Cronaca di una notte di fuoco a Pantelleria

Cronaca di una notte di fuoco a Pantelleria

18/08/2022 0 Di Angelo Parisi

La rubrica Storie dell’Isola di Angelo Parisi non poteva non trattare della notte di incendi sulla costa pantesca vissuta in prima persona.

Una cronaca spuria, che ben descrive il rincorrersi di emergenze, notizie, dubbi, azioni da intraprendere in una notte di fuoco e di vento

di Ange­lo Parisi

Gior­na­ta pesan­te quel­la di ieri.
In Comu­ne era in cor­so la con­fe­ren­za del Prof. Schäf­fer in cui illu­stra­va le sco­per­te archeo­lo­gi­che fat­te a Pan­tel­le­ria, quan­do intor­no alle 19:45 arri­va la noti­zia di due incendi.
Il for­te ven­to di sci­roc­co, le alte tem­pe­ra­tu­re e l’o­ra tar­da fan­no pen­sa­re al peg­gio. La memo­ria di quan­to avve­nu­to nel 2016 è anco­ra fresca.
Ven­go­no subi­to aller­ta­ti la Pro­te­zio­ne Civi­le, il Cor­po Fore­sta­le, i Vigi­li del Fuo­co, i Cara­bi­nie­ri Fore­sta­li. Dopo un po’ arri­va­no le pri­me noti­zie. Uno dei due incen­di è sta­to spin­to dal for­te ven­to ver­so Cala Gadir e ha inte­res­sa­to anche alcu­ne abitazioni.
Si deci­de di stac­ca­re la cor­ren­te elet­tri­ca per ragio­ni di sicurezza.
Alle 21:00 ci si reca sui luo­ghi per veri­fi­ca­re la situa­zio­ne. Si arri­va nei pres­si di Cala Gadir dove le tre auto­ci­ster­ne invia­te dal Comu­ne rifor­ni­sco­no di acqua i mez­zi di Vigi­li del Fuo­co. Il ven­to di sci­roc­co è for­te e la tem­pe­ra­tu­ra alta. Intan­to dal­la Capi­ta­ne­ria di Por­to arri­va la noti­zia che stan­no eva­cuan­do del­le per­so­ne via mare. Alla fine si saprà che sono trenta.
A Cala Gadir la situa­zio­ne sem­bra sot­to con­trol­lo, ma intan­to le fiam­me divam­pa­no nel­la zona di Cala Cot­to­ne. Alcu­ne case sono sta­te cir­con­da­te dal fuo­co, un paio ven­go­no distrutte.

Kuddia del Gadir sembra una collina infernale (foto).

Intan­to dal Dipar­ti­men­to Regio­na­le del­la Pro­te­zio­ne Civi­le giun­ge la noti­zia che in mat­ti­na­ta arri­ve­ran­no due Cana­dair e dei mez­zi antin­cen­dio boschivo.
All’u­na di not­te gli eva­cua­ti arri­va­no al Por­to di Pan­tel­le­ria. Biso­gna tro­va­re un posto dove allog­gia­re 18 per­so­ne. Si lascia Cala Gadir e si par­te in dire­zio­ne Pan­tel­le­ria. Intan­to si con­tat­ta­no le strut­tu­re per vede­re se han­no dispo­ni­bi­li­tà di came­re. Lun­go il per­cor­so il segna­le tele­fo­ni­co è debo­le, a vol­te assente.
Dopo diver­se tele­fo­na­te, si rie­sce a tro­va­re la siste­ma­zio­ne per tut­te le 16 per­so­ne, 2 nel frat­tem­po han­no tro­va­to una siste­ma­zio­ne da cono­scen­ti: 7 in una strut­tu­ra alber­ghie­ra, 3 in una casa, 4 in un’al­tra e 2 saran­no ospi­ta­ti dal Sindaco.
Pren­dia­mo qual­co­sa da bere, puz­zia­mo di fumo, e accom­pa­gnia­mo le 2 per­so­ne a casa del Sindaco.
Sono le 2:25, si ritor­na a casa. Lun­go il tra­git­to, però, a Pun­ta del­la Gat­ta­ra, le fiam­me ripar­to­no alte.

Ci fer­mia­mo di nuo­vo. Gli uomi­ni del­la Fore­sta­le sono al lavo­ro per cer­ca­re di cir­co­scri­ve­re le fiamme.
Sono le 2:45 e il ter­mo­me­tro del­l’au­to segna 36° quan­do si arri­va a casa.
La lun­ga not­te è fini­ta e final­men­te si va a ripo­sa­re in atte­sa che le pri­me luci dell’alba ci mostri­no le feri­te del­l’i­so­la e le nostre.