
Panteschi bloccati a Trapani lamentano troppo pochi i biglietti residenti
24/04/2025In questi giorni di festa, molti residenti panteschi sono bloccati all’aeroporto di Trapani in lista d’attesa per tornare sull’isola.
Una situazione che accade spesso, non solo per questioni climatiche, ma perché i biglietti per residenti vanno tutti esauriti. Come ovviare alla situazione?
di Gina Addolorato
A Pantelleria, agli isolani che si allontanano temporaneamente dall’isola succede così: si parte in vacanza, ma si finisce per essere prigionieri in ‘terra straniera’. Eh sì, perché per chi ama l’isola ogni luogo diverso da essa è ‘terra straniera’, bella da visitare, utile magari, ma poi si deve tornare a casa.
Quando poi arrivano finalmente le feste e si ha qualche giorno da trascorrere fuori dalla quotidianità, si decide di lasciare l’isola per trascorrere i giorni di ferie magari con parenti lontani o per portare i bambini in un parco, oppure a visitare le bellezze delle nostra terra…
Sì, tutto bello, ma poi… si finisce per rimanere intrappolati in un aeroporto o davanti ad un porto, aspettando di sapere se e quando si potrà tornare sull’isola.
Che si fa se non si trovano i posti per tornare sui voli dell’unica compagnia aerea utile per l’isola?
Si prova con la lista d’attesa. Ed è allora che si assiste a scene da film: bambini buttati giù dal letto di mattina presto, ore e ore ad aspettare in aeroporto, incontri fortuiti o obbligati con tante persone, molte di queste pendolari e turisti, che invece i biglietti li hanno trovati prenotandoli molto prima e partono.
Noi isolani, spesso convinti che un posto per i residenti lo troviamo sempre, invece, restiamo in aeroporto ad aspettare e a pagare la troppa fiducia nel destino.
I bambini devono rientrare a scuola e non nascondono insofferenza, mostrandosi già stanchi e annoiati, altri hanno appuntamenti, scadenze, urgenze e sono preoccupati. Altri siedono rassegnati, cercando di prenderla con filosofia.
Molte volte l’unica soluzione è fare i biglietti da non residente, perché sono proprio quelli dei residenti che risultano esauriti più spesso, in specie dopo che il trasporto navale, pur conservando gli stessi tempi di percorrenza, ha aumentato le tariffe in questi ultimi anni e andare in nave non conviene più come prima. E meno male che l’ultimo aumento è stato, per ora, scongiurato, altrimenti avremmo assistito all’assalto degli aerei!
Ma per chi l’aereo l’ha già scelto ed era convinto andasse tutto liscio e che si potesse fare il biglietto all’ultimo come succedeva per la nave, come nelle migliori tradizioni isolane, c’è una brutta sorpresa.
Quindi non rimane che stare lì ad aspettare e se ci si lamenta sui social si viene anche derisi dai soliti ‘esperti della qualunque’ che danno gratuitamente lezioni di vita non richieste.
Le chiacchiere però non risolvono e ci si ritrova a riprenotare la camera in albergo, almeno per non rimanere per strada con i bambini. Altri guardano sconsolati i tabelloni nella speranza di vedere luce o magari l’isola in lontananza e si continua ad aspettare.
I tempi sono cambiati, non sono più pochi i residenti che scelgono l’aereo per sposarsi e soprattutto fruiscono della tariffe residenti anche i pendolari che lavorano sull’isola. È ormai ovvio che i posti riservati non bastano più.
Cosa fare per non costringere gli isolani a pagare di più un servizio che hanno diritto ad avere scontato?
Magari non mettere un numero fisso di tariffe residenti aiuterebbe, perché poi sta al banco del check-in controllare che non si abusi del privilegio e sono comunque costi che la Regione Siciliana dovrebbe rimborsare alla compagnia.

Sono nata a Pantelleria e di professione faccio la house manager e la chef per passione. Mi piace scrivere perché penso che l’informazione va portata a conoscenza di tutti e tante volte aiuta molto le persone, soprattutto nel sociale. Mi piace mettermi a disposizione per gli altri perché mi fa stare bene con me stessa.