Insegnava a Pantelleria Martina Gentile, legata a Messina Denaro. Arrestata

Insegnava a Pantelleria Martina Gentile, legata a Messina Denaro. Arrestata

05/12/2023 0 Di Redazione

Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro. Insegnava come supplente a Pantelleria in una scuola. Forse sconterà i domiciliari sull’isola

Mar­ti­na Gen­ti­le, la figlia di Lau­ra Bona­fe­de, l’a­mi­ca di Mat­teo Mes­si­na Dena­ro, è sta­ta arre­sta­ta dai Cara­bi­nie­ri a Pan­tel­le­ria, dove inse­gna­va – stes­so lavo­ro di sua madre – in una scuo­la come sup­plen­te. La don­na è accu­sa­ta di favo­reg­gia­men­to aggra­va­to per ave­re aiu­ta­to il boss Mat­teo Mes­si­na Dena­ro nel­la lun­ga lati­tan­za. I mili­ta­ri han­no per­qui­si­to l’a­bi­ta­zio­ne del­la Gen­ti­le nel­l’i­so­la. La posti­na pre­di­let­ta del­l’ul­ti­mo boss cor­leo­ne­se potreb­be scon­ta­re la deten­zio­ne ai domi­ci­lia­ri a Pan­tel­le­ria o a Castel­ve­tra­no dove è tut­to­ra residente.

Nel­l’or­di­nan­za di misu­ra cau­te­la­re a suo cari­co il gip di Paler­mo scri­ve che la Gen­ti­le “ade­ri­va pie­na­men­te agli idea­li mafio­si già ere­di­ta­ti dal non­no e attua­ti dal padre”, entram­bi in car­ce­re per asso­cia­zio­ne mafiosa. 

Cono­sce­va “tut­ti i mec­ca­ni­smi di con­tro­spio­nag­gio del boss Mat­teo Mes­si­na Dena­ro”. “Mar­ti­na Gen­ti­le può van­ta­re un tale patri­mo­nio di cono­scen­ze”, dice il gip, “e sul­la sua rete di coper­tu­re, tan­to da por­la stra­te­gi­ca­men­te al cen­tro, accan­to alla madre, del suo siste­ma di assi­sten­za e pro­te­zio­ne del lati­tan­te e, in tal modo, in gra­do di con­di­zio­nar­lo, inqui­nar­lo o comun­que ren­der­lo anco­ra oscu­ro nel­le mol­te par­ti anco­ra non svelate”.

Così Mat­teo Mes­si­na Dena­ro si espri­me­va su Mar­ti­na Gen­ti­le. È il 25 gen­na­io 2022 e il boss scri­ve alla sorel­la Rosa­lia Mat­teo Mes­si­na Dena­ro: “Ti con­fi­do: a me vedi che non è man­ca­to l’a­mo­re e l’af­fet­to di una figlia – è ripor­ta­to nel prov­ve­di­men­to gip Alfre­do Mon­tal­to che ha dispo­sto il prov­ve­di­men­to su richie­sta del­la DDA di Paler­mo – a, pur non essen­do mia figlia, è cre­sciu­ta con me, per tan­ti anni sia­mo sta­ti assie­me tut­ti i gior­ni, ha dato un sen­so alla mia vita soli­ta­ria, ha mol­to di me, for­se anche trop­po, ha il mio carat­te­re per­ché glie­lo ho inse­gna­to io, pero lei era pre­di­spo­sta. Oggi è una per­so­na matu­ra, non ci vedia­mo più per­ché il desti­no ha volu­to così, ma è rima­sta mol­to attac­ca­ta a me, quan­do può mi scri­ve, cre­do di esse­re sta­to for­tu­na­to ad aver­la avu­ta e ne sono orgo­glio­so di come è cre­sciu­ta anche per meri­to, so che un un gior­no la cono­sce­rai, si chia­ma Cro­ma­ti­na”. Que­st’ul­ti­mo infat­ti è uno dei nomi in codi­ce – l’al­tro era Tan oppu­re Tany – con cui il lati­tan­te si rivol­ge­va per iden­ti­fi­ca­re Mar­ti­na Gentile.

“La mia bim­ba ti cono­sce­rà”. “Dai docu­men­ti acqui­si­ti emer­ge che anche Gen­ti­le Mar­ti­na è total­men­te impre­gna­ta del­la cul­tu­ra mafio­sa, e, quel che è più gra­ve, che ella inten­de tra­sfe­ri­re i suoi mal­sa­ni ‘idea­li’ per­si­no alla figlia, come si rica­va da quel­la let­te­ra indi­riz­za­ta da Bona­fe­de Lau­ra al lati­tan­te in cui la stes­sa scri­ve che sia lei che la figlia Mar­ti­na cer­che­ran­no di far cono­sce­re alla bam­bi­na la sto­ria di Mes­si­na Dena­ro: “Mini cugi­no” (il nome in codi­ce asse­gna­to alla bim­ba, ndr) ti cono­sce­rà dai miei rac­con­ti e da quel­li di Tany (Mar­ti­na Gen­ti­le, ndr) per­ché sei sta­to trop­po impor­tan­te per noi”. È quan­to sostie­ne il gip Alfre­do Montalto.

Fon­te: TG1