Pantelleria, ci scrive la mamma: Leon in sciopero della fame e della sete

Pantelleria, ci scrive la mamma: Leon in sciopero della fame e della sete

05/07/2022 0 Di Redazione

Pantelleria: Giuseppe ucciso dal proibizionismo, Leon in sciopero della fame e della sete

“2005–2022: La caccia alle streghe continua”

Ami­ci e paren­ti pan­te­schi, cugi­ni tutti,

fru­gan­do per caso fra i miei archi­vi sto­ri­ci, ho ritro­va­to un arti­co­lo di gior­na­le che vor­rei con­di­vi­de­re con voi. Lo voglio con­di­vi­de­re attra­ver­so una let­te­ra che indi­riz­zo a Giu­sep­pe. La indi­riz­zo a lui, per­ché è lui che chie­de di esse­re ricor­da­to, nomi­na­to e non solo.

Caro­le Bernardo

Caris­si­mo Giuseppe,

era il 23 mar­zo 2005 quan­do ci hai lascia­to, sui­ci­dan­do­ti. Per non dimen­ti­ca­re, misi da par­te l’articolo che ripor­ta­va la noti­zia, scrit­to dal gior­na­li­sta Alfre­do Peco­ra­ro, appar­so su “Il Manifesto”.

Pro­prio que­sto arti­co­lo, il 3 luglio 2022, è usci­to fuo­ri come un coni­glio dal cap­pel­lo. Tito­lo­ne: “Ucci­so dal proi­bi­zio­ni­smo”. Sot­to­ti­to­lo: “Sici­lia, arre­sta­to per pochi gram­mi di mar­jua­na s’impicca pri­ma del pro­ces­so” L’ho let­to, mi sono com­mos­sa e mi sono det­ta, che tu vole­vi esse­re nominato.

Ecco­mi, sono qui, ti nomi­no, com­men­tan­do lo scrit­to di Alfre­do Peco­ra­ro. Sai, arti­co­li che denun­cia­no “la cac­cia alle stre­ghe” non esi­sto­no più, mi sem­bra di leg­ge­re solo arti­co­li che sosten­go­no e applau­do­no a ”leg­gi che demo­niz­za­no tut­ti sen­za distin­zio­ne”, come asse­ri­sce Wal­ter Pane, il cui pen­sie­ro è ripor­ta­to nell’articolo. Vedia­mo se i gior­na­li cui invie­rò que­sta let­te­ra avran­no il corag­gio di pubblicarla.

Sei pian­ti­ne ave­vi, sei pian­ti­ne che lo sta­to giu­di­ca peri­co­lo­se e per­ciò proi­bi­te. La leg­ge che si erge sopra la Crea­zio­ne Divi­na, e giu­di­ca il Crea­to­re qua­le delin­quen­te, in quan­to Crea­to­re di pian­ta non auto­riz­za­ta dal­lo sta­to. Avrai sen­ti­to la mor­te nel cuo­re di fron­te a tut­ti que­sti, sen­za pec­ca­ti, che era­no lì pron­ti a tira­re le pie­tre: “dro­ga­to!”

Io non cre­do sia sta­to per la ver­go­gna, non cre­do sia sta­to per evi­ta­re la gogna ai tuoi geni­to­ri, come è scrit­to nell’articolo, io cre­do che tu abbia volu­to com­pie­re un estre­mo gesto di pro­te­sta, ti sei immo­la­to, hai sacri­fi­ca­re la tua vita, affin­ché le per­so­ne apris­se­ro gli occhi sul­la veri­tà che vie­ne nascosta.

Sei pian­ti­ne! Arre­sta­to come un criminale!

Dim­mi Giu­sep­pe, come mai sono venu­ti a casa tua?

Cer­ca­va­no armi da un bra­vo ragazzo?

Ave­vi minac­cia­to di mor­te qualcuno?

Oppu­re… Allo­ra il gior­na­li­sta Peco­ra­ro ha avu­to un bel corag­gio a scri­ve­re, “mora­le proi­bi­zio­ni­sta che tra­sfor­ma ragaz­zi nor­ma­li in “mostri”, che li sbat­te sui gior­na­li accan­to a mafio­si e cri­mi­na­li.” Nell’articolo ci sono ripor­ta­te le paro­le di un tuo ami­co “biso­gna crea­re un movi­men­to ampio di rifles­sio­ne attor­no a que­sto feno­me­no. Da mesi sull’isola è in atto una cac­cia alle stre­ghe.” Sono anni che la cac­cia con­ti­nua. Basta, è arri­va­ta l’ora di orga­niz­za­re que­sto movi­men­to di riflessione.

