Rubrica del Mare, entra in vigore la Legge “Salvamare”. Cosa cambia?

Rubrica del Mare, entra in vigore la Legge “Salvamare”. Cosa cambia?

03/08/2022 0 Di Flavio Silvia

Entra in vigore la Legge Salvamare che regolamenta lo smaltimento dei rifiuti raccolti in mare e non solo. Cosa cambia?

Il 25 giu­gno 2022 è entra­ta in vigo­re la leg­ge  “Sal­va­ma­re” recen­te­men­te pub­bli­ca­ta in Gaz­zet­ta Uffi­cia­le che,  per­se­gue la fina­li­tà di con­tri­bui­re al risa­na­men­to del­l’e­co­si­ste­ma mari­no e alla pro­mo­zio­ne del­l’e­co­no­mia cir­co­la­re, non­ché alla sen­si­bi­liz­za­zio­ne del­la col­let­ti­vi­tà per la dif­fu­sio­ne di model­li com­por­ta­men­ta­li vir­tuo­si rivol­ti alla pre­ven­zio­ne del feno­me­no del­l’ab­ban­do­no dei rifiu­ti in mare, nei laghi, nei fiu­mi e nel­le lagu­ne e alla cor­ret­ta gestio­ne degli stessi.

Tra le prin­ci­pa­li novi­tà intro­dot­te dal­la Leg­ge Sal­va­ma­re ritro­via­mo la defi­ni­zio­ne di “rifiu­ti acci­den­tal­men­te pesca­ti” che fa rife­ri­men­to ai “rifiu­ti rac­col­ti in mare, nei laghi, nei fiu­mi e nel­le lagu­ne dal­le reti duran­te le ope­ra­zio­ni di pesca e quel­li rac­col­ti occa­sio­nal­men­te in mare, nei laghi, nei fiu­mi e nel­le lagu­ne con qua­lun­que mez­zo”, e di “rifiu­ti volon­ta­ria­men­te rac­col­ti” qua­li rifiu­ti rac­col­ti nel cor­so del­le cam­pa­gne di puli­zia del mare, dei laghi, dei fiu­mi e del­le lagune.
Al riguar­do la nor­ma equi­pa­ra i rifiu­ti acci­den­tal­men­te pesca­ti ai rifiu­ti pro­dot­ti dal­le navi, men­tre il con­fe­ri­men­to del rifiu­to pre­ve­de Auto­ri­tà com­pe­ten­ti dif­fe­ren­ti a secon­da del­la sede del con­fe­ri­men­to e del­la tipo­lo­gia di rifiu­to. In par­ti­co­la­re, qua­lo­ra il con­fe­ri­men­to dei rifiu­ti avven­ga in un por­to sede di Auto­ri­tà di siste­ma por­tua­le (ASP); l’Autorità com­pe­ten­te sarà sem­pre quest’ultima; qua­lo­ra inve­ce il con­fe­ri­men­to avven­ga in un por­to fuo­ri dal­la pre­det­ta ter­ri­to­ria­li­tà, i Comu­ni com­pe­ten­ti, nel­l’am­bi­to del­la gestio­ne dei rifiu­ti urba­ni, dispon­go­no che i rifiu­ti acci­den­tal­men­te pesca­ti sia­no con­fe­ri­ti ad appo­si­te strut­tu­re di rac­col­ta. Rispet­to al pre­ce­den­te regi­me nor­ma­ti­vo, pre­ve­de la gra­tui­tà del con­fe­ri­men­to dei rifiu­ti acci­den­tal­men­te pesca­ti all’impianto por­tua­le di rac­col­ta pre­via pesatura.
Inol­tre, è pre­vi­sto che con Decre­to del Mini­stro del­le poli­ti­che agri­co­le ali­men­ta­ri e fore­sta­li, di con­cer­to con il Mini­stro del­la tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca, sia­no indi­vi­dua­te misu­re pre­mia­li nei con­fron­ti del coman­dan­te del pesche­rec­cio che con­fe­ri­sce a ter­ra i rifiu­ti pesca­ti acci­den­tal­men­te in mare nel cor­so del­la bat­tu­ta di pesca.
