A Pantelleria è tornata la falena Orgyia trigotephras

A Pantelleria è tornata la falena Orgyia trigotephras

13/06/2025 0 Di Redazione

A Pantelleria segnalata la presenza della falena Orgyia trigotephras: il Parco Nazionale ricorda gli accorgimenti per gli escursionisti nei sentieri

L’Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria infor­ma che si è regi­stra­ta nuo­va­men­te la pre­sen­za del­la fale­na Orgy­ia tri­go­te­ph­ras nel­le aree bosca­te di Pan­tel­le­ria. I moni­to­rag­gi, ini­zia­ti sin dal mese di mar­zo anche gra­zie alle segna­la­zio­ni del­le Gui­de Uffi­cia­li del Par­co Nazio­na­le, han­no per­mes­so di indi­vi­dua­re le pri­me zone di infe­sta­zio­ne, che sono il Pas­so del Khár­kh (fra Mon­ta­gna Gran­de e Mon­te Gibé­le) e il Miliák (area boschi­va attor­no alla Grot­ta dei Bri­gan­ti, nota alla popo­la­zio­ne turi­sti­ca col nome di “bosco del­le fate”) e, sep­pu­re con mino­re inten­si­tà, Kúd­dia Mida.

Orgy­ia tri­go­te­ph­ras, già pre­sen­te negli anni pas­sa­ti con den­si­tà mag­gio­ri, è una spe­cie poli­fa­ga che si nutre su nume­ro­se spe­cie vege­ta­li, fra le spe­cie pan­te­sche lec­cio, cor­bez­zo­lo, len­ti­sco, eri­ca, ecc. Al momen­to non si han­no segna­la­zio­ni per le col­ti­va­zio­ni pantesche.

 

La situa­zio­ne è stret­ta­men­te moni­to­ra­ta dal­l’En­te Par­co in col­la­bo­ra­zio­ne con la Prof. Gabriel­la Lo Ver­de (Univ. Paler­mo – Dip. SAAF), refe­ren­te del Par­co per gli stu­di sul­la distri­bu­zio­ne degli inset­ti impol­li­na­to­ri. A tal pro­po­si­to saran­no effet­tua­ti inter­ven­ti di con­trol­lo bio­lo­gi­co con l’utilizzo di un pro­dot­to a base di Bacil­lus thu­rin­gien­sis sub­sp. kur­sta­ki (il cep­po atti­vo con­tro i lepi­dot­te­ri), da appli­ca­re irro­ran­do esclu­si­va­men­te le pian­te con pre­sen­za di bru­chi e quel­le limi­tro­fe, così da mini­miz­za­re l’impatto sul­la fau­na di lepi­dot­te­ri del­le aree coin­vol­te nel fenomeno.

Le aree a vege­ta­zio­ne arbu­sti­va e arbo­rea a Pan­tel­le­ria pos­so­no esse­re fre­quen­ta­te adot­tan­do alcu­ni sem­pli­ci accor­gi­men­ti, al fine di evi­ta­re il con­tat­to con le seto­le urti­can­ti che carat­te­riz­za­no i bru­chi di que­ste spe­cie. Nel perio­do di pre­sen­za dei bru­chi, il per­so­na­le adi­bi­to alla cura dei boschi deve obbli­ga­to­ria­men­te indos­sa­re pan­ta­lo­ni lun­ghi e magliet­te che copra­no le brac­cia al fine di evi­ta­re il con­tat­to con la pel­le. Gli escur­sio­ni­sti devo­no segui­re le stes­se indi­ca­zio­ni, di segui­to elencate:

 – evi­ta­re l’ingresso in aree den­sa­men­te bosca­te e cespu­glio­se (in par­ti­co­la­re Gibé­le e Mon­ta­gna Grande);

- cam­mi­na­re al cen­tro dei sen­tie­ri, evi­tan­do di avvi­ci­nar­si alle pian­te ai mar­gi­ni, dove è più pro­ba­bi­le incon­tra­re larve;

- evi­ta­re di por­ta­re con sé bam­bi­ni ed ani­ma­li da com­pa­gnia in aree dove è sta­ta segna­la­ta la pre­sen­za dei lepidotteri;

- indos­sa­re pan­ta­lo­ni lun­ghi e magliet­te che copra­no le brac­cia al fine di evi­ta­re il con­tat­to con la pelle;

- con­trol­la­re atten­ta­men­te gli indu­men­ti al ter­mi­ne del­le escur­sio­ni e ispe­zio­na­re l’a­bi­ta­co­lo del vei­co­lo sul qua­le si viag­gia, per ridur­re il rischio di dif­fu­sio­ne del­le larve;

- evi­ta­re il con­tat­to diret­to con le lar­ve di Orgy­ia tri­go­te­ph­ras. Se è neces­sa­rio maneg­gia­re sem­pre guan­ti, per pre­ve­ni­re irri­ta­zio­ni cuta­nee o altre reazioni.