet­to del­le nor­me in mate­ria di sicu­rez­za del­la navigazione.

Articolo 4 (Approdo Cala Levante)

Fer­mi restan­do i divie­ti e le pre­scri­zio­ni gene­ra­li pre­vi­ste da altre dispo­si­zio­ni di leg­ge o rego­la­men­ta­ri, l’approdo di Cala Levan­te e il rela­ti­vo spec­chio acqueo inter­no, vie­ne rego­la­men­ta­to secon­do i det­ta­mi di segui­to deli­nea­ti ed illu­stra­ti nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 3 che fa par­te inte­gran­te del­la pre­sen­te ordinanza.

4.1 Approdi/ormeggi

Qua­lo­ra auto­riz­za­to e dun­que pre­di­spo­sto è con­sen­ti­to ormeg­gia­re uni­tà di pic­co­le dimen­sio­ni esclu­si­va­men­te all’interno del Cam­po boe evi­den­zia­to nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 3 secon­do il rego­la­men­to di gestio­ne in vigo­re, redat­to dal sog­get­to gestore.

4.2 Aree riser­va­te alla balneazione

Duran­te la sta­gio­ne esti­va è con­sen­ti­ta la bal­nea­zio­ne nel­le due distin­te aree ed essa riser­va­te, meglio indi­ca­te nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 3 (aree evi­den­zia­te in blu), oppor­tu­na­men­te deli­mi­ta­te e segna­la­te a mez­zo di boe pre­di­spo­ste dal Comu­ne o dal concessionario/gestore, all’interno del­le qua­li è fat­to divie­to asso­lu­to di tran­si­ta­re, ormeg­gia­re, anco­ra­re, sosta­re con qual­sia­si tipo­lo­gia di uni­tà non­ché effet­tua­re atti­vi­tà di pesca sia pro­fes­sio­na­le che ricrea­ti­va, pra­ti­ca­ta con qual­sia­si stru­men­to od attrez­za­tu­ra, ivi com­pre­sa la pesca subacquea.

4.3 Zona interdetta

a) Il trat­to di area sot­to­stan­te il costo­ne roc­cio­so lato Nord, evi­den­zia­to in ros­so nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 3, è sem­pre inter­det­to alla pub­bli­ca frui­zio­ne per “peri­co­lo cadu­ta mas­si e movi­men­ti fra­no­si” con divie­to asso­lu­to di acces­so vei­co­la­re e pedo­na­le come da segna­le­ti­ca moni­to­ria pre­sen­te in zona.

b) Il pro­spi­cen­te spec­chio acqueo, ampio 20 metri dal­la linea di costa, zona evi­den­zia­ta in ros­so nel­lo stral­cio car­to­gra­fi­co Alle­ga­to 3, è sem­pre inter­det­to alla bal­nea­zio­ne, alla navi­ga­zio­ne, all’ormeggio, anco­rag­gio, sosta di uni­tà non­ché alla pesca sia pro­fes­sio­na­le che ricrea­ti­va ivi com­pre­sa la pesca subacquea.

4.4 Sca­lo di alaggio

Lo sca­lo di alag­gio pre­sen­te ed il rela­ti­vo cana­le di acces­so sono pra­ti­ca­bi­li secon­do le dispo­si­zio­ni a carat­te­re gene­ra­le richia­ma­te dagli arti­co­li 1.2 e 1.3 del­la pre­sen­te ordi­nan­za e nel pie­no rispet­to del­le nor­me in mate­ria di sicu­rez­za del­la navigazione.

Articolo 5 (Approdo Martingana)

Fer­mi restan­do i divie­ti e le pre­scri­zio­ni gene­ra­li pre­vi­ste da altre dispo­si­zio­ni di leg­ge o rego­la­men­ta­ri, la zona dell’approdo di Mar­tin­ga­na e il rela­ti­vo spec­chio acqueo in gene­re fre­quen­ta­to da bagnan­ti, vie­ne rego­la­men­ta­to secon­do i det­ta­mi di segui­to deli­nea­ti (rap­pre­sen­ta­zio­ne gra­fi­ca in Alle­ga­to 4).

