Caldo: riguardo l’opportunità di creare l’Area Marina Protetta a Pantelleria

Caldo: riguardo l’opportunità di creare l’Area Marina Protetta a Pantelleria

28/07/2019 0 Di Redazione

Che fine ha fatto l’Area Marina Protetta di Pantelleria?

Il Vicesindaco Maurizio Caldo ribadisce l’interesse dell’Amministrazione Comunale a riprendere l’iter istitutivo 

Seb­be­ne sul sito del Mini­ste­ro dell’Ambiente, Pan­tel­le­ria risul­ti esse­re anco­ra tra le Aree mari­ne Pro­tette di pros­si­ma isti­tu­zio­ne, e mal­gra­do l’iter isti­tu­ti­vo fos­se real­men­te ini­zia­to nel 2001 con Deli­be­ra di Giun­ta, la pre­ce­den­te Ammi­ni­stra­zio­ne, con let­te­ra indi­riz­za­ta al Mini­ste­ro dell’Ambiente data­ta Mar­zo 2010, giu­sto a ridos­so del­le ele­zio­ni comu­na­li dell’epoca, ha chie­sto di sospen­der­ne l’iter isti­tu­ti­vo addu­cen­do moti­va­zio­ni lega­te alla peti­zio­ne popo­la­re con­tro l’istituzione dell’AMP.

Nel frat­tem­po sono sta­ti dati inca­ri­chi, fir­ma­te con­ven­zio­ni, redat­te rela­zio­ni e lo stes­so Mini­ste­ro ave­va, con decre­to del 20/11/2003, finan­zia­to l’operazione con 500.000 euro, dei qua­li 100.000 spe­si per stu­di cono­sci­ti­vi ed i restan­ti 400.000 euro inca­me­ra­ti nel 2019 dal Par­co Nazio­na­le Iso­la di Pantelleria.
A mar­zo scor­so, abbia­mo scrit­to al Mini­ste­ro dell’Ambiente per avvia­re un pro­ces­so cono­sci­ti­vo sul­lo sta­to dell’iter isti­tu­ti­vo sum­men­zio­na­to e lo scor­so mer­co­le­dì 24 Luglio si è tenu­ta una riu­nio­ne tec­ni­ca pres­so il Mini­ste­ro il cui risul­ta­to avva­lo­ra­va ciò che ho appe­na descrit­to, ovve­ro l’iter è sospeso.
Imme­dia­ta­men­te abbia­mo aller­ta­to la Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Ambien­te del Sena­to Vil­ma Moro­ne­se alla qua­le abbia­mo tra­smes­so tut­ti gli atti recu­pe­ra­ti negli uffi­ci Comunali.

Questo lo stato dell’arte…

Voglio ora ripor­ta­re quel­lo che è scrit­to a pagi­na 23 del Pro­gram­ma del Movi­men­to 5 Stel­le Pantelleria:
La tute­la del ter­ri­to­rio è un pas­so neces­sa­rio per lo svi­lup­po e il Par­co Nazio­na­le è uno dei pos­si­bi­li mez­zi per far ciò ma l’ab­ban­do­no ultra­de­cen­na­le del­l’e­roe del­l’al­be­rel­lo e del­la bio­di­ver­si­tà pan­te­sca ren­de neces­sa­rio un inter­ven­to impor­tan­te del nuo­vo Ente e pos­si­bil­men­te con­di­vi­so e par­te­ci­pa­to.
In que­ste paro­le si rac­chiu­de il pen­sie­ro dell’Amministrazione. 

A mio avvi­so aver isti­tui­to il Par­co ter­re­stre su un’isola tra­la­scian­do l’esigenza di tute­la pri­ma­ria del mare che la cir­con­da è sta­to un pas­so sba­glia­to in ter­mi­ni di pro­gres­sio­ne tem­po­ra­le, ma ciò non vuol dire che non si pos­sa por­re rimedio. 
Le esi­gen­ze di tute­la del mare che ci cir­con­da sono evi­den­ti in ter­mi­ni di lot­ta all’inquinamento e di pre­ser­va­zio­ne dell’ambiente mari­no, soprat­tut­to del­la fau­na itti­ca, e ormai, a det­ta di tut­ti colo­ro che fre­quen­ta­no I fon­da­li del­la nostra iso­la, ridot­ta ai mini­mi ter­mi­ni, anche dal­la pesca indiscriminata.
Vivia­mo un perio­do sto­ri­co nel qua­le l’attenzione del­le per­so­ne alle azio­ni vol­te alla sal­va­guar­dia dell’ambiente sono al cen­tro del­le scel­te di vita, non ulti­me anche quel­le rela­ti­ve alle vacan­ze, e non si può non tene­re con­to di ciò in un’isola il cui red­di­to pro­ca­pi­te deri­va in gran par­te dal turismo.

Ovvia­men­te qual­sia­si azio­ne ver­rà intra­pre­sa da par­te dell’Amministrazione, nel sol­co segna­to dal­la poli­ti­ca di cam­bia­men­to che sta inte­res­san­do Pan­tel­le­ria da un anno a que­sta par­te, ver­rà par­te­ci­pa­ta e con­di­vi­sa con la cittadinanza.

Mau­ri­zio Caldo

Vice­Sin­da­co di Pantelleria