Piccole storie di noi di Pantelleria… l’estate raccontata da chi vive sull’isola

Piccole storie di noi di Pantelleria… l’estate raccontata da chi vive sull’isola

09/09/2024 0 Di Silvia Nemeckova

Storie dall’Isola si arricchisce dei testi di Silvia Nemeckova che da pantesca ormai acquisita, ci racconta l’isola dal punto di vista di chi ci vive. Questo il suo primo pezzo delle… piccole storie di noi di Pantelleria

di Sil­via Nemeckova*

L’estate a Pantelleria

L’estate a Pan­tel­le­ria è come un pran­zo o cena di una festa importante.

Giu­gno è un anti­pa­sto, quan­do arri­va: si comin­cia a man­gia­re, si gusta e si aspet­ta­no i piat­ti successivi.

Luglio è il pri­mo piat­to. L’assaggio dell’antipasto ormai ha pre­pa­ra­to lo sto­ma­co alla con­ti­nua­zio­ne del man­gia­re e noi a Pan­tel­le­ria con­ti­nuia­mo a vive­re l’estate uffi­cial­men­te. Ce la gustia­mo pro­fon­da­men­te, con tut­to il gusto che offre. Il pri­mo piat­to è sem­pre pia­ce­vo­le, lo sto­ma­co non è anco­ra pie­no. Il cal­do a Pan­tel­le­ria non è anco­ra fasti­dio­so, seb­be­ne lo si sen­ta. Sap­pia­mo anco­ra resistere.

Ago­sto. Beh, ago­sto è il secon­do piat­to. Già lo sto­ma­co è abba­stan­za pie­no e noi ago­sto con il suo cal­do lo comin­cia­mo a sen­ti­re pesan­te. Il secon­do piat­to si man­gia, anche se con un po’ di fati­ca, ma si man­gia. Così ago­sto si deve vive­re con tut­to quel­lo che offre: il cal­do, tan­ti turi­sti, tan­to lavo­ro, tan­ta con­fu­sio­ne, ormai con tan­ta stan­chez­za, aspet­tan­do che quel cal­do fini­sca il più pre­sto possibile.

Set­tem­bre. Set­tem­bre è come un dol­ce, un des­sert. C’è chi anco­ra rie­sce a man­gia­re, chi ha anco­ra lo spa­zio nel­lo sto­ma­co, e c’è chi lo ormai rifiu­ta, per­ché non ce la fa più. A set­tem­bre si aspet­ta la fine: la fine dell’estate; la fine del cal­do anco­ra esti­vo. Qual­cu­no non ce la fa a man­gia­re il dol­ce, ma qual­cu­no anco­ra lo man­gia volen­tie­ri, se lo gusta anco­ra volentieri.

Otto­bre. Otto­bre, che dire, otto­bre è la frut­ta fre­sca dopo tut­ti i pasti. A otto­bre il cal­do è sola­men­te per i for­ti. Noi a Pan­tel­le­ria dob­bia­mo esse­re tut­ti for­ti e sop­por­ta­re anco­ra quel cal­do che ogni tan­to è for­te come ad ago­sto. La frut­ta fre­sca alla fine del pasto ci aiu­ta a dige­ri­re i pasti pre­ce­den­ti e abbon­dan­ti. L’estate a Pan­tel­le­ria è abbon­dan­te, non ci rispar­mia di niente.

Novem­bre? Beh, anche novem­bre a Pan­tel­le­ria è par­te anco­ra dell’estate. Chi l’ha vis­su­to, lo sa. Novem­bre è come un sor­bet­to al limo­ne a fine del pasto. Per dige­ri­re. Per dir­ci che ce l’abbiamo fat­ta. Abbia­mo man­gia­to tut­to quel­lo che ci ave­va­no offer­to e abbia­mo supe­ra­to l’estate con tut­to ciò che ci offre Pantelleria.

L’estate a Pan­tel­le­ria è per i for­ti. E noi sia­mo for­ti! Anzi sia­mo for­tis­si­mi! Insuperabili.


Coper­ti­na di Tom­ma­so Brignone


*dal Labo­ra­to­rio di Gior­na­li­smo UNIPANT