5.1 Nel­lo spec­chio acqueo anti­stan­te loca­li­tà Mar­tin­ga­na, come ripor­ta­to nel­lo sche­ma in alle­ga­to 4, è indi­vi­dua­ta una zona desti­na­ta all’ancoraggio e tran­si­to del­le uni­tà di lun­ghez­za f.t. fino ad un mas­si­mo di 6 mt. indi­vi­dua­ta dal­la linea di costa e dal­la con­giun­gen­te i pun­ti A/B/C. L’avvicinamento

alla costa, pro­pe­deu­ti­co all’accesso all’area desti­na­ta all’ancoraggio, potrà avve­ni­re nel rispet­to del­le seguen­ti condizioni:

  1. a)  uti­liz­zan­do gli appo­si­ti cor­ri­doi di lan­cio (se pre­sen­ti) all’interno dei qua­li è vie­ta­ta la balneazione;

  2. b)  a mez­zo dei remi, ove non esi­sta­no cor­ri­doi di lancio;

  3. c)  non sia­no pre­sen­ti bagnanti;

  4. d)  non si gene­ri moto ondo­so e non vi sia emis­sio­ne di fumi o rumo­ri molesti;

  5. e)  il con­dut­to­re dell’unità adot­ti ogni altra pos­si­bi­le pre­cau­zio­ne per evi­ta­re situa­zio­ni di rischio

    per even­tua­li bagnan­ti o per l’ambiente.

  6. f)  l’eventuale anco­rag­gio tem­po­ra­neo non avven­ga su fon­da­li infe­rio­ri a metri 5 o comunque

    carat­te­riz­za­ti da pra­te­rie di posidonia;

 

Articolo 6 (Divieti generali)

E’ vie­ta­to:
6.1 Effet­tua­re atti­vi­tà di pesca pro­fes­sio­na­le ovve­ro sportiva/ricreativa con qual­sia­si mez­zo o attrez­zo, ivi com­pre­sa quel­la subac­quea all’interno del­le zone di mare inter­det­te, desti­na­te sia alla bal­nea­zio­ne che ai canali/corridoi di lan­cio e nel­le zone imme­dia­ta­men­te anti­stan­ti gli sca­li di alag­gio sino ad una distan­za di 50 metri agli stessi.
6.2 Svol­ge­re qual­sia­si tipo di atti­vi­tà bal­nea­re all’interno del­le aree interdette.
6.3 Interdire/ostacolare l’uso pub­bli­co degli sca­li di alag­gio median­te l’ormeggio/sosta di uni­tà sul­lo sca­lo e nel­la zona di mare pro­spi­cien­te, e/o la sosta di vei­co­li in pros­si­mi­tà del­lo sca­lo stes­so, al fine di con­sen­ti­re lo svol­gi­men­to in sicu­rez­za del­le atti­nen­ti operazioni.
6.4 L’ormeggio arbi­tra­rio di uni­tà nava­li, ovve­ro al di fuo­ri del­le zone ad esse destinate.
6.5 Com­pie­re qual­sia­si evo­lu­zio­ne non con­nes­sa con l’esecuzione del­la mano­vra di ormeggio/disormeggio che sia nocu­men­to alla sicu­rez­za del­la navigazione.
6.6 Svol­ge­re qua­lun­que gene­re di atti­vi­tà che pos­sa risul­ta­re d’intralcio alla libe­ra pra­ti­ca­bi­li­tà del­le rot­te di avvi­ci­na­men­to e di ingresso/uscita dal cana­le d’accesso agli sca­li di alag­gio, sal­va espres­sa dero­ga con­ces­sa dall’Autorità Marit­ti­ma, per cir­co­stan­ze particolari.
6.7 Col­lo­ca­re abu­si­va­men­te ormeg­gi fis­si anche a mez­zo di gan­ci fis­si o anel­li a ter­ra e/o cor­pi mor­ti, gavi­tel­li e boe che saran­no rimos­si coat­ti­va­men­te con spe­se a cari­co dei con­trav­ven­to­ri e secon­do i ter­mi­ni di legge
6.8 Com­pie­re qual­si­vo­glia atti­vi­tà o azione/omissione in con­tra­sto con le nor­me det­ta­te dal­la pre­sen­te ordi­nan­za in mate­ria di sicu­rez­za del­la navigazione;

Articolo 7
(Sosta a secco e deposito di natanti e imbarcazioni)

7.1 In tut­te le zone dema­nia­li marit­ti­me, fat­ta sal­va diver­sa dispo­si­zio­ne dell’Autorità Marit­ti­ma, nel perio­do com­pre­so dal 1° novem­bre al 30 apri­le, sono vie­ta­ti la sosta a sec­co di uni­tà da dipor­to, inva­sa­tu­re, car­rel­li a mano e stra­da­li per natan­ti ed il depo­si­to di mate­ria­li, dota­zio­ni, attrez­za­tu­re, auto­vei­co­li di qual­sia­si gene­re, fat­ta ecce­zio­ne per le sole uni­tà da pesca professionali.