La Leg­ge di cui par­lia­mo ha det­ta­to dispo­si­zio­ni fina­liz­za­te a disci­pli­na­re lo svol­gi­men­to del­le cam­pa­gne di puli­zia fina­liz­za­te alla rac­col­ta volon­ta­ria di rifiu­ti. Infat­ti, ai rifiu­ti volon­ta­ria­men­te rac­col­ti duran­te le cam­pa­gne di puli­zia si appli­ca­no le nor­me det­ta­te per i rifiu­ti acci­den­tal­men­te pesca­ti. Di con­se­guen­za, anche per i rifiu­ti volon­ta­ria­men­te rac­col­ti vige l’ob­bli­go di con­fe­ri­men­to gra­tui­to all’im­pian­to por­tua­le di raccolta.
Inve­ce a pro­po­si­to del pro­ble­ma del­le alghe spiag­gia­te la nor­ma ha intro­dot­to impor­tan­ti novi­tà in tema di gestio­ne del­le bio­mas­se vege­ta­li spiag­gia­te che potran­no esse­re reim­mes­se nel­l’am­bien­te natu­ra­le, anche median­te il riaf­fon­da­men­to in mare o il tra­sfe­ri­men­to nel­l’a­rea retro­du­na­le o in altre zone comun­que appar­te­nen­ti alla stes­sa area geografica.
La Leg­ge Sal­va­ma­re sta­bi­li­sce inol­tre, che pos­so­no esse­re effet­tua­te cam­pa­gne di sen­si­bi­liz­za­zio­ne per il con­se­gui­men­to del­le fina­li­tà del­la stes­sa leg­ge, del­le stra­te­gie per l’am­bien­te mari­no e degli obiet­ti­vi del­la Agen­da 2030 per lo svi­lup­po soste­ni­bi­le. Si pre­ve­de, altre­sì, la pro­mo­zio­ne, nel­le scuo­le di ogni ordi­ne e gra­do, di atti­vi­tà sul­l’im­por­tan­za del­la con­ser­va­zio­ne del­l’am­bien­te e, in par­ti­co­la­re, del mare e del­le acque inter­ne, non­ché del­le cor­ret­te moda­li­tà di con­fe­ri­men­to dei rifiuti.
Nel­le scuo­le sono inol­tre pro­mos­se le pra­ti­che di con­fe­ri­men­to dei rifiu­ti e sul recu­pe­ro e riu­so dei beni. In più con una modi­fi­ca all’art. 52, com­ma 3 del D. Lgs n. 171/2005, si pre­ve­de che in occa­sio­ne del­la cele­bra­zio­ne pres­so gli isti­tu­ti sco­la­sti­ci di ogni ordi­ne e gra­do del­la “Gior­na­ta del mare” le ini­zia­ti­ve pro­mos­se per la cono­scen­za del mare fac­cia­no rife­ri­men­to anche alle misu­re per la pre­ven­zio­ne e il con­tra­sto del feno­me­no del­l’ab­ban­do­no dei rifiu­ti in mare.
Con­si­de­ra­to que­sto impor­tan­te tra­guar­do nor­ma­ti­vo, rag­giun­to dopo anni di atte­sa, la sfi­da ora è quel­la di dare ognu­no, nel pro­prio pic­co­lo, il pro­prio con­tri­bu­to per sal­va­re i nostri mari, oggi in uno sta­to di pro­fon­do degrado.
L’appello lan­cia­to dagli uomi­ni del­la Guar­dia Costie­ra, rivol­to a tut­ti i dipor­ti ed i frui­to­ri del­le coste iso­la­ne, è quel­lo di pre­sta­re la pro­pria ope­ra a favo­re del mare, sot­traen­do anche pochi minu­ti alle pro­prie gior­na­te di mare, per dedi­car­si alla rac­col­ta dei rifiu­ti ormai “popo­la­no” i nostri mari e le nostre coste.
Chiu­dia­mo con un pen­sie­ro dell’oceonografa Syl­via Ear­le:

“Ci rimane poco tempo per risolvere la questione plastica. Ma bisogna fare in fretta. Siamo ancora in gara per cambiare rotta.”

Le deci­sio­ni che pren­de­re­mo nei pros­si­mi anni con­di­zio­ne­ran­no quel­lo che sarà la vita sul nostro pia­ne­ta per i pros­si­mi 10 mila anni”