Pantelleria: l’Assessore Parisi racconta 8 mesi di lavoro con Claudia Della Gatta

Pantelleria: l’Assessore Parisi racconta 8 mesi di lavoro con Claudia Della Gatta

09/12/2019 1 Di Redazione

Pantelleria, l’Assessore Parisi racconta 8 mesi di lavoro con l’ex-assessore Claudia Della Gatta: “È ora che venga messa in luce anche l’altra faccia della medaglia!”

Avrei pre­fe­ri­to star­me­ne in silen­zio e non repli­ca­re sia alle cri­ti­che gra­tui­te e alle pro­vo­ca­zio­ni con­te­nu­te in diver­si com­men­ti che tut­ti in una vol­ta han­no popo­la­to la pagi­na del Comu­ne, pro­prio come se uno star­ter aves­se dato il via alle dan­ze, che ai comu­ni­ca­ti che sono sta­ti dif­fu­si, ma dopo alcu­ni gior­ni di rifles­sio­ne ho deci­so di rom­pe­re il mio silen­zio e dire la mia per rac­con­ta­re alcu­ni degli epi­so­di vis­su­ti in otto mesi di espe­rien­za ammi­ni­stra­ti­va accan­to a Clau­dia Del­la Gatta.

Lo fac­cio anche per­ché ven­ga mes­sa in luce l’altra fac­cia del­la meda­glia, quel­la che in que­sti gior­ni è rima­sta nascosta.

Tro­vo alquan­to curio­so che dopo il riti­ro del­le dele­ghe ad un asses­so­re, nes­sun gior­na­li­sta sen­ta il biso­gno di con­tat­ta­re il Pri­mo Cit­ta­di­no per sen­ti­re le sue ragio­ni, men­tre al con­tra­rio si pub­bli­ca il comu­ni­ca­to di un fan­to­ma­ti­co orga­ni­zer rie­su­ma­to, che accu­sa l’amministrazione di aver tol­to le dele­ghe alla pro­pria compagna.

Pre­met­to che in que­sti mesi mi sono reso con­to che Clau­dia non cono­sce alcu­na via di mez­zo: ciò che sostie­ne lei è sem­pre giu­sto, men­tre tut­to quel­lo che non coin­ci­de con il suo pen­sie­ro, anche se argo­men­ta­to e giu­sti­fi­ca­to, è sem­pre sba­glia­to. Si deve dia­lo­ga­re solo con chi e nei modi sta­bi­li­ti da lei e chi non ci sta è fuori.

Que­sto modo di fare può andar bene nei rap­por­ti pri­va­ti, ma per come lo con­ce­pi­sco io, l’amministratore pub­bli­co ha l’obbligo di dia­lo­ga­re con tut­te le real­tà loca­li, sen­za far­si con­di­zio­na­re da pre­giu­di­zi o impres­sio­ni per­so­na­li. Altri­men­ti si crea­no figli e figlia­stri e non si può per­se­gui­re l’interesse generale.

È sta­to pro­prio que­sto modo di fare del­la vec­chia poli­ti­ca che ha crea­to i pro­ble­mi che vivia­mo oggi ed è curio­so che chi si pro­fes­sa come “il nuo­vo” poi voglia con­ti­nua­re a per­cor­re­re quel­lo stes­so solco.

Ricor­do il pri­mo gior­no in cui arri­vai in Comune.

Ven­ni accol­to dal Sin­da­co, dai Con­si­glie­ri, dagli altri Asses­so­ri e da alcu­ni atti­vi­sti. Ad un trat­to nel­la stan­za in cui mi tro­va­vo entrò una don­na che urla­va e sbrai­ta­va, incu­ran­te del fat­to che davan­ti a lei ci fos­se uno sco­no­sciu­to. Quel­la don­na era Clau­dia. La pri­ma impres­sio­ne che ebbi, quin­di, non fu cer­to del­le migliori.

In diver­se occa­sio­ni il modo di fare di Clau­dia ha crea­to imba­raz­zo e disa­gio a tut­ti noi. Nien­te di pre­oc­cu­pan­te se fos­si­mo in un cir­co­lo o al bar, ma gra­ve quan­do si deve ammi­ni­stra­re una comunità.

