Pantelleria a Reggio Emilia per acquisire il modello di relazione con gli asini

28/03/2025 0 Di Redazione

Pantelleria a Reggio Emilia per acquisire il modello di relazione con gli asini per creare una nuova offerta turistica, percorsi didattici e inclusione sociale

Pren­de sem­pre più for­ma, per Pan­tel­le­ria, la crea­zio­ne di una nuo­va offer­ta eco­tu­ri­sti­ca che, attra­ver­so un siste­ma coor­di­na­to di ser­vi­zi, pos­sa rispon­de­re ad una doman­da esi­gen­te del turi­sta. L’elemento sostan­zia­le di que­sta pro­get­ta­zio­ne è l’asino pan­te­sco, al cen­tro del­le futu­re atti­vi­tà escur­sio­ni­sti­che, didat­ti­che, edu­ca­ti­ve, ricrea­ti­ve e tera­peu­ti­che che saran­no rea­liz­za­te a con­clu­sio­ne del per­cor­so for­ma­ti­vo pro­mos­so dall’Ente Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pan­tel­le­ria, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Dipar­ti­men­to di Svi­lup­po Rura­le e Ter­ri­to­ria­le del­la Regio­ne Sici­lia­na e con sog­get­ti spe­cia­liz­za­ti nel set­to­re come ARIA APERTA SNC, Pet The­ra­py Doc­tor Dog APS e l’Asineria di Reg­gio Emilia.

A segui­to dell’importante lavo­ro svol­to dal Dipar­ti­men­to Regio­na­le del­lo Svi­lup­po Rura­le e Ter­ri­to­ria­le Ser­vi­zio 17 – Ser­vi­zio per il Ter­ri­to­rio di Tra­pa­ni, che ha con­sen­ti­to di recu­pe­ra­re la raz­za di asi­nel­lo pan­te­sco, a rischio estin­zio­ne, è sta­to avvia­to il per­cor­so per la pre­pa­ra­zio­ne di per­so­na­le qua­li­fi­ca­to allo svol­gi­men­to di atti­vi­tà con gli asi­ni e alla loro gestio­ne. Si sta svol­gen­do in que­sti gior­ni, pres­so la fat­to­ria di ani­ma­zio­ne ambien­ta­le “L’asino di Ario­sto” di Reg­gio Emi­lia, la secon­da fase del cor­so “pro­pe­deu­ti­co – base coa­diu­to­re asi­no – avan­za­to” che coin­vol­ge­rà, fino al 30 mar­zo, i set­te par­te­ci­pan­ti sot­to la gui­da degli esper­ti Mas­si­mo Mon­ta­na­ri, Nico­let­ta Teso, Manuel Savio­li, per appro­fon­di­re la cono­scen­za del­le poten­zia­li­tà dell’utilizzo dell’asino in con­te­sti natu­ra­li­sti­ci e ambien­ta­li. Pre­sen­te anche Mil­ko Vita­le, geo­lo­go dell’Ente Par­co non­ché refe­ren­te del pro­get­to, per poter matu­ra­re la giu­sta con­sa­pe­vo­lez­za del­le que­stio­ni da affron­ta­re nel­l’im­ple­men­ta­zio­ne del pro­get­to su Pantelleria.

Per il com­mis­sa­rio straor­di­na­rio dell’Ente Par­co, Ita­lo Cuc­ci, que­sta espe­rien­za, ripor­ta­ta sull’isola, rap­pre­sen­ta una ven­ta­ta di nuo­ve pos­si­bi­li­tà in quan­to sarà da sti­mo­lo alla comu­ni­tà loca­le per costrui­re un’associazione d’impresa dedi­ca­ta all’offerta espe­rien­zia­le com­ple­ta con gli asini.

Duran­te que­sta set­ti­ma­na i cor­si­sti sono impe­gna­ti, non solo in atti­vi­tà teo­ri­che ma soprat­tut­to pra­ti­che e ope­ra­ti­ve nell’ambiente all’aria aper­ta, per amplia­re le com­pe­ten­ze per la gestio­ne degli asi­ni, il loro accu­di­men­to e spa­zia­re nel­le varie atti­vi­tà di ani­ma­zio­ne, come i labo­ra­to­ri di rela­zio­ne con il pub­bli­co. “Una par­te­ci­pa­zio­ne atti­va e pie­na di entu­sia­smo quel­la dei pan­te­schi – affer­ma Mas­si­mo Mon­ta­na­ri – che rap­pre­sen­ta un otti­mo segna­le per svi­lup­pa­re un’azione con­cre­ta sull’isola, poten­do crea­re una real­tà ope­ran­te sul ter­ri­to­rio dove l’asino è un con­dut­to­re e soprat­tut­to l’elemento di lega­me tra gui­de ope­ra­to­ri e le per­so­ne che ven­go­no accom­pa­gna­te”. I pro­get­ti, con il coin­vol­gi­men­to degli asi­ni, avran­no anche un ambi­to di azio­ne nel socia­le per la comu­ni­tà pan­te­sca crean­do siner­gie con gli orga­ni­smi che si occu­pa­no del­le per­so­ne fra­gi­li. Inol­tre, l’i­so­la potrà occu­pa­re una posi­zio­ne di rilie­vo nel­l’am­bi­to del­l’e­spe­rien­za trek­king anche di più gior­ni iti­ne­ran­te lun­go la rete dei sen­tie­ri Cai.