7.2 Nel perio­do dal 1° mag­gio al 31 otto­bre sono con­sen­ti­ti nel­le aree dema­nia­li marit­ti­me, non­ché sul­le aree/approdi/scali pre­sen­ti sull’isola, qua­li a tito­lo esem­pli­fi­ca­ti­vo: Gadir, Cala Levan­te, Cala Tra­mon­ta­na, Scau­ri Sca­lo-Loc. La Vela, Cam­po­bel­lo, Khat­ti­bua­le, Mar­tin­ga­na, Nikà, Sata­ria, Suva­ki, ecc.) il depo­si­to e la sosta a sec­co di natan­ti da dipor­to (com­pre­si jole, canoe, pat­ti­ni, pedalòed in gene­re natan­ti da spiag­gia) imbar­ca­zio­ni da pesca e da traf­fi­co, del­la dimen­sio­ne mas­si­ma di mt. 6 (lun­ghez­za fuo­ri tut­to) pre­vio rila­scio di con­tras­se­gno auto­riz­za­ti­vo da par­te dell’Autorità Marit­ti­ma a segui­to di pre­sen­ta­zio­ne di appo­si­ta istan­za (Alle­ga­to 10). Tale con­tras­se­gno dovrà esse­re rigo­ro­sa­men­te espo­sto sull’opera mor­ta dell’unità in modo da esse­re visi­bi­le agli orga­ni di poli­zia duran­te i con­trol­li. L’autorizzazione alla sosta e al depo­si­to tra­mi­te con­tras­se­gno iden­ti­fi­ca­ti­vo, potrà esse­re rila­scia­to sino all’esaurimento del­la capa­ci­tà del­le aree dema­nia­li desti­na­te a tale sco­po. Nel­lo spe­ci­fi­co nel­le aree dema­nia­li marit­ti­me di Gadir, Cala Levan­te, Cala Tra­mon­ta­na, Suva­ki e Scau­ri Sca­lo (loc. La vela) è con­sen­ti­ta la sosta a sec­co del­le uni­tà esclu­si­va­men­te negli spa­zi indi­ca­ti negli sche­mi di cui agli alle­ga­ti “5, 6, 7, 8 e 9” nel perio­do com­pre­so tra il 1 Mag­gio e il 31 otto­bre, sal­vo dero­ghe dell’Autorità Marit­ti­ma, indi­stin­ta­men­te dal mate­ria­le di costru­zio­ne dell’unità; al di fuo­ri di det­to perio­do l’area deve esse­re rigo­ro­sa­men­te sgom­be­ra­ta e lascia­ta libe­ra dal­le unità.
7.3 Le uni­tà devo­no esse­re sol­le­va­te da ter­ra con mez­zi ido­nei (car­rel­li o inva­sa­tu­re) in modo da non costi­tui­re peri­co­lo; inol­tre ogni pro­prie­ta­rio deve prov­ve­de­re alla puli­zia e alla rimo­zio­ne di rifiu­ti e acqua sta­gna­ta nell’area di sosta e depo­si­to nel rag­gio di due metri dal­la pro­pria unità.

Articolo 8
(Divieti/Obblighi e deroghe relativi alla disciplina delle soste a secco)

In tut­to l’arco dell’anno:
8.1 È fat­to asso­lu­to divie­to di ese­gui­re la puli­zia del­la care­na median­te idro­pu­li­tri­ce, lavo­ri di car­teg­gia­tu­ra, se non quel­li stret­ta­men­te effet­tua­ti a mano, il lavag­gio con deter­si­vi e deter­gen­ti chi­mi­ci sen­za il recu­pe­ro del­le acque, pit­tu­ra­zio­ni, uso di ver­ni­ci o sol­ven­ti, uso di fiam­me libe­re e di attrez­za­tu­re rumo­ro­se. Sono vie­ta­te tut­te le ope­ra­zio­ni che com­por­ta­no la pro­du­zio­ne di resi­dui di lavo­ra­zio­ne e/o reflui, tra­mi­te l’utilizzo di pom­pe idran­ti o similari.
8.2 È fat­to obbli­go di comu­ni­ca­re all’Autorità Marit­ti­ma il tipo di lavo­ra­zio­ne (es. car­teg­gia­tu­ra sen­za ausi­lio di attrez­za­tu­re, lavag­gio a mano, pic­co­li lavo­ri di manu­ten­zio­ne, ecc.) che si inten­de effet­tua­re a bor­do dell’unità, spe­ci­fi­can­do nel con­tem­po data di ini­zio lavo­ri e pre­sun­ta dura­ta degli stes­si; si ha obbli­go altre­sì di por­re un telo imper­mea­bi­le sul suo­lo sot­to l’imbarcazione, atto a rac­co­glie­re i resi­dui pro­dot­ti duran­te le pic­co­le manu­ten­zio­ni, evi­tan­do che i resi­dui si pos­sa­no disper­de­re in mare o nel suo­lo e sottosuolo.