Ricor­do, ad esem­pio, il gior­no in cui ven­ne a far­ci visi­ta la nostra por­ta­vo­ce alla Regio­ne, l’Onorevole Ele­na Paga­na. Appe­na arri­va­ta in Comu­ne, la accol­si all’ingresso e la accom­pa­gnai al pri­mo pia­no, dove all’epoca ave­va­mo le nostre stan­ze. Nell’ufficio del Segre­ta­rio c’era Clau­dia con alcu­ni rap­pre­sen­tan­ti del­la stam­pa loca­le, il Coman­dan­te del­la Capi­ta­ne­ria di Por­to e un rap­pre­sen­tan­te del­la Pro Loco. L’oggetto dell’incontro era l’arrivo a Pan­tel­le­ria del­la Nave Scuo­la del­la Mari­na Mili­ta­re Pali­nu­ro. Ad un trat­to Clau­dia comin­ciò ad urla­re con­tro il rap­pre­sen­tan­te del­la Pro Loco per que­stio­ni che nul­la c’entravano con quell’incontro. Vidi le fac­ce dei pre­sen­ti che espri­me­va­no un for­te imba­raz­zo e, vi assi­cu­ro, non fu un bel­lo spettacolo.

Un altro esem­pio che potrei cita­re, è sta­ta la vol­ta in cui in Comu­ne ven­ne una cop­pia di signo­ri a lamen­tar­si del­le dif­fi­col­tà che subi­va­no ogni gior­no a cau­sa del­la chiu­su­ra del­la stra­da del Lago. Il Sin­da­co ed io sta­va­mo par­lan­do con loro e cer­ca­va­mo di spie­ga­re la situa­zio­ne, quan­do si pre­sen­ta Clau­dia ed esor­di­sce dicen­do loro che, per alle­via­re i disa­gi dei resi­den­ti di quel­le zone, in esta­te ave­va orga­niz­za­to un gran­de spet­ta­co­lo musi­ca­le “mol­to chic” al Lago. Natu­ral­men­te la signo­ra si sen­tì pre­sa in giro da quell’affermazione e rispo­se dicen­do che non glie­ne fre­ga­va nien­te del con­cer­to. Alche Clau­dia se ne andò sbat­ten­do la por­ta. Azio­ne che fece irri­ta­re anco­ra di più le due per­so­ne che la accu­sa­ro­no di esse­re una maleducata.

Ebbi come l’impressione che Clau­dia non pos­se­des­se la capa­ci­tà di com­pren­de­re il disa­gio di chi le sta­va di fron­te e di imme­de­si­mar­si nei loro pro­ble­mi e for­se è que­sta una del­le ragio­ni che ci ha allon­ta­na­ti fino alla rot­tu­ra definitiva.

Non pos­so non ricor­da­re, poi, ciò che avven­ne la vigi­lia dell’arrivo del Pali­nu­ro, quan­do Clau­dia, dopo un bre­ve scam­bio di vedu­te con il Sin­da­co riguar­do gli even­ti al Castel­lo, scris­se e fir­mò la let­te­ra di dimis­sio­ni e se ne andò abban­do­nan­do tut­ti quanti.

La let­te­ra non fu poi pro­to­col­la­ta, per­ché l’ufficio ave­va chiu­so da pochi minu­ti, ma per due gior­ni nes­su­no di noi vide o sen­tì Claudia.

Biso­gna­va orga­niz­za­re l’arrivo del­le auto­ri­tà, tra cui il Pre­si­den­te del­la Regio­ne, e lei era sparita.

Tut­ti noi abbia­mo dovu­to far­ci cari­co del suo lavo­ro, come se non aves­si­mo il nostro da svol­ge­re, appro­fit­to dell’occasione per rin­gra­zia­re la Dott.ssa Gio­van­na Qua­glia­to per il gran­de aiu­to che ci ha dato nell’organizzazione di quell’evento.

Il gior­no dell’arrivo del Pali­nu­ro, tut­ti avran­no nota­to che la Giun­ta era pre­sen­te in ban­chi­na per fare gli ono­ri di casa: l’unica che man­ca­va era lei.

Però il gior­no dopo si pre­sen­tò tut­ta sor­ri­den­te al Castel­lo. Era il gior­no del­la visi­ta del Pre­si­den­te del­la Regio­ne e, natu­ral­men­te, dove­va veni­re a pren­der­si i meri­ti. Meri­ti che le spet­ta­va­no, non dico il con­tra­rio, ma ci sarem­mo anche aspet­ta­ti da par­te sua del­le scu­se o un sem­pli­ce “gra­zie”, visto il modo in cui ci ave­va abban­do­na­to due gior­ni prima.

