Unipant al Comune Pantelleria: appello per non e ipovedenti

Unipant al Comune Pantelleria: appello per non e ipovedenti

09/10/2025 0 Di Francesca Marrucci

Accessibilità a Pantelleria: UNIPANT fa appello al Sindaco e all’Assessora Pineda per rimuovere le barriere digitali per non vedenti e ipovedenti sul sito del Comune

Abbia­mo invia­to, come Uni­ver­si­tà Popo­la­re di Pan­tel­le­ria,  al Sin­da­co di Pan­tel­le­ria, Fabri­zio D’Ancona, e all’Assessore alle Poli­ti­che Socia­li, Prof.ssa Ade­le Pine­da, un appel­lo urgen­te su pro­po­sta e segna­la­zio­ne di Gia­co­mo Poli­car­do. La let­te­ra, pro­to­col­la­ta in data 8 otto­bre 2025, segna­la una “for­te cri­ti­ci­tà” sul sito isti­tu­zio­na­le del Comu­ne testa­ta pro­prio da Gia­co­mo e da altri soci ipo veden­ti: la siste­ma­ti­ca pub­bli­ca­zio­ne di atti e docu­men­ti uffi­cia­li in for­ma­ti che costi­tui­sco­no una vera e pro­pria bar­rie­ra digi­ta­le per i cit­ta­di­ni con disa­bi­li­tà visi­ve (non veden­ti e ipovedenti).

La mis­si­va, fir­ma­ta dal­lo stes­so Gia­co­mo Poli­car­do, Respon­sa­bi­le del Dipar­ti­men­to Inclu­sio­ne e Disa­bi­li­tà dell’UNIPANT, con l’avallo e l’appoggio di Pre­si­den­te, Diret­ti­vo e dagli altri Respon­sa­bi­li dei Dipar­ti­men­ti, ha inte­so richia­ma­re gli uffi­ci comu­na­li all’osservanza degli obbli­ghi di leg­ge in mate­ria di acces­si­bi­li­tà, chie­den­do a Sin­da­co e Vice­sin­da­co di far­si tramite.

PDF immagine e Legge Stanca

Secon­do quan­to con­sta­ta­to da Gia­co­mo Poli­car­do, sicu­ra­men­te il più tito­la­to a segna­la­re un pro­ble­ma che a chi non ha pro­ble­mi con la vista non è noto, il pro­ble­ma più gra­ve e dif­fu­so riguar­da la pub­bli­ca­zio­ne di atti (come deli­be­re, deter­mi­ne e avvi­si) in for­ma­to PDF non acces­si­bi­le. Spes­so si trat­ta dei cosid­det­ti “PDF imma­gi­ne”, gene­ra­ti da scan­sio­ni di docu­men­ti cartacei.

Que­sti file – sot­to­li­nea il Respon­sa­bi­le del Dipar­ti­men­to Inclu­sio­ne e Disa­bi­li­tà dell’UNIPANT – non sono rico­no­sciu­ti dai soft­ware di let­tu­ra per non veden­ti (screen rea­der) e non pos­so­no esse­re pro­ces­sa­ti come testo“. 

Pro­ba­bil­men­te il pro­ble­ma deri­va dal­la poca cono­scen­za degli uffi­ci sul­le diver­se tipo­lo­gie di PDF dispo­ni­bi­li, che por­ta mol­ti uffi­ci pub­bli­ci a cre­de­re che il for­ma­to PDF/A richie­sto per le PA sia per for­za non acces­si­bi­le. Nien­te di più sba­glia­to. I Comu­ni spes­so pub­bli­ca­no PDF imma­gi­ne sem­pli­ci, che pos­so­no anche esse­re sal­va­ti come PDF/A‑1b, ma riman­go­no inac­ces­si­bi­li per­ché non con­ten­go­no il livel­lo di testo e strut­tu­ra richie­sto dal­la Leg­ge Stan­ca per l’inclusione (infat­ti B sta per ‘base’, solo imma­gi­ne). Il model­lo da usa­re è inve­ce il PDF A‑1a, dove A sta pro­prio per acces­si­bi­le, for­ma­to che si può otte­ne­re anche onli­ne gra­tui­ta­men­te da mol­ti siti.

L’UNIPANT ha ricor­da­to al Sin­da­co che la nor­ma­ti­va vigen­te impo­ne di garan­ti­re l’accesso uni­ver­sa­le ai docu­men­ti informatici:

  • La Leg­ge n. 4/2004 (Leg­ge Stan­ca) sta­bi­li­sce chia­ra­men­te che i siti web, le appli­ca­zio­ni e i rela­ti­vi con­te­nu­ti del­la Pub­bli­ca Ammi­ni­stra­zio­ne devo­no esse­re acces­si­bi­li per abbat­te­re le bar­rie­re digitali.
  • La Diret­ti­va UE 2016/2102, rece­pi­ta in Ita­lia, ha este­so tale obbli­go di con­for­mi­tà agli stan­dard inter­na­zio­na­li (WCAG) anche ai docu­men­ti non web (come gli alle­ga­ti e gli atti pub­bli­ca­ti nell’Albo Pre­to­rio o nel­la sezio­ne Ammi­ni­stra­zio­ne Trasparente).

Un obbligo di legge, ma soprattutto un dovere etico

Sot­to­li­nean­do che l’accessibilità digi­ta­le è un “obbli­go di leg­ge e un dove­re eti­co” che assi­cu­ra il prin­ci­pio di non discri­mi­na­zio­ne e di inclu­sio­ne, UNIPANT ha chie­sto al Sin­da­co e all’Assessore di inter­ve­ni­re con la mas­si­ma urgen­za affinché:

  1. Ven­ga ema­na­ta una cir­co­la­re o diret­ti­va inter­na a tut­ti gli Uffi­ci Comu­na­li per una imme­dia­ta e rigo­ro­sa osser­van­za del­la Leg­ge Stanca.
  2. Ven­ga imme­dia­ta­men­te sospe­sa la pub­bli­ca­zio­ne di atti e docu­men­ti fon­da­men­ta­li in for­ma­ti non acces­si­bi­li. Tut­ti i nuo­vi atti, spe­cial­men­te i PDF, dovran­no esse­re gene­ra­ti con il livel­lo mini­mo di acces­si­bi­li­tà OCR (ovve­ro con testo sele­zio­na­bi­le e leggibile).
  3. Il Comu­ne pub­bli­chi e man­ten­ga aggior­na­ta la Dichia­ra­zio­ne di Acces­si­bi­li­tà del sito, inclu­den­do un refe­ren­te e un cana­le per il “Mec­ca­ni­smo di Feed­back” che con­sen­ta ai cit­ta­di­ni diver­sa­men­te abi­li di segna­la­re pron­ta­men­te le inaccessibilità.

L’Università Popo­la­re, che sta lavo­ran­do su que­sti prin­ci­pi anche a livel­lo di pro­get­ta­zio­ne euro­pea per il ter­ri­to­rio pan­te­sco, ha con­clu­so l’appello con­fi­dan­do in una “pron­ta e riso­lu­ti­va azio­ne per por­re fine a que­sta esclu­sio­ne digi­ta­le“, con­fi­dan­do nel­la sen­si­bi­li­tà dimo­stra­ta fino­ra su que­ste impor­tan­ti tema­ti­che dal Pri­mo Cit­ta­di­no e dal­la Vice­sin­da­ca, e ponen­do­si a dispo­si­zio­ne per col­la­bo­ra­re sul­la materia.

Fran­ce­sca Marrucci
Pre­si­den­te Unipant