Articolo 9 (Disposizioni finali)

9.1 E’ fat­to obbli­go a chiun­que spet­ti di osser­va­re e far osser­va­re la pre­sen­te Ordi­nan­za, la cui ese­cu­zio­ne è affi­da­ta al per­so­na­le mili­ta­re dipen­den­te non­ché a tut­ti gli Orga­ni di Poli­zia e di Sicurezza.
9.2 Resta sem­pre fat­ta sal­va, in caso di soprav­ve­nu­te esigenze/condizioni, la facol­tà del Capo del Cir­con­da­rio Marit­ti­mo di impar­ti­re, anche ver­bal­men­te, ulte­rio­ri o diver­se dispo­si­zio­ni di merito.

9.3 L’Autorità Marit­ti­ma è man­le­va­ta da respon­sa­bi­li­tà di qua­lun­que tito­lo per dan­ni che doves­se­ro deri­va­re a per­so­ne e/o cose in con­se­guen­za del­lo sta­to dei luo­ghi o del man­ca­to rispet­to del­la pre­sen­te ordi­nan­za ovve­ro di ogni altra nor­ma e/o regolamento.
9.4 Le uni­tà nava­li ed i vei­co­li la cui sosta è effet­tua­ta in vio­la­zio­ne del­la pre­sen­te ordi­nan­za, saran­no rimos­si for­za­ta­men­te e tra­spor­ta­ti in appo­si­ta area di depo­si­to a cura del Comu­ne di Pan­tel­le­ria ed a spe­se del contravventore.

9.5 I tra­sgres­so­ri saran­no rite­nu­ti, altre­sì, respon­sa­bi­li dei dan­ni che saran­no cagio­na­ti a per­so­ne o cose per effet­to dell’illecito comportamento.

Articolo 10 (Sanzioni)

I con­trav­ven­to­ri alle dispo­si­zio­ni di cui alla pre­sen­te Ordi­nan­za, saran­no puni­ti ai sen­si degli arti­co­li 1161, 1164, 1174 e 1231 del Codi­ce del­la Navi­ga­zio­ne, ovve­ro a nor­ma del Codi­ce sul­la Nau­ti­ca da dipor­to, non­ché incor­re­ran­no nel­le san­zio­ni prin­ci­pa­li ed acces­so­rie pre­vi­ste dal Decre­to legi­sla­ti­vo n. 04/2012, rela­ti­vo alla disci­pli­na del­la pesca, sal­vo che il fat­to non costi­tui­sca dif­fe­ren­te ille­ci­to san­zio­na­to da nor­me spe­cia­li o più gra­ve rea­to deri­van­te dall’illecito comportamento.

Articolo 11 (Pubblicità)

Il pre­sen­te prov­ve­di­men­to, che entra in vigo­re con effet­to imme­dia­to dal­la data di pub­bli­ca­zio­ne, abro­ga e sosti­tui­sce l’Ordinanza n°03/20 del 03.06.2020 ed ogni altra nor­ma pre­ce­den­te­men­te ema­na­ta in con­tra­sto con la pre­sen­te. La dif­fu­sio­ne sarà assi­cu­ra­ta median­te affis­sio­ne all’albo e pub­bli­ca­zio­ne sul­la pagi­na del sito web isti­tu­zio­na­le dell’UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO di Pan­tel­le­ria al link ORDINANZE: http://www.guardiacostiera.gov.it/pantelleria/Pages/ordinanze.aspx .

IL COMANDANTE

Tenen­te di Vascel­lo (CP) Vin­cen­zo DE FALCO

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