Arri­via­mo al Passitaly.

Mani­fe­sta­zio­ne for­te­men­te volu­ta da que­sta ammi­ni­stra­zio­ne, che per dar­le risal­to ha deci­so di desti­na­re una bel­la cifra per l’organizzazione del Pas­si­ta­ly­Soud Festi­val con i tre con­cer­ti. Con­cer­ti che è sta­to pos­si­bi­le rea­liz­za­re gra­zie alla dedi­zio­ne dei fun­zio­na­ri che, per mesi, han­no lavo­ra­to per siste­ma­re l’area e per garan­ti­re la sicurezza.

Sicu­rez­za che è sta­to pos­si­bi­le garan­ti­re anche per­ché a fine giu­gno, quan­do gli even­ti rischia­va­no di sal­ta­re a cau­sa del­le pre­scri­zio­ni del­la Cir­co­la­re Gabriel­li, il sot­to­scrit­to, per non disper­de­re il lavo­ro di pro­gram­ma­zio­ne svol­to nei mesi pre­ce­den­ti da Clau­dia, ebbe l’idea di affi­da­re ad un tec­ni­co comu­na­le la reda­zio­ne dei pia­ni di sicu­rez­za di tut­ti gli even­ti che si sareb­be­ro tenu­ti in aree pub­bli­che e orga­niz­za­ti da o con il Patro­ci­nio del Comune.

Deci­sio­ne che ha com­por­ta­to anche un ral­len­ta­men­to del lavo­ro dell’ufficio e, con il Pas­si­ta­ly Sound Festi­val, addi­rit­tu­ra il “qua­si” bloc­co del­le atti­vi­tà degli uffi­ci per con­sen­ti­re la riu­sci­ta dell’evento.

Nei gior­ni dei con­cer­ti, men­tre lei intrat­te­ne­va gli arti­sti che non ha nem­me­no avu­to l’accortezza di accom­pa­gna­re in Comu­ne per un salu­to al Sin­da­co, tut­ti noi ci ado­pe­ra­va­mo per far sì che tut­to fun­zio­nas­se al meglio.

Cre­do che tut­ti ricor­de­ran­no che il Sin­da­co, il Con­si­glie­re Scal­tri­ti, il Pre­si­den­te Val­li­ni ed il sot­to­scrit­to, indos­sa­va­mo le uni­for­mi del­la Pro­te­zio­ne Civi­le e del­la Mise­ri­cor­dia. C’era biso­gno di volon­ta­ri e noi abbia­mo dato la nostra dispo­ni­bi­li­tà, così come han­no fat­to anche alcu­ni fun­zio­na­ri degli uffici.

Il Pas­si­ta­ly alla fine è sta­to un suc­ces­so, ma in pochi san­no che ha rischia­to di sal­ta­re per­ché duran­te una riu­nio­ne pre­pa­ra­to­ria con tut­ti i sog­get­ti pro­ta­go­ni­sti, Clau­dia se ne uscì dicen­do: “A me del Pas­si­ta­ly non impor­ta nien­te, io devo solo orga­niz­za­re dei con­cer­ti”.

Natu­ral­men­te i pre­sen­ti rima­se­ro basi­ti dal­le paro­le pro­nun­cia­te dall’Assessore al Turi­smo e qual­cu­no di loro si alzò annun­cian­do che non si sareb­be fat­to più nul­la. Fu gra­zie all’opera di media­zio­ne del Sin­da­co, che andò a par­la­re con ognu­no di loro, se poi tor­na­ro­no sui loro passi.

Come si vede, il carat­te­re non è un aspet­to secon­da­rio nell’azione di un ammi­ni­stra­to­re loca­le, in quan­to in pochi secon­di, con uno scat­to d’ira o una fra­se sba­glia­ta, si rischia di but­ta­re alle orti­che mesi di fati­ca e di lavoro.

Clau­dia ha sem­pre par­la­to di lega­li­tà come baluar­do del suo ope­ra­to. Però mi chie­do come mai chi sostie­ne di per­se­gui­re la lega­li­tà poi arri­vi a sca­gliar­si con­tro dei dipen­den­ti comu­na­li che stan­no veri­fi­can­do il rispet­to di una norma.