Pro­prio in que­sti gior­ni que­sti poli­ti­ci, che si sen­to­no divi­ni­tà, stan­no discu­ten­do in Par­la­men­to, se per­met­te­re di col­ti­va­re 4 pian­te di mar­jua­na in casa. Eppu­re pri­ma del­la secon­da guer­ra mon­dia­le le col­ti­va­zio­ni di cana­pa era­no la ric­chez­za del­la Pia­nu­ra Pada­na. Eppu­re sen­za la cana­pa i feni­ci non avreb­be­ro mai navi­ga­to, per­ché con la cana­pa face­va­no le cor­de e le vele.

Ora que­sta pian­ta non va più bene, fa male.

Eppu­re, secon­do tan­tis­si­mi stu­di scien­ti­fi­ci, è la pian­ta che con­tie­ne così tan­te qua­li­tà tera­peu­ti­che che le indu­strie far­ma­ceu­ti­che potreb­be­ro chiu­de­re, così come avreb­be­ro chiu­so le pri­me uni­ver­si­tà di medi­ci­na, se non fos­se sta­to che l’inquisizione, crea­ta a doc, ha fat­to fuo­ri tut­te le don­ne, che cura­va­no con le erbe, qua­li stre­ghe, per favo­ri­re i dot­to­ri maschi.

Leon

Leon

“U pisce fete da testa!”

Ci sareb­be da scri­ve­re un libro, d’altronde ce ne sono già tan­ti sull’argomento. Sei mar­ti­re del­la nuo­va inqui­si­zio­ne, che si erge con tri­bu­na­li e bru­cia la gio­ven­tù, per­ché con­ti­nua a fare quel­lo che l’essere uma­no ha sem­pre fat­to da mil­len­ni: usu­frui­re di ciò che la Natu­ra offre.

A que­sto pun­to, visto che sia­mo iso­la e ci pia­ce chie­de­re gemel­lag­gi, direi che sareb­be il caso di gemel­lar­ci con la Gia­mai­ca, lì il con­su­mo di Mari­jua­na è un rito reli­gio­so, e la liber­tà reli­gio­sa non si può nega­re a nes­su­no. Oppu­re gemel­lar­ci con Mal­ta dove è sta­ta legalizzata.

Il pro­ble­ma è che coman­da­no le mul­ti­na­zio­na­li, le qua­li pena­liz­za­no tut­to ciò che non è quo­ta­to in bor­sa!!! Ma lo sai che In Ita­lia stan­no pro­van­do a pri­va­tiz­za­re l’acqua per poi quo­tar­la in bor­sa? Se ci rie­sco­no, sai come va a fini­re? Che chi ha una cister­na e rac­co­glie acqua in pro­prio, sarà illegale.

Leon

Caris­si­mo Giuseppe,

pri­ma di con­clu­de­re, ti chie­do di pro­teg­ge­re mio figlio Leon che è vit­ti­ma di que­sta cac­cia alle stre­ghe. Sta pro­te­stan­do con uno scio­pe­ro del­la fame, ini­zia­to il 2 luglio, e del­la sete, ini­zia­to il 3 luglio, in tuo ricor­do e a nome di tut­ti quei gio­va­ni, figli di madre, che con­ti­nua­no ad esse­re per­se­gui­ta­ti qui a Pan­tel­le­ria, come dei criminali.

Come madre, a nome di tut­te le madri, che si sono viste distrut­te i figli per “6 pian­ti­ne”, gri­do dai tet­ti che è giun­ta l’ora di sco­pri­re gli alta­ri­ni e crea­re que­sto movi­men­to ampio di riflessione.

Pen­so che 17 anni sono sta­ti suf­fi­cien­ti per riflet­te­re. E’ ora di gemel­lar­ci con Mal­ta, come ai tem­pi pre­i­sto­ri­ci, quan­do era­va­mo libe­ri ed indi­pen­den­ti, e far­la fini­ta con proi­bi­zio­ni­smo e statalismo.

Ah ah ah, Giu­sep­pe ridia­mo­ci su, per­ché ci sareb­be solo da piangere.

Ti abbrac­cio forte.

Caro­le Bernardo