PANTELLERIA: IL SUONO DELLA TERRA Tavola Rotonda del 5 ottobre 2021 dal titolo PANTELLERIA E…
Minzi, Pantelleria, il mare e il suo libro: in attesa dell’Area Marina Protetta
17/08/2024Paolo Minzi, Classe 1945, chirurgo e ortopedico di successo ha presentato al Castello il suo libro sulla Pantelleria sottomarina
di Lucia Boldi
Posti esauriti in pochi minuti per la presentazione del libro fotografico “Pantelleria la Magnifica – Un patrimonio da proteggere” di Paolo Minzi, nel Cortile interno del Castello Medievale, il 12 Agosto scorso.
Un fresco venticello ha deliziato i presenti, un pubblico selezionato di rotariani e intellighenzia locale o agostana, che hanno potuto apprezzare foto e racconti del noto chirurgo ortopedico che, ancora a 79 anni, è pieno di energia e riesce a scendere quasi a 100 metri di profondità. La sua sposa da pochissimi anni, la bella Elena, affascinante signora dai capelli fulvi è stata colei che lo ha convinto a scrivere il libro e a raccogliere le foto più belle fra le 2500 scattate nei fondali del mare di Pantelleria, durante un periodo di forzato immobilismo a causa di un operazione alla schiena.
“Ho viaggiato tantissimo nella mia vita – ha affermato l’autore – ma fondali colorati e stupefacenti come quelli di Pantelleria non ne ho visti. Pantelleria è una “puttana” dal fascino indimenticabile”
Affermazione alquanto particolare e ripetuta diverse volte, suscitando sempre applausi fra il pubblico. La bellezza dell’isola che tutti possiamo osservare non è che la superficie di una magnificenza della Natura: paesaggi mozzafiato, tramonti, montagne e distese interminabili di vigne sono nulla rispetto alla Pantelleria a 50 mt di profondità: lì sotto c’è un mondo colorato, ricco di specie uniche, oltre che un senso di pace e una connessione con qualcosa più grande di noi: “Elena non deve sapere che scendo ancora a queste profondità, perché si preoccuperebbe per me e io non voglio turbarla.”
È stata una continua dichiarazione d’amore questa presentazione del libro di Paolo Minzi, frequentatore da sempre dell’isola, una doppia dichiarazione, ripetuta innumerevoli volte per la bella Elena e la magnifica “puttana”.
Alla domanda se si sentisse più un fotografo o un chirurgo ortopedico, ha risposto che l’importante è fare tutto con passione. Lui è tutte e due le cose, forse più un fotografo con la passione per l’ortopedia.
Sia la presidentessa del Rotary Pantelleria, Mimmi Panzarella, che il sindaco Fabrizio D’Ancona sono passati fra le sue mani miracolose di ortopedico, e visti gli applausi, le numerose stampelle fra i presenti e le prime file di sedie riservate a chi soffrisse di mal di schiena, siamo certi che buona parte del pubblico gli fosse riconoscente.
Sfogliando le pagine del libro freschissimo di stampa (luglio 2024) si rimane incantati dal tripudio di colori e di forme, da racconti e notizie su specie e loro caratteristiche peculiari.
La sua prima fotocamera subacquea è stata una Calypso Nikon, con la quale ha scattato foto della sua puttana che, come si fa con le foto di una fidanzata, metteva nel comodino.
Impossibile non rimanere incantati dalla varietà di foto, circa 80, scelte fra più di duemila scatti. “Pantelleria da alcuni anni è diventata uno dei più bei Parchi Nazionali d’Italia – ha affermato Paolo Minzi – manca adesso solo un’Area Marina Protetta a tutela del suo mare e dei suoi abitanti. Per me e per tutti gli abitanti dell’isola sarebbe il coronamento di un sogno!”
Lucia Boldi, nata a Palermo nel 1961, ama definirsi una collezionista di storie e di emozioni. Da giovanissima ha firmato articoli di attualità per il giornale L’Ora. Negli anni ottanta, nella storica via Libertà, ha aperto una boutique, diventata presto luogo di nicchia per le appassionate di moda. Per quasi quarant’anni ha ricercato la bellezza nei vestiti e fatto emozionare tante donne grazie alla linea ardita di un abito, alla consistenza eterea di un caftano in seta o alla forma originale di una collana. Quando la moda ha smesso di darle il batticuore, ha scoperto che con la penna poteva ricreare lo stesso incanto. Scegliere le collezioni o scrivere libri sono due attività che, a suo dire, si somigliano: si tratta sempre di esprimere la propria personalità e i propri sentimenti, anche se in maniera diversa. Cucurummà è il suo romanzo d’esordio.