La lega­li­tà va per­se­gui­ta sem­pre, soprat­tut­to quan­do all’apparenza sem­bra danneggiarci.

Anche la deci­sio­ne di anda­re in tour­nèe con Car­men Con­so­li in Nord Ame­ri­ca, in un mese cru­cia­le come novem­bre, sen­za aver­ne par­la­to pri­ma con noi e infor­man­do­ci solo a cose fat­te, non ha cer­to aiu­ta­to a rial­lac­cia­re un rap­por­to dete­rio­ra­to. Così come la scel­ta di sali­re sul pal­co e suo­na­re al con­cer­to di Car­men Con­so­li dopo che per inte­re set­ti­ma­ne ci ave­va det­to che non lo avreb­be fat­to per ragio­ni di oppor­tu­ni­tà in quan­to lei era un assessore.

Nei gior­ni scor­si, quan­do ormai era con­sa­pe­vo­le del­la rot­tu­ra, ha fat­to di tut­to per acce­le­rar­la inve­ce di pro­va­re a ricucire.

Mi rife­ri­sco alla sua deci­sio­ne uni­la­te­ra­le di anda­re a pre­sen­zia­re ad alcu­ni even­ti fuo­ri Pan­tel­le­ria, sen­za esser­si pri­ma con­fron­ta­ta nem­me­no con il Sindaco.

In que­gli stes­si gior­ni, infat­ti, era sta­to con­vo­ca­to un Con­si­glio Comu­na­le in cui si dove­va discu­te­re un asse­sta­men­to di bilan­cio, neces­sa­rio anche per finan­zia­re alcu­ni degli even­ti nata­li­zi da lei pro­gram­ma­ti, e la sua assen­za ingiu­sti­fi­ca­ta ha rischia­to di far­lo sal­ta­re, se la mino­ran­za aves­se diser­ta­to la seduta.

Anche in que­sto caso il suo per­so­na­li­smo ha pre­val­so sull’interesse generale.

Pri­ma di con­clu­de­re, voglio ras­si­cu­ra­re tut­ti sul fat­to che nul­la del lavo­ro svol­to da Clau­dia andrà disper­so. Anche per­ché quel lavo­ro è sta­to con­di­vi­so da tut­ti noi, sen­za i qua­li non avreb­be mai potu­to met­ter­lo in atto.

Un’amministrazione comu­na­le è una squa­dra in cui ognu­no met­te a dispo­si­zio­ne degli altri le pro­prie capa­ci­tà e conoscenze.

Non può esi­ste­re un bat­ti­to­re libero.

Qual­cu­no che lavo­ra sen­za comu­ni­ca­re con gli altri.

Qual­cu­no che bloc­ca o ban­na i suoi colleghi.

Quan­do ciò avvie­ne, signi­fi­ca che quel­la per­so­na ha deci­so di por­si al di fuo­ri del­la squa­dra e di non far­ne più par­te e Clau­dia dovreb­be cono­sce­re bene que­sta dina­mi­ca, essen­do una musi­ci­sta che ha suo­na­to e suo­na nel­le orchestre.

Ecco per­ché il riti­ro del­le dele­ghe non è affat­to un ful­mi­ne a ciel sereno.

Non è uno sgar­bo alla Dott.ssa Del­la Gatta.

Non è la volon­tà di voler dila­pi­da­re il buon lavo­ro da lei fat­to, che mai da par­te nostra è sta­to nega­to, e che, qua­lo­ra voles­se, potrà con­ti­nua­re a svol­ge­re anche da con­si­glie­ra comu­na­le met­ten­do a dispo­si­zio­ne dell’amministrazione le sue com­pe­ten­ze, come d’altronde fan­no tut­ti gli altri con­si­glie­ri comunali.

Non è un attac­co ses­si­sta: per­ché il carat­te­re di una per­so­na non dipen­de dal sesso.

Si trat­ta solo del­la pre­sa d’atto del­la sua volon­tà che solo per capric­cio, orgo­glio o ripic­ca, non ha volu­to poi con­cre­tiz­za­re, ras­se­gnan­do le dimissioni.

 

Pan­tel­le­ria, 9 dicem­bre 2019

 

 Ing. Ange­lo Parisi

Asses­so­re ai Lavo­ri Pubblici

Comu­ne di Pantelleria