Caro Bollette Sicilia: l’ANCI chiede di lasciare il servizio di salvaguardia

Caro Bollette Sicilia: l’ANCI chiede di lasciare il servizio di salvaguardia

03/03/2023 0 Di Redazione

AUMENTO DELLE TARIFFE DELL’ENERGIA ELETTRICA. ANCI SICILIA: “E’ URGENTE LIBERARE I COMUNI SICILIANI DAL PARADOSSO DEL SERVIZIO DI  SALVAGUARDIA”

“Il ver­ti­gi­no­so aumen­to dei costi del  Ser­vi­zio di Sal­va­guar­dia dell’energia elet­tri­ca  nel  bien­nio 2023–2024 è asso­lu­ta­men­te  inso­ste­ni­bi­le per mol­ti Comu­ni e, in par­ti­co­la­re per gli Enti che vivo­no già una dif­fi­ci­lis­si­ma con­di­zio­ne finan­zia­ria, che sono sta­ti costret­ti a dichia­ra­re il dis­se­sto o a pre­di­spor­re pia­ni di rie­qui­li­brio. Gli Enti loca­li sici­lia­ni sono in uno sta­to di gra­ve disa­gio e,  come abbia­mo più vol­te denun­cia­to, si tro­va­no nel­la para­dos­sa­le situa­zio­ne  di dover paga­re costi incom­men­su­ra­bil­men­te mag­gio­ri rispet­to ad altre regio­ni d’Italia”.

Que­sto emer­ge dal­la nota  invia­ta,  sta­mat­ti­na, all’Assessore regio­na­le del­le auto­no­mie loca­li e del­la fun­zio­ne pub­bli­ca, Andrea Mes­si­na, al Pre­si­den­te dell’ANCI Anto­nio Deca­ro e ai pre­si­den­ti del­le ANCI regio­na­li  che ha evi­den­zia­to  la  con­di­zio­ne di for­te disa­gio che vivo­no in par­ti­co­la­re  gli Enti loca­li del Sud Ita­lia ai qua­li “vie­ne adde­bi­ta­ta una tarif­fa – si leg­ge nel­la nota- che con­tie­ne oltre al Pun (Prez­zo Uni­co Nazio­na­le),  il c.d. ‘para­me­tro Ome­ga’,   un  sovra­co­sto che ser­ve a tute­la­re gli ope­ra­to­ri del mer­ca­to libe­ro. Tale para­me­tro è dif­fe­ren­zia­to per area geo­gra­fi­ca e dal con­fron­to tra il bien­nio 2021–2022 e il bien­nio 2023–2024 si evin­ce chia­ra­men­te come il suo valo­re sia sen­si­bil­men­te aumen­ta­to. Come emer­ge dai dati, infat­ti, per esem­pio, in Sici­lia si è pas­sa­ti da un valo­re di 17,80 a un valo­re di 202,41”.

“Per ono­ra­re gli impe­gni eco­no­mi­ci con il for­ni­to­re ener­ge­ti­co e per evi­ta­re che i comu­ni si tro­vi­no costret­ti a razio­na­liz­za­re l’illuminazione pub­bli­ca, il tra­spor­to loca­le o il riscal­da­men­to del­le scuo­le  o a sospen­de­re del tut­to  l’erogazione di altri ser­vi­zi fon­da­men­ta­li per cit­ta­di­ni e impre­se – dichia­ra­no Pao­lo Amen­ta e Mario Ema­nue­le Alva­no, pre­si­den­te e segre­ta­rio gene­ra­le dell’ANCI Sici­lia –  è neces­sa­rio un imme­dia­to inter­ven­to da par­te del Mini­ste­ro del­le Impre­se e del Made in Ita­ly e dell’ARERA (Auto­ri­tà di Rego­la­zio­ne per l’Energia, Reti e Ambien­te) affin­ché sia­no avvia­te le neces­sa­rie ini­zia­ti­ve di carat­te­re nor­ma­ti­vo e finan­zia­rio  per evi­ta­re   il peg­gio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni finan­zia­rie degli